Lezioni di S.D.G. A.C. Bhaktivedanta Swamì Prabhupada La - TopicsExpress



          

Lezioni di S.D.G. A.C. Bhaktivedanta Swamì Prabhupada La seguente è una lezione di Srìla Bhaktivedanta Swamì Prabhupada sulla Bhagavad-gìta, Capitolo 6, dal verso 6° al 12°, registrata a Los Angeles nel 1969 il 12 Febbraio. (Traduzione di un devoto). Verso 6: bandhur atmatmanas tasya yenatmaivatmana jitah anatmanas tu satrutve vartetatmaiva satru-vat bandhuh: amica; atma: la mente; atmanah: dellessere vivente; tasya: di lui; yena: dal quale; atma: la mente; eva: certamente; atmana: dallessere vivente; jitah: conquistata; anatmanah: di chi ha fallito nel controllare la mente; tu: ma; satrutve: a causa dellinimicizia; varteta: resta; atma eva: la mente stessa; satru-vat: come una nemica. Traduzione: Per colui che lha dominata, la mente è la migliore amica, ma per colui che ha fallito nellintento, la mente rimarrà la peggiore nemica. Stiamo parlando qui della mente, questo sistema dello yoga significa rendere la nostra mente perfetta. La mente è a contatto con la materia ed è proprio come una persona in condizione di ubriachezza. C’è un bel verso a questo riguardo nella Caitanya-caritamrta, io sono una particella infinitesimale e sono una parte infinitesimale del Supremo Signore. E non appena la mente è contaminata io mi ribello perché ho un po’ di indipendenza. Perché dovrei servire Dio, Srì Krishna? Io sono Dio. Quindi semplicemente è una dittatura della mente e tutta la situazione si capovolge. Allora una persona diventa illuso sotto una falsa impressione e tutta la vita è rovinata e per colui che ha fallito nell’intento di conquistare la mente, noi stiamo sempre cercando così di conquistare tante cose anche un impero, ma se noi falliamo nell’intento di conquistare la nostra mente, anche se conquistiamo un impero sarà un fallimento. Perché in tal caso la nostra mente sarà il più grande nemico. Chi ha conquistato la mente ed ha ottenuto così la pace ha già raggiunto l’Anima Suprema; per lui la gioia, il dolore, il freddo e il caldo, l’onore e il disonore sono uguali. Si dice che la persona è situata nella realizzazione spirituale ed è chiamata yogi quando è pienamente soddisfatta grazie alla conoscenza ed alla realizzazione acquisita. Tale persona è situata nella trascendenza e possiede il controllo di sé. Vede ogni cosa, la zolla di terra, il sasso e l’oro con occhio equanime. Spiegazione: Ogni conoscenza accademica che non conduce alla realizzazione della Verità Suprema è inutile. Con i sensi contaminati dalla materia nessuno può comprendere la natura trascendentale del Nome, della Forma, delle Qualità e dei Divertimenti di Srì Krishna. Essi si rivelano solo all’uomo che si è arricchito di energia spirituale grazie al trascendentale servizio di devozione al Signore Supremo. (Padma Purana). Ci sono diciotto Purana, gli uomini sono sotto tre influenze della natura, sotto l’influenza della virtù, sotto l’influenza della passione e sotto l’influenza dell’ignoranza. Per poter salvare tutte queste anime condizionate, in differenti condizioni di vita c’è stata la compilazione dei Purana. Ci sono sei Purana che sono che sono per coloro che sono sotto l’influenza della virtù, e altri sei Purana che sono per quelle persone che si trovano sotto l’influenza della passione e ci sono altri sei Purana che sono per coloro che si trovano sotto l’influenza dell’ignoranza. Questo Padma Purana è stato compilato per coloro che si trovano sotto l’influenza della virtù; nella cultura vedica nei rituali, ci sono così tante differenze durante l’esecuzione di questi sacrifici rituali cerimonie, questo dovuto a differenti tipi di uomini. Per