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Lia Celi: Tanto tumore per nulla: Di Bella fàtti più in là, ecco i veri guaritori del male del secolo (1997) liaceli/2013/07/tanto-tumore-per-nulla-di-bella-fatti-piu-in-la-ecco-i-veri-guaritori-del-male-del-secolo-1997/ E’ più efficace la cura Di Bella o la tradizionale chemioterapia? «Non saprei – risponde il cancro – io non mi occupo di politica» – Un dilemma per gli oncologi: Rosy Bindi è benigna o maligna? – Caos in Cassazione: secondo il Presidente della suprema Corte, lo Stato dovrebbe pagare l’eroina ai cancerosi e la somatostatina ai tossici – Anche la Federazione Barman boccia il cocktail di farmaci creato da Di Bella – La prevenzione antitumore comincia sui banchi di scuola: eliminato il Metastasio dai manuali di letteratura italiana – Contro il cancro delle istituzioni, brevettato il nuovo farmaco di Cossiga: la colpodistatina – Intanto una lunga fila di luminari bussa alle porte del Ministero della Sanità per chiedere l’approvazione di nuove terapie. Ecco quali. CAMIOTERAPIA Meno debilitante della chemioterapia, consiste nello sdraiare il canceroso sulla corsia di sorpasso dell’A14 nei giorni pochi secondi prima dell’arrivo di un Tir ucraino. Il tumore che, com’è noto, è un morbo subdolo e malvagio, ma tutt’altro che stupido, schizzerà via dall’organismo del paziente in tempo per evitare di essere investito. La camioterapia fu scoperta per puro caso dal signor Oronzo Puricelli, privo di titoli accademici ma provvisto di una zia malata terminale che non sapeva più dove lasciare. La medicina ufficiale critica questo metodo soprattutto per i suoi effetti collaterali: lunghe file di tumori abbandonati sull’autostrada, che ballonzolano fino al più vicino autogrill, dove si mimetizzano fra i panini Camogli o tentano di addentare i seni delle clienti ultraquarantenni. Per ora chi si sottopone alla camioterapia lo fa a proprie spese, ma un pretore di Bitonto ha obbligato lo Stato a pagare almeno la Viacard. PROTOCOLLO DEL DOTTOR BOLFO Convinto, dopo lunghi e approfonditi studi che le metastasi siano dei parassiti né più né meno delle zecche, il luminare valtellinese cura le neoplasie con forti dosi di antipulci per via orale. Nei casi più gravi, all’organo canceroso viene applicato un collarino imbevuto di insetticida. Per i tumori della pelle, il dottore ha allestito un centro di cura nel giardino della sua modesta villetta, dove i pazienti vengono allineati in filari, periodicamente irrorati di verderame e potati con cura. Avversato dalla Commissione Unica del Farmaco, il sistema Bolfo ha ottenuto il plauso della Federchimica. METODO HAPPYCANCER Non esistono tumori maligni, ma solo tumori poco amati. Secondo la professoressa De Domitiis, inventrice del movimento «I love my tumor», se la neoplasia si sviluppa in un ambiente affettuoso e partecipe, sarà non solo benigna, ma anche simpatica e socievole. I pazienti della dottoressa vengono invitati a salutare amici e conoscenti con un festoso «Che ti venga un cancro», e ad organizzare feste danzanti in occasione della diagnosi infausta. Anche la terapia è all’insegna della non-repressione: invece di bombardare chimicamente le metastasi, col rischio di incattivirle, all’interno del paziente si organizzano tornei sportivi fra cellule sane e cellule tumorali, all’insegna del fairplay. I risultati sono strabilianti: molti tumori diventano compagni amabili e brillanti, si dedicano alla lettura e al canto, e, invece che distruggere organi vitali, costruiscono piccoli oggetti d’arredamento con cui decorano l’organismo che li ospita. Il rapporto tumore-paziente diventa così intimo e cordiale che, se la malattia regredisce e scompare, il malato muore di crepacuore. TERATOFLOGOGIPSOLITOTREMENTINA L’équipe del dottor Medardo Di Balla, all’avanguardia nella ricerca di terapie anticancro non debilitanti, ha già sperimentato negli anni ’60 la controversa cura Staedtler-Pelikan, che consisteva nel cancellare i tumori con una gomma o col bianchetto. Ultimo discusso ritrovato del Di Balla, la teratoflogogipsolitotrementina, farmaco efficace ma con un fastidioso effetto secondario: procura nausee, vertigini e senso di vomito se tenti si pronunciarne il nome. Questa sostanza si stabilisce accanto alle cellule tumorali, e comincia subito a infastidirle, facendo un gran baccano, specie di notte, e gettando la spazzatura nel loro giardino. Nei casi più ostinati, passa alle lettere anonime e al ricatto, finché, sfinite, le metastasi chiedono l’aiuto di un chirurgo che le liberi da quell’inferno. Le compresse di teratoflogogipsolitotrementina sono in vendita in tutta Europa per poche lire (si tratta infatti di banalissime mentine), ma in Italia, per oscuri motivi, costano mezzo milione l’una. IL GRANDE OSIRIDE Affermato prestigiatore, fu spinto a dedicarsi agli studi oncologici dopo un triste episodio: una sera durante uno show estrasse dal cilindro un carcinoma grande come un coniglio. Secondo il mago, il tumore non è altro che un abile illusionista alla David Copperfield: nessuno può comparire dal nulla, moltiplicarsi, svanire e magari riapparire dopo anni, a meno di non servirsi di trucchi televisivi. La tesi di Osiride è che i malati di cancro siano in realtà tutti complici prezzolati che recitano la parte della vittima ignara per impressionare il pubblico, e che i letti dei terminali abbiano tutti un doppio fondo come i bauli per il numero della donna tagliata a pezzi. Deciso a smascherare i bluff del cancro e a dimostrare che i suoi trucchi sono alla portata di qualunque bravo prestigiatore, Osiride ha tentato di introdursi nelle ovaie di una paziente, ma è stato arrestato per atti di libidine violenta. Nell’attesa del processo, si rifiuta di consegnare al ministero della Sanità le sue cartelle cliniche: il suo agente ne sta già trattando la vendita a un locale di Las Vegas. da Clarence, 1997
Posted on: Thu, 04 Jul 2013 18:10:40 +0000

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