L’Italia aveva sempre avuto nella fede religiosa la sua unità, - TopicsExpress



          

L’Italia aveva sempre avuto nella fede religiosa la sua unità, ben più preziosa di quella politica: «Signore [...] benedite questa Penisola», disse il venerabile papa Pio IX nell’allocuzione del 6 gennaio 1875, «che quand’era divisa in più Stati, era unita colla fede; ma ora che si dice politicamente unita, è seminata di templi protestanti, di scuole eterodosse, e di altre simili istituzioni, che hanno missione di dividere l’Italia nella fede, nel culto, nella religione, per dar luogo alle istituzioni di Satana, il quale entra volentieri a regnare, ma ha per simbolo il Nullus ordo, e il Sempiternus horror.»[10]. Lo Stato piemontese e poi italiano si applicò a un’opera di scristianizzazione che andava ben oltre il semplice confitto territoriale sul potere temporale e Roma capitale[11]. Tra l’altro, l’odio e la furia antireligiosa dei «padri della patria» risorgimentali arrecò in pochissimi anni più danni al nostro patrimonio artistico di mezzo millennio di guerre: archivi di ordini religiosi bruciati e usati come carta straccia, capolavori confiscati ai conventi disciolti venduti a poco prezzo agli stranieri, chiese (ma anche il Palazzo ducale di Urbino, colpevole di essere stato sede del legato pontificio), trasformate sistematicamente in depositi del monopolio statale del sale, che con le sue esalazioni distrusse gli affreschi[12]. Perfino il Castello Sforzesco di Milano rischiò di essere distrutto dalla furia iconoclastica di una classe politica decisa a fare tabula rasa del passato. Identità nazionale
Posted on: Tue, 24 Sep 2013 10:53:08 +0000

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