esempio avete sentito che nella letteratura vedica ci sono delle cerimonie ritualistiche nelle quali si offre in sacrificio una capra alla presenza della dea Kali ma questo Purana il Markandeia Purana è stato compilato per persone che si trovano sotto l’influenza della ignoranza. Proprio se una persona per esempio è attaccata a mangiare carne e se tutto a un tratto questa persona riceve l’istruzione di non dover mangiare la carne; oppure supponiamo che c’è una persona che è attaccata a bere liquori se tutto ad un tratto riceve l’istruzione di non poter bere i liquori non può accettarlo. Ed è per questo che noi nei Purana noi troviamo che se una persona vuole mangiare la carne semplicemente deve adorare la dea Kali e deve sacrificare una capra davanti alla dea. E allora può mangiare la carne. Una persona non può mangiare la carne semplicemente comprandola dal mattatoio o dal macellaio, bisogna mangiarla seguendo questo rituale. Questo significa restrizione, perché se una persona vuole eseguire questo sacrificio davanti alla dea Kali ci sono delle date precise, ci sono degli oggetti necessari che una persona deve arrangiare per tutto questo. E questo tipo di puja di adorazione è permesso soltanto durante una notte di luna scura; e la luna scura significa una volta in un mese. E i mantra sono cantati in questo modo, la capra viene avvertita che tu stai sacrificando la tua vita davanti alla dea Kali e in questo modo sarai promossa immediatamente a ricevere una forma umana di vita. E in effetti questo accade. Perché per poter arrivare allo standard della vita umana una entità vivente deve passare così per un processo evolutivo. Ma la capra che viene per forza sacrificata davanti alla dea Kali riceve immediatamente una promozione nella forma umana di vita. E nel mantra è detto che la capra tu avrai il diritto di uccidere questo uomo che ti stà sacrificando. Mancia mancia significa che tu sarai in grado anche di mangiare la sua carne nella prossima vita e in questo modo l’uomo che stà sacrificando la capra capisce che anche se lui mangerà la sua carne in seguito dovrà a sua volta essere mangiato, e allora pensa perché dovrei fare questo? Tutta l’idea è di doverlo costringere a moderarsi ed è per questo che ci sono diversi Purana, diciotto Purana. Perché tutta la letteratura vedica è disegnata per poter liberare ogni tipo di uomo. Non è che quelle persone che sono mangiatori di carne o che sono degli ubriaconi vengono rifiutati no! Ognuno è accettato ma ci sono differenti metodi, proprio come se una persona va dal dottore, egli prescriverà differenti medicine in accordo alle differenti malattie. Non è che c’è soltanto una malattia e c’è soltanto una medicina e chiunque arrivi gli dà la stessa medicina no! Questo è un vero trattamento, gradualmente ma nei Purana che si trovano sotto l’influenza della virtù è descritto come immediatamente poter adorare Dio, la Persona Suprema. Non c’è un processo graduale, ma gradualmente una persona che arriva a questo stadio viene consigliato. Ed ecco che cosa dice nel Padma Purana dalla spiegazione di Srìla Prabhupada nella Bhagavad-gìta: Con i sensi contaminati dalla materia nessuno può comprendere la natura trascendentale del Nome, della Forma, delle Qualità e dei Divertimenti di Srì Krishna. Essi si rivelano solo all’uomo che si è arricchito di energia spirituale grazie al trascendentale servizio di devozione al Signore Supremo questo è molto importante. Noi stiamo accettando Srì Krishna come il Signore Supremo, come facciamo ad accettare Srì Krishna come il Supremo Signore? Perché questo è dichiarato nella letteratura vedica, proprio come nella brahma-samhita, isvarah