Letta: «Il governo durerà quattro anni e dieci mesi» Premier«Stiamo ricostruendo la praticabilità del campo politico» E sul lavoro «Basta con l’austerità, ora pensiamo alla crescita» Altri articoli che parlano di... Categorie (1) Politica Sorride Enrico Letta, seduto di fronte a Lilli Gruber. A Otto e mezzo il premier fa il bilancio dei primi 40 giorni a Palazzo Chigi. «Il governo durerà quattro anni e dieci mesi», dice alla fine, pochi secondi prima della sigla. Sorride ancora. Ma, almeno un po’, ci crede. «Arriverà alla fine di questa legislatura», precisa ancora. All’inizio della chiacchierata con la giornalista di La7, l’ottimismo è stato meno evidente. Enrico Letta definisce il governo «di eccezione», serve a ricostruire «la praticabilità del campo», che non c’è più. «Una democrazia matura ne ha bisogno», insiste. Dunque il trauma di trovarsi al governo con gli avversari «non è passato», dice Letta. Aggiunge: «Siamo alternativi e lo restiamo. Se faremo un buon lavoro, la democrazia italiana tornerà ad essere una buona democrazia». Domenica e lunedì ci saranno i ballottaggi e «il centrosinistra è contro il centrodestra. Rimane la differenza molto forte e marcata ma questo lavoro comune che stiamo facendo è utile per ridare praticabilità al campo», ribadisce. Il lavoro è la parola d’ordine. «Il 14 giugno a Roma ci incontreremo per rilanciare il lavoro dei giovani con i governi tedesco, francese e spagnolo perché il vertice Ue di giugno possa aumentare l’occupazione per i giovani. A Roma metteremo a posto le proposte. Le vogliamo fare nel 2014 e non spalmate in 7 anni». Le politiche di austerità, tanto seguite dalla Germania, devono lasciare spazio a un’altra fase. «Non faremo più debiti, ma senza una politica europea dei consumi e della crescita l’Europa rimane al palo. I tedeschi per primi lo devono capire». Poi Letta aggiunge: «È chiaro a tutti che l’era della sola austerità non basta. Ma non vuol dire che si fa festa». I dati fotografano una vera e propria emergenza: «Il 38% dei giovani italiani che non studiano e non lavorano è una vergogna per il paese». Di certo, ripete, «dobbiamo anticipare le proposte comuni sul lavoro». Il governo ha un piano. «Già nell’esercizio 2013, ed è lo sforzo più difficile, vogliamo dare un segnale di defiscalizzazione e decontribuzione per le imprese che vogliono assumere i giovani. Lo vogliamo fare prima del Consiglio europeo». Ovviamente si parla anche delle tasse. Dell’Imu e dell’aumento dell’Iva. «Il 31 agosto è la data limite, stanno lavorando esperti e parlamentari, troveremo la soluzione migliore per il superamento dell’Imu e penso che la discussione sarà attenta, non sono in condizione di anticipare nulla». Il premier, dunque, non dice se l’Imu sparirà o se verrà eliminata soltanto per una parte degli italiani. Sull’Iva va sulla stessa scia: «Ci sono varie ipotesi in campo. Dipende tutto dalle coperture». Parla anche dell’Ilva. Il commissariamento dell’azienda «non è un esproprio perché è una misura temporanea, e perché gli 8 miliardi della famiglia Riva con cui si paga il risanamento ambientale sono già stati bloccati dalla magistratura». Insomma, quello del governo «è un decreto equilibrato, fatto nel dialogo con l’autorità giudiziaria, e ho fiducia che sia la scelta giusta». Il premier non sfugge alle domande sul Partito democratico. Promuove Matteo Renzi: «Penso che possa fare bene il segretario del Pd così come lo fa bene Epifani, che sta dando una grande mano al Governo». Le sentenze di Berlusconi? «La magistratura è autonoma e farà le sue scelte». Infine Letta torna ancora sulle riforme. Quello di «18 mesi è il limite rispetto al quale io ho preso un impegno con il Parlamento. Se non c’è il risultato definitivo ne trarrò le conseguenze». Non manca una battuta sul cambiamento delle abitudini: «Da quando sono premier mi pesa non andare in giro in motorino. Ma essere premier è un privilegio e un onore. Spero che questi sacrifici non siano troppo forti per i miei figli che un po’ si lamentano. Per fortuna mia moglie mi sta dimostrando una vicinanza straordinaria».
Posted on: Thu, 06 Jun 2013 05:24:25 +0000
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