MA A MEDIA WORLD ESISTE ANCORA IL CONTRATTO NAZIONALE? A Media - TopicsExpress



          

MA A MEDIA WORLD ESISTE ANCORA IL CONTRATTO NAZIONALE? A Media World la proprietà sembra aver deciso che il salario è un optional. Infatti, nonostante il contratto nazionale in proposito parli chiaro, le festività coincidenti con la domenica a partire dal due Giugno non vengono più pagate. Al posto del vile denaro ci viene corrisposto un permesso di 6.46 ore da consumare entro tre mesi dalla domenica festiva. A questo punto ci chiediamo perchè ci paghino ancora lo stipendio invece di compensarci la giornata lavorativa con un permesso della stessa durata! Ma non ci preoccupiamo, è ormai evidente che a Media World la fantasia padronale è al potere! La reintroduzione del servaggio non può che essere questione di tempo! Al di là delle battute, è evidente che siamo di fronte ad un attacco senza precedenti ad un diritto dei lavoratori sancito anche da un contratto nazionale che pure non è un capolavoro. Le direzioni dei negozi, in ossequio a questa direttiva, in molti casi hanno iniziato a scaricare queste ore di “permesso”, sostituendole a regolari ore di permesso (quelli veri, non imposti) regolarmente chiesti dai lavoratori o, addirittura, alle ferie. E un atteggiamento del tutto inaccettabile e che stiamo contrastando in tutte le sedi, comprese quelle giudiziarie. Proponiamo a tutti i lavoratori e le lavoratrici di Media World di associarsi con noi nel ricorrere contro questo sopruso. Ma i guai di questa catena commerciale non finiscono qua: sappiamo che in molti negozi è stato introdotto lo smaltimento forzato di ferie e permessi, indicando a lavoratori e lavoratrici il monte ore complessivo annuale delle due voci e invitando tutti e tutte a smaltirle al più presto, con la suggestiva conseguenza di dipendenti poco accorti che consumano le ferie ed i permessi senza averli maturati. A questa gestione creativa dei diritti dei lavoratori si deve anche la situazione paradossale del lavoro domenicale. Gli straordinari sono bloccati ma chi è comandato la domenica si trova a fare otto ore consecutive di lavoro con unora obbligatoria per il pranzo. Risultato: tre ore di straordinario a recupero non retribuite. A quanto abbiamo scritto sopra si devono aggiungere politiche di spostamento del personale che risultano incomprensibili, con colleghi e colleghe spostate in reparti dove non hanno competenze con conseguente scadimento del servizio alla clientela, e politiche commerciali quanto meno discutibili, con laffidamento della fornitura ad una piattaforma logistica cancellando la possibilità di ordinare direttamente ai fornitori con la conseguenza di continue sovrastime o sottostime del numero dei pezzi per articolo. Ovviamente così facendo diventa difficile venire incontro alla domanda della clientela con il rischio concreto di perdere quote di vendita verso altri negozi. In sostanza la situazione è particolarmente difficile e la proprietà sta facendo del suo meglio per scaricarci addosso i costi di una gestione tuttaltro che impeccabile della politica commerciale. Noi della CUB non ci stiamo a questo gioco in cui chi perde sono sempre e solo i lavoratori e le lavoratrici. Venerdì 18 Ottobre abbiamo proclamato uno sciopero generale contro lattacco di governo e padroni al nostro reddito ed alla nostra libertà di lavoratrici e lavoratori. Qui a Media World partecipare vuole anche dire esplicitare il nostro secco NO alle politiche della direzione aziendale. Una ragione di più per scioperare con la CUB!
Posted on: Tue, 15 Oct 2013 09:32:26 +0000

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