paramah krsnah sac-cid-ananda-vigrahah anadir adir govindah sarva-karana-karnam, ma le persone che si trovano sotto l’influenza della passione e dell’ignoranza immaginano la forma di Dio. E quando sono confusi dicono, “oh non c’è un Dio persona è tutto impersonale è tutto vuoto”. E questa è frustrazione, ma in effetti Dio Ha una forma perché no? Il Vedanta dice, la Suprema Verità Assoluta è ciò da cui tutto e tutti emanano. Anche noi abbiamo forme e quindi anche noi, non soltanto noi ci sono differenti tipi di forme di entità viventi. E da dove vengono queste forme? Da dove è originata questa forma?Questa domanda è una domanda che è sensata. Se Dio non è una persona come possono i Suoi figli diventare persone? Se tuo padre non è una persona come puoi tu diventare una persona? E questa è una domanda di buon senso. Se mio padre non ha una forma da dove ho preso io la mia? Ma la gente immagina perché sono frustati, allora vedono che questa forma è piena di guai e che Dio deve essere secondo loro senza forma, questo è un concetto opposto a quello della forma. Ma la Brahma-samhita dice No, Dio Ha una forma! Egli è sat-cid-ananda vigrahah. Isvarah paramah krsnah sac-cid-ananda-vigrahah. Sat significa eterno, cid significa conoscenza, e ananda significa piacere. Così Dio Ha una forma, Egli Ha una forma che è piena di piacere, di conoscenza e di eternità. Comparate il vostro corpo; il vostro corpo non è né eterno né pieno di piacere né pieno di conoscenza. Ed è per questo che Dio Ha una forma, ma Ha una forma diversa; ma non appena noi parliamo di forma noi pensiamo che la forma deve essere come questa. E allora andiamo subito agli opposti no non c’è una forma, questa è mancanza di conoscenza. E questa non è conoscenza. Ed è per questo che nel Padma Purana è detto che non si può capire la Forma, il Nome, le Qualità e tutto ciò che riguarda Dio con questi sensi materiali. Attraverso la nostra speculazione sensoriale, poiché i sensi non sono imperfetti, come si può speculare su Colui che è Supremamente Perfetto? Questo non è possibile allora come è possibile? E’ possibile addestrando i propri sensi e purificandoli i propri sensi. E questi sensi purificati ci aiuteranno a vedere Dio. Proprio come se una persona ha una malattia le cataratte sugli occhi, questo non significa che una persona non può vedere perché gli occhi stanno soffrendo per le cateratte. Questo non significa che non c’è niente da vedere; tu non puoi vedere! Questo significa similmente che una persona non può concepire quale sia la forma di Dio adesso ma se la cataratta è rimossa allora si può vederLo. Questo è richiesto. Nella Brahma-samhita è detto che quei devoti i cui occhi sono unti dall’amore per Dio, tali persone all’interno del loro cuore possono vedere Srì Krishna sempre, ventiquattrore al giorno. Quindi si richiede di purificare i propri sensi, allora si potrà capire quale è la Forma di Dio, quale è il Nome di Dio, quali sono le Qualità di Dio e tutto ciò che Lo riguarda. Dio è tutto! Queste cose sono discusse nella letteratura vedica. Nei Veda è detto che Dio non ha mani o gambe ma d’altra parte Può accettare tutto quello che gli Viene offerto. Dio non Ha occhi né Ha orecchie ma d’altra parte Può vedere e sentire tutto. Se queste sono contraddizioni, questo significa che quando noi parliamo di vedere noi pensiamo a qualcuno che abbia degli occhi come questi. Questo è il nostro concetto materiale. Dio Ha occhi e Può perfino vedere nell’oscurità, noi non possiamo vedere nell’oscurità ma Lui ha occhi diversi. Quindi Egli Ha degli occhi diversi, Dio può sentire. Se Dio è nel Suo regno che è milioni e milioni e milioni di miglia