L’idea di Dracula il vampiro nasce dagli studi fatti nel secondo 800, dove viene recuperata la tradizione scrittoria antico russa. In questo periodo viene scoperto, pubblicato e letto la narrazione (povest’) su Dracula Voevoda. Personaggio infernale del XV secolo della Valacchia. Nella tradizione delle memorie nazionali di quella che diverrà la Romania ( nata nell’800 dalla Valacchia, Moldova e Transilvania, più inserti ungheresi, tedeschi e slavi) la lingua di cultura nei monasteri era una variante valacca dello Slavo Ecclesiastico di redazione meridionale. La lingua di cultura era dunque uno slavone (slavo comune) che però era parlato da una popolazione che aveva un idioma neolatino. Un parallelo può essere la lingua latina di redazione inglese, tedesca o polacca che elaboravano così una lingua che non era la loro diretta progenitrice. Questa narrazione inizia ”(parlando di Dracula) Che viveva nella terra muntena” ovvero la Valacchia, ma anche terra montagnosa. “ un Voevoda cristiano di fede greca. Il suo nome in lingua valacca è Dracula e nella nostra Diavolo, tanto crudele era il nome, tanto lo era la sua vita. L’indicazione valacco-russo fa pensare ad una trascrizione da parte di uno slavo di un testo forse già scritto in slavo, ma letto da un romeno (o valacco). Nel 400 compaiono varie storie su Dracula Zepeš impalatore (dato dal fatto che faceva impalare i nemici come anche i trasgressori, donne, uomini e bambini).
Posted on: Fri, 29 Nov 2013 21:20:29 +0000
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