Liberi Dai Vaccini... 30 STUDI SCIENTIFICI DIMOSTRANO IL LEGAME - TopicsExpress



          

Liberi Dai Vaccini... 30 STUDI SCIENTIFICI DIMOSTRANO IL LEGAME AUTISMO E DANNO VACCINALE By Gabriele Milani on 25 giugno 2011 Quello che ultimamente si ascolta regolarmente dalla TV, si legge regolarmente dai giornali e dalle riviste, dal sito del Center Disease Control, dal sito del National International Health, dal sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal sito dell’Institute Of Medicine, dal sito della Federazione Italiana Medici Pediatri, dal sito della Società Italiana Neuropsichiatria Infantile e dai siti delle principali Associazioni Italiane che dovrebbero tutelare i Soggetti Autistici, sono tutte interpretazioni fuorvianti. Ci sono moltissimi studi scientifici che dimostrano il legame autismo e danno vaccinale, mi dispiace non poterli inserire tutti, e di questi ho scelto di riassumere i 30 studi più significativi (esclusi quelli già trattati dal sottoscritto in questi due anni nel presente sito) che mi sono pervenuti e che rappresentano la storia oscura, un salto nel tempo obbligatorio per chiarire definitivamente le idee. La fallacia spesso ripetuta è che non esistono prove che i vaccini causano l’autismo. Questo punto di discussione è spesso ripetuto da personale medico e funzionari della sanità pubblica che semplicemente evitano di portare a conoscenza del pubblico questi studi (pertanto è corretto chiamarla censura), e in alcuni casi ciò avviene da parte di coloro che si rifiutano di leggere le informazioni quando viene loro offerto, in modo da continuare a lavorare sul falso presupposto che l’autismo da vaccino è solo una casualità oppure è solo una “voce di internet” oppure è solo il risultato di una frode scientifica del Dott. Andrew Wakefield, dimenticandosi stranamente di contrapporre ad essa la comprovata scia fraudolenta di studi derivanti dalla frode scientifica ed economica del Dott. Paul Thorsen (condannato da un gran jury federale negli Stati Uniti) che ha sottratto miliardi di fondi pubblici destinati alla ricerca del collegamento autismo vaccinazioni. Queste menzogne proseguono ad essere ripetute in varie sedi. Infatti, il primo documento scientifico ad offrire la prova che i vaccini possono causare autismo è ciò che non è mai stato affermato a proposito di esso. Nel 1930, lo psichiatra infantile Leo Kanner aveva scoperto 11 bambini nel corso di diversi anni che mostravano un nuovo insieme di sintomi neurologici che non era mai stato descritto nella letteratura medica. Questo disturbo sarebbe diventato noto come “autismo“. Nel documento, il Dottor Kanner ha osservato che l’insorgenza del disturbo inizia in seguito alla somministrazione del vaccino contro il vaiolo. Questo documento è stato pubblicato nel 1943, e contiene le prove che la vaccinazione provoca un ritmo sempre crescente di regressioni neurologiche e immunologiche, compreso l’autismo, fino a diventare la base di impianto di ciò che si è dimostrata una vera e propria epidemia da quel momento fino ad oggi. Autistic Disturbances of Affective Contact – Leo Kanner, Johns Hopkins University, 1943 – “Dal 1938, sono venuti alla nostra attenzione un certo numero di bambini la cui condizione si differenzia così marcatamente ed unicamente da qualsiasi cosa finora comunicata, che ogni caso merita – e, spero, alla fine ricevrà - un esame approfondito delle sue peculiarità affascinanti“. L’anno zero dell’autismo è rappresentanto dal fatto che tutti i bambini studiati da Kanner sono nati dopo, e cominciarono ad apparire altrettanto dopo, l’introduzione della nuova forma di mercurio solubile della Eli Lilly alla fine del 1920 che veniva usato come antifungino nel settore forestale, ovvero utilizzato come prodotto di trattamento nell’industria del legno, e come disinfettante e antibatterico nel settore medico, sotto il nome di “Thimerosal“, che venne incluso nei vaccini. Come è stato poi possibile comprendere nel corso degli anni, i medici che testimoniano che non c’è supporto scientifico per il nesso autismo e vaccini sono informati in modo univoco sullo stato attuale della scienza dalle stesse