lontano ma se noi stiamo parlando di qualche cosa anche se sottovoce, anche se stiamo cospirando Egli può sentire. Perché Egli Si trova all’interno di ognuno di noi. Quindi non si può evitare che Dio veda, che Dio senta e che Dio tocchi. Proprio come è detto nella Bhagavad-gìta che se qualcuno Mi offre dei fiori, della frutta, dei vegetali, del latte con un amore devozionale Io accetto tutto questo e Lo mangio. Allora come mangia Lui? Questo non si può vedere, non E’ presente ma Stà mangiando. Questo lo possiamo sperimentare quotidianamente. Noi offriamo a Srì Krishna in accordo al procedimento rituale e si vede immediatamente che il gusto del cibo è cambiato. Egli mangia, ma poiché Egli è pieno Non mangia come noi. Proprio come se io vi do un piatto di cibo voi finite ma Dio non è affamato ma Egli mangia. Lui mangia e Lascia le cose così come sono. Dio è così completo che Egli può prendere tutto il cibo che gli viene offerto e ciò nonostante tutto rimane così come è. Egli può mangiare con i Suoi occhi; nella Brahma-samhita è detto che ogni parte del corpo di Dio ha la stessa potenza e può adempiere alle stesse funzioni di ogni altra parte. Per esempio voi potete vedere con i vostri occhi ma non potete mangiare con i vostri occhi; ma Dio se Egli vede semplicemente il cibo che gli avete offerto Lui in quel modo Lo può mangiare. E queste cose non possono essere capite al presente momento e per questo che nel Padma Purana è detto che soltanto quando una persona diventa saturato spiritualmente con il servizio trascendentale del Signore Supremo allora il Nome trascendentale, la Forma, le Qualità e i Passatempi del Signore Supremo sono rivelati. Non si può capire con il proprio sforzo ma Dio Si rivela a noi. Proprio come se noi volessimo vedere il sole e adesso c’è l’oscurità. Se una persona dice beh, io ho una pila molto grande, molto forte, molto potente vieni ed io vi farò vedere come è il sole No, non puoi mostrare niente! Ma quando il sole sorge di sua stessa volontà nella mattina allora si può vedere. Similmente non potete vedere Dio attraverso il vostro sforzo. Perché i vostri sensi sono completamente non sensi. Sarà compiaciuto e Si rivelerà di fronte a voi. Quindi dovete aspettare finchè Dio Sarà compiaciuto con voi ed Egli si rivelerà a voi. Questo è il processo! Una persona non può sfidare Dio, eh Dio vieni vieni vieni, mio caro Srì Krishna Vieni qui perché io voglio vederTi. Dio non è il nostro fornitore, il vostro servitore, e quindi quando Lui sarà compiaciuto allora Lo vedremo. Quindi il nostro procedimento è come compiacerLo finchè quando Egli sarà contento di noi e Si rivelerà. Questo è il vero procedimento. Per questo che molte persone fanno il bagno e pensano a un Dio insensato é non possono vederlo e in questo modo chiunque dice che io sono Dio e viene accettato. Perché non sanno cosa è Dio. Qualcuno dice, io stò cercando la verità ma bisogna sapere che cosa è la verità, altrimenti come si farà a cercare e a trovare la verità? Supponiamo che si voglia comprare dell’oro, bisogna saperlo perlomeno teoricamente o perlomeno avere dell’esperienza di che cosa sia l’oro, altrimenti sarete ingannati. E questa gente, tanta gente, sta subendo degli imbrogli accettando tanti farabutti come Dio. Perché non sanno che cosa è Dio! Chiunque arriva e dice oi io sono Dio, e questa persona è un farabutto e anche coloro che lo accettano sono farabutti. Quindi è una società di farabutti e un farabutto viene accettato come Dio. Ma Dio non E’ così! Una persona deve qualificarsi per poter vedere Dio e poterLo capire. Questa è la coscienza di Srì Krishna. Se tu ti impegni a servire il Signore Supremo allora