L’idea prevalente, di fronte ai dati sull’occupazione che - TopicsExpress



          

L’idea prevalente, di fronte ai dati sull’occupazione che qualsiasi fonte ci fornisce, resta che il lavoro si difende, non che si crea. C’è una sfiducia profonda nell’idea che le cose possano cambiare, che ci possano essere lavori nuovi e diversi, che ci sia bisogno di aggiornarsi e di rimettersi in discussione. Non c’è dubbio che sia doveroso difendere i livelli residui esistenti di qualità e i diritti fondamentali raggiunti sul lavoro, ma quest’ottica ha il limite di chiudersi solo nell’idea della difesa dei livelli occupazionali, non mettendo al centro della discussione la creazione di nuovi. La persistenza di una drammatica deindustrializzazione anche nei nostri territori, con le crisi dei settori “storici” come il minerario prima, il siderurgico ed il chimico in seguito, ci impone di pensare la realtà futura non più con le logiche antiche; non si può pensare che il lavoro si crei senza imprese che operano in nuovi ed alternativi ambiti, che il benessere diffuso scaturisca da un’economia mummificata su modelli improduttivi o talvolta parassitari. Non abbiamo bisogno di nuovi scontri ideologici ma di capire in che modo si può riaccendere il motore dello sviluppo, dobbiamo chiederci come e dove dobbiamo e vogliamo investire per pianificare un nuovo modello di sviluppo, compatibile con l’ambiente, con la salute e quindi anche con la naturale vocazione turistica che costituisce la vera materia prima di cui siamo ( fortunatamente e naturalmente ) ricchi.
Posted on: Tue, 09 Jul 2013 16:30:56 +0000

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