case farmaceutiche coinvolte nella produzione dei vaccini. Quando le decisioni in merito alla vaccinazione vengono prese sulla base di un parere non informato, significa promuovere gravi danni potenziali per il paziente, perchè poi l’iter legislativo per il riconoscimento del danno è lungo e complesso, ed anche perchè i professionisti medici disinformati che formulano pessime raccomandazioni NON sono ritenuti direttamente responsabili in alcun modo per aver fornito le informazioni scorrette ai pazienti. I genitori vogliono sapere se il loro bambino è in grado di sviluppare l’autismo dalle vaccinazioni. Se credono che la risposta è sì, e il rischio di lesioni cerebrali da vaccinazione è superiore al rischio di una malattia infettiva, è loro diritto rifiutare la vaccinazione per i loro figli senza alcuna metodo coercitivo. I pazienti devono essere in grado di prendere le proprie decisioni informate in merito ai vaccini, perché spesso conoscono più informazioni sui rischi potenziali dei vaccini rispetto a ciò che dicono alti funzionari della sanità pubblica. La storia e l’evidenza scientifica non si cancellano con i colpi di spugna! 1 - Vaccinazione anti Epatite B nei neonati maschi e autismo Annals of Epidemiology , Vol. 19, No. 9 ABSTRACTS (ACE), September 2009: 651-680, p. 659 CM Gallagher, MS Goodman, Graduate Program in Public Health, Stony Brook University Medical Center, Stony Brook, NY SCOPO: L’immunizzazione universale dei neonati con il vaccino dell’epatite B è stata raccomandata nel 1991, tuttavia, i risultati di sicurezza sono misti. Il gruppo di lavoro Vaccine Safety Datalink riporta alcune associazioni tra vaccinazione contro l’epatite B alla nascita ed episodi febbrili associati a eventi avversi neurologici. Altri studi hanno trovato un’associazione positiva con l’artrite cronica, nonché l’aumento della richiesta di un intervento precoce dei servizi di educazione speciale (EIS), nei campioni di probabilità di bambini americani. I bambini con disturbo dello spettro autistico (ASD) comprendono un numero di casi crescente di EIS. E’ stata così valutata l’associazione tra la vaccinazione contro l’epatite B nei neonati di sesso maschile e il rapporto dei genitori di bambini con ASD. CONCLUSIONE: I risultati suggeriscono che i neonati di sesso maschile degli Stati Uniti vaccinati con il vaccino per l’epatite B hanno un rischio tre volte maggiore di ASD; rischio maggiore per i ragazzi di altre etnie. 2 – Porfirinuria nel disturbo autistico dell’infanzia: implicazioni della tossicità ambientale Toxicology and Applied Pharmacology, 2006 Robert Natafa, Corinne Skorupkab, Lorene Ametb, Alain Lama, Anthea Springbettc and Richard Lathed, aLaboratoire Philippe Auguste, Paris, France, Association ARIANE, Clichy, France, Department of Statistics, Roslin Institute, Roslin, UK, Pieta Research, Questo studio francese utilizza una nuova misura più sofisticata per la tossicità ambientale, valutando i livelli di porfirine nei bambini autistici. Esso fornisce prove chiare e inequivocabili che i bambini con disturbi dello spettro autistico sono più intossicati rispetto ai loro coetanei neurotipici. ESTRATTO: “.. Livelli coproporfirina erano elevati in bambini con disturbo autistico rispetto ai gruppi di controllo … l’aumneto è stato significativa. Questi dati implicano tossicità ambientale nel disturbo autistico nell’infanzia“. ABSTRACT: Per affrontare un possibile contributo ambientale per l’autismo, abbiamo condotto uno studio retrospettivo sui livelli di porfirine urinarie, un biomarker di tossicità ambientale, in 269 bambini con disturbi dello sviluppo neurologico presso una clinica di Parigi (2002-2004), di cui 106 con disturbo autistico. I livelli di porfirine urinarie determinati da alte prestazioni di cromatografia liquida sono stati confrontati tra i gruppi diagnostici e i gruppi di controllo interni ed esterni. L’elevazione è stata mantenuta su normalizzazione per età o per un percorso eme controllo metabolita (uroporphyrin) nei medesimi campioni. L’elevazione è risultata significativa (P
Posted on: Sat, 29 Jun 2013 21:34:24 +0000

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