sarai qualificato a poter vedere Dio altrimenti non è possibile. Non è possibile semplicemente perché una persona ha dei titoli, dei diplomi o delle laure che possa capire la Bhagavad-gìta non è possibile. Questa è una scienza trascendentale, c’è bisogno di sensi diversi per poterla capire. E questo tipo di sensi bisogna crearli attraverso la purificazione rendendo servizio. Altrimenti anche grandi eruditi come così come tanti dottori ed altri non riescono a capire cosa sia Srì Krishna. Non possono capire, non è possibile. Ed è per questo che Srì Krishna viene così come Egli è. Anche se Lui è non-nato Egli viene a farci conoscere come Dio E’ veramente. Si per la grazia di Srì Krishna non con delle qualifiche accademiche. Noi dobbiamo poter ottenere la grazia di Srì Krishna, allora potremo capire Srì Krisna, allora possiamo vedere Srì Krishna, allora possiamo parlare con Srì Krishna, allora possiamo fare qualunque cosa. Egli è una persona E’ la Suprema Persona questa è l’ingiunzione vedica; Egli è la Suprema Persona o l’Eterno Supremo noi siamo tutti eterni; adesso siamo intrappolati in questo corpo e allora siamo costretti a morire e a nascere ma in effetti non abbiamo nè nascita né morte. Siamo anime spirituali eterne e in accordo al mio lavoro, in accordo al mio desiderio io trasmigro da un tipo di corpo ad un altro corpo e a un altro corpo ancora, questo stà andando avanti. Ma in effetti non muoio e non nasco. Questo è spiegato nella Bhagavad-gìta nel secondo capitolo l’avrete letto. L’entità vivente non nasce e non muore. Similmente anche Dio E’ eterno e anche voi siete eterni. Quando si stabilisce la relazione eterna con l’Eterno completamente eterno niyam nityanam…. Egli E’ l’entità Suprema fra tutti gli altri esseri. Spiegazione dalla Bhagavad-gìta di Srìla Prabhupada: Una persona cosciente di Srì Krishna ha pienamente realizzato questa conoscenza per la grazia di Srì Krishna perché è appagata nel puro servizio di devozione. Realizzando questa conoscenza si diventa perfetti. La conoscenza trascendentale ci fa rimanere fermi nelle nostre convinzioni mentre la conoscenza accademica ci lascia illusi e confusi di fronte ad apparenti contraddizioni. L’anima realizzata è capace di controllare i sensi perché è abbandonata a Srì Krishna. Si anche se una persona è un illetterato un analfabeta, anche se egli non conosce l’a, b, c, può realizzare Dio, purchè egli si impegni nel servizio sottomesso e trascendentale a Lui. D’altra parte una persona può essere un grande erudito, un grande scolaro ma magari non può realizzare Dio. Dio non è soggetto a qualche condizione materiale; similmente il procedimento di realizzare Dio non è soggetto a qualche condizione materiale. Non è perché una persona è povera e non può realizzare Dio, oppure perché sei molto ricco allora sarai in grado di realizzare Dio no! Oppure perché una persona non è educato o non ha una erudizione non può realizzare Dio non è così! O perché una persona è altamente erudita e perciò egli può realizzare Dio non è così. Dio non Ha condizioni è apatriata. Nello Srìmad-Bhagavatam è descritta quale è la religione di prima classe, nello Srimad-Bhagavatam non è menzionato che la religione Indù è di prima classe, oppure la religione cristiana è di prima classe, oppure quella mussulmana o qualunque altra religione. Sono state create così tante religioni. Ma lo Srìmad-Bhagavatam spiega che quel principio religioso è di prima classe. Quale? Quella religione che ti aiuta ad avanzare nel servizio devozionale e nell’amore per Dio tutto qui. Questa è una definizione di una religione di prima categoria. Non è che noi vogliamo realizzare che questa religione è di prima categoria, quell’altra religione è ultima, naturalmente in accordo a quello che vi ho detto prima ci sono anche le tre qualità del mondo materiale, e quindi in accordo alla qualità anche il concetto religioso è creato. Ma, comunque lo scopo della religione è quello di capire Dio e imparare come amare Dio, questo è lo scopo di qualunque metodo religioso. E se ci insegna come amare Dio allora è di prima categoria altrimenti è inutile. Una persona può anche eseguire tutti i principi religiosi molto rigidamente e molto bene ma l’amore per Dio sarà niente, e l’amore per la materia semplicemente cresce. In questo caso no né religione in accordo al verdetto dello Srìmad-Bhagavatam. Quel sistema religioso non ha causa e senza nessuno impedimento e se una persona può ottenere questo tale sistema di principi religiosi allora troverete che si potrà essere felici in ogni rispetto altrimenti non c’è possibilità. Un altro nome di Dio è Adoksaya. Adoksaya significa che conquista tutti gli attenti materialistici di vedere Dio. Asaya significa conoscenza sperimentale. Non è possibile capire Dio attraverso la conoscenza sperimentale, bisogna imparare a farlo in un modo diverso. Questo significa ascoltando con sottomissione e rendendo un servizio d’amore trascendentale, allora si può capire Dio. Quindi quel principio religioso che insegna, che ci aiuta a sviluppare il nostro amore per Dio senza nessuna motivazione no che io amo Dio perché Egli mi fornisce delle belle cose per la mia gratificazione dei sensi. Questo non è amore. Senza nessuna motivazione deve essere, Dio è grande, Dio è mio padre ed è mio dovere amarLo. Tutto qui. E non ci deve essere uno scambio. O Dio Ti prego dammi il mio pane quotidiano ed è per questo che io amo Dio. Il pane quotidiano Dio lo dà anche agli animali, cani e gatti Dio E’ padre di ognuno, ed Egli fornisce il cibo per tutti. Ma questo non amore. L’amore non ha motivo, anche se Dio non mi fornisce il mio pane quotidiano io ciò nonostante lLo ameRò questo è amore, questo è amore. Srì Caitanya Mahaprabru dice così che “anche se Tu mi abbracci oppure se Mi calpesti sotto i Tuoi piedi, anche se Tu non comparissi mai davanti a me ed io avessi il cuore spezzato per non poterTi vedere ciò nonostante Ti amerei”. Questo è puro amore per Dio! Quando noi arriviamo a questo stadio di amore per Dio allora troveremo che saremo pieni di felicità. Dio è pieno di felicità e anche voi, anche noi siamo pieni di felicità, questa è la perfezione. Traduzione dalla Bhagavad-gita. Si dice che una persona è più elevata ancora quando vede tutti, l’onesto benefattore, l’amico e il nemico, l’invidioso, il virtuoso, il peccatore, l’indifferente e l’imparziale con mente equanime. Si questo è un segno dell’avanzamento; si perché in questo mondo materiale il calcolo dell’amico e del nemico, tutto quanto è in relazione con questo corpo o la gratificazione dei sensi. Ma nella realizzazione di Dio della Verità Assoluta non c’è tale considerazione materiale. Un altro punto è che qui tutte le anime condizionate sono sotto l’illusione. Supponiamo che un dottore vada da un paziente ed egli si trovi in uno stato di convulsioni, e anche se questa persona stà dicendo delle cose insensate non significa che il dottore si rifiuterà di curarlo, lo tratta come un amico. E anche se il paziente lo chiama con dei nomi brutti o delle parolacce ciò nonostante il dottore gli darà la medicina. Proprio come disse il Signore Gesù Cristo, Egli disse che bisogna odiare il peccato non il peccatore. Non il peccatore questo è molto bello. Perché il peccatore è sotto l’illusione ed egli è pazzo e se tu lo odi come puoi fare per liberarlo? Ed è per questo che le persone che sono devoti, quelle persone che sono servi di Dio non hanno nessun odio verso nessuna persona. Proprio come Gesù Cristo che mentre lo stavano crocifiggendo Egli stava chiedendo a Dio, “Mio Signore Ti prego perdonaLi perché loro non sanno cosa stanno facendo”. Questa è la posizione del devoto. Perché sono pazzi dovuto al modo di pensare materialistico e per questo non possono essere odiati. E questo movimento per la coscienza di Srì Krishna è così buono che non c’è questione di odio. Tutti sono i benvenuti. Ti prego vieni qui canta Hare Krishna, prendi il prasada di Srì Krishna e ascolta questa bella filosofia della Bhagavad-gìta e cerca di rettificare la tua condizione di vita materialistica. Questo è il programma della coscienza di Srì Krishna. Il Signore Srì Caitanya Mahaprabhu ha introdotto questo movimento. Il Signore Srì Caitanya Mahaprabhu ha detto “chiunque incontri ovunque lo incontri semplicemente cerca di insegnargli questa coscienza di Srì Krishna”. Krishna-katha parole dal Signore Krishna e voi sarete felici e loro saranno felici. Traduzione dalla Bhagavad-gita: Si dice che una persona è più elevata ancora quando vede tutti, l’onesto benefattore, l’amico e il nemico, l’invidioso, il virtuoso, il peccatore, l’indifferente e l’imparziale con mente equanime. Si questo è il principio della vita trascendentale. In questo capitolo il Signore Srì Krishna cercherà di Insegnare i principi del sistema dello yoga, e qui comincia Egli spieganDo che un trascendentalista dovrebbe sempre cercare di concentrare la sua mente sul Supremo Sé. Il Sé Supremo significa Srì Krishna, il Signore Supremo. Egli E’ il Supremo Sé, proprio come ho spiegato prima, niyam nityanam…. Egli E’ il Supremo Eterno, Egli E’ l’Entità vivente Suprema, e tutto il sistema dello yoga è di concentrare la mente sul Supremo Sé. Noi non siamo i supremi sé questo si può capire, il Supremo Sé è Dio questa è dualità. Dualità significa Dio è diverso da me, Egli E’ il Supremo ed io sono subordinato, Egli E’ grande ed io sono piccolo, Egli E’ infinito ed io sono infinitesimale, questa è la relazione. Quindi poiché noi siamo infinitesimali dovremo concentrare la nostra mente sull’infinito il Supremo Sé. Allora la persona che pratica lo yoga dovrebbe vivere da solo/a. Questa è la cosa più importante. Da solo significa non vivere con persone che non sono coscienti di Srì Krishna, coscienti di Dio. Questo significa solo/a. Dovrebbe vivere da solo in un luogo solitario. In un luogo solitario significa nella jungla, nella foresta, questo è un luogo molto solitario. Ma in quest’era è molto difficile andare nella jungla e trovare un posto solitario. Un luogo solitario significa là dove la coscienza di Srì Krishna è insegnata, la coscienza di Dio. Questo è un luogo solitario, questo è un luogo solitario. E dovrebbe sempre attentamente controllare la sua mente, come controllare la mente? Semplicemente fissando la mente sul Supremo Sé Srì Krishna e nient’altro. Come ho spiegato l’altro giorno, se una persona tiene sempre la propria mente vicino a Srì Krishna, Srì Krishna è proprio come il sole, come la luce. Allora non c’è questione che l’oscurità possa occupare la mente, non ci sarà possibilità. Proprio come la luce del sole non c’è la possibilità dell’oscurità. Similmente se una persona tiene sempre Srì Krishna nella sua mente, questa maya questa illusione non potrà raggiungerla. Sarà incapace di raggiungerla questo è il procedimento. Dovrebbe essere libero dal desiderio e dal possesso, da ogni senso di possesso. Visto la malattia materiale che io voglio possedere e desiderare e tutto ciò che perdo mi lamento per questo e tutto ciò che non ho lo desidero; ma colui che è veramente cosciente di Dio cosciente di Srì Krishna non ha nessun desiderio di possedimenti materiali, desidera soltanto come servire Srì Krishna. Traduzione dalla Bhagavad-gìta: Per praticare lo yoga occorre andare in un luogo appartato e preparare uno strato di erba kusa sul terreno, poi coprila con la pelle di daino e un panno di tessuto soffice. Il seggio non deve essere nè troppo basso né troppo alto e deve trovarsi in un luogo sacro. Lo yogi deve sedersi immobile e praticare lo yoga controllando la mente e i sensi, purificando il cuore e fissando la mente su di un unico punto. Versi 11-12: sucau dese pratisthapya sthiram sanam atmmanah naty-ucchhritam nti-nicam cailajina-kusottaram tatraikagram manah kritva yata-cittendriya-kriyah upavisyasane yunjyad yogam atma-visuddhaye sucau: in un santificato; dese: luogo; pratisthapya: ponendo; sthiram: fermo; asanam: seggio; atmanah: suo proprio; na: non; ati: troppo; ucchritam: alto; na: non; ati: troppo; nicam: basso; caila-ajina: di morbido tessuto e pelle di daino; kusa: ed erba kusa; uttaram: coprendo; tatra: sopra; eka-agram: con attenzione; manah: mente; kritva: facendo; yata-citta: controllando la mente; indriya; sensi; kriyah: e attività; upavisya; sedendo; sane: sul seggio; yunjyat; dovrebbe compiere; yogam: pratica dello yoga; atma: il cuore; visuddhaye: per purificare. Traduzione: Per praticare lo yoga ci si deve ritirare in un luogo appartato e preparare uno strato di erba kusa sul terreno, coprendolo poi con una pelle di daino e con un panno morbido. Il seggio non devessere né troppo alto né troppo basso e deve trovarsi in un luogo sacro. Lo yogi deve poi sedersi immobile e praticare lo yoga per purificare il cuore controllando la mente, i sensi e le attività, e concentrando la mente su un unico punto. Spiegazione: Per luogo santo, sintende un luogo di pellegrinaggio. In India, yogi, bhakta e altri spiritualisti lasciano il focolare domestico per vivere in luoghi santi come Prayaga, Mathura, Vrindavana, Hrisikesa, Hardwar, e praticare lo yoga in solitudine, vicino a fiumi santificati, come la Yamuna o il Gange. Naturalmente questo ritiro non è sempre possibile soprattutto per luomo occidentale. Ma praticare lo yoga in qualche club alla moda, nel cuore di una grande città, significa perdere tempo; questi club sanno come fare per ingrandire la loro fortuna, ma non sono in grado di offrire alcun insegnamento di valore sulla vera pratica dello yoga. Chi non è maestro dei sensi e non ha la mente controllata non può praticare la meditazione. Perciò il Brihan-naradiya Purana afferma che nella nostra era, il Kali-yuga, in cui gli uomini vivono poco tempo, progrediscono lentamente sulla via spirituale e sono sempre in preda a varie angosce, il miglior metodo di realizzazione spirituale è il canto dei santi nomi del Signore: harer nama harer nama harer namaiva kevalam kalau nasty eva natsy eva nasty eva gatir anyatha In questa età di discordia e dipocrisia lunico modo per raggiungere la liberazione è il canto dei santi nomi del Signore. Non cè altro modo. Non cè altro modo. Non cè altro modo. Si questa è la prescrizione del Brihan-naradiya Purana harer nama harer nama harer namaiva kevalam kalau nasty eva natsy eva nasty eva gatir anyatha, semplicemente cantare il Santo Nome del Signore Supremo e questo è l’unico procedimento per la realizzazione spirituale o concentrazione o meditazione e non c’è altra alternativa, altre pratiche non saranno possibili o adatte. Grazie molte e Hare Krishna.
Posted on: Sun, 17 Nov 2013 08:25:35 +0000

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