… MA IO CREDO CHE LA CRISI SIA STATA “PILOTATA” DAL PARTITO - TopicsExpress



          

… MA IO CREDO CHE LA CRISI SIA STATA “PILOTATA” DAL PARTITO DEMOCRATICO I parlamentari del PDL hanno dichiarano di essere disposti a dimettersi tutti in caso di “espulsione” di Berlusconi dal parlamento ( una decisione pressoché impossibile da realizzare per le motivazione esposte in un post dell’altro ieri), Letta ha reagito con il mancato accoglimento delle proposte del PDL dirette ad evitare l’aumento dell’IVA, Berlusconi ha colto la “palla al balzo” ed ha fatto ritirare la delegazione dei Ministri del PDL dal Governo. Per il centrodestra dopo la decisone che porta all’aumento dell’IVA la crisi non può più essere imputata al leader del centro destra ed alle sue vicende giudiziarie ma al mancato rispetto dei patti che avevano portato alla nascita del governo. Il PD a sua volta alza la voce e grida allo sfascio, all’assenza di responsabilità ecc. ecc. E’ proprio così? No! Non credo. Questo governo ha sempre segnato il “passo”, era conosciuto come il governo dei “rinvii” al punto che lo stesso Renzi ripetutamente ha attaccato Letta in ordine all’inconcludenza del suo agire, era un governo in affanno perché quando si veleggia verso gli 800 miliardi di spesa pubblica è paradossale dire che non riescono a trovare 6 miliardi per evitare l’aumento dell’IVA ( meno dell’1% della spesa!). Il punto è che questo governo era nato da due debolezze e due convenienze. La debolezza e la convenienza del PD erano che il partito era uscito “primo” ma “perdente” dalle urne e con una serie di debacle d’immagine notevoli, dalla gestione ridicola del dopo elezioni che li portò ad accettare tutte le “follie” dei “grillini”, alla elezione del Presidente della Repubblica ecc, evidente, quindi, la necessità di fruire di un periodo di decantazione che potesse portare a definire una nuova opportunità, anche perché come partito di maggioranza relativa sarebbe stata dura dire al paese che per non accettare “compromessi” si andava nuovamente al voto. La debolezza e la convenienza del PDL erano un partito “vincente” ma solo grazie alla capacità di recupero di consensi di un uomo ( Berlusconi) dato oramai per definitivamente “spacciato” non solo dai nemici ma anche da molti “amici” pronti a spartirsene le spoglie. La convenienza stava, invece, nel tentare di dare una nuova prova di responsabilità accettando anche l’alleanza con il nemico di sempre, ma chiaramente, sperando anche di potere vivere un momento di “tregua”. Il ragionamento era se governiamo insieme non avranno interesse a spingere sull’acceleratore diretto ad escludere Berlusconi dalla vita politica italiana e nello stesso tempo risultiamo la “forza responsabile” che tenacemente si è dichiarata da subito disponibile a ogni compromesso nell’interesse dell’Italia. E che queste fossero le debolezze e convenienze credo sia dimostrato da una serie di dati: 1) questi 5 mesi di governo, in termini di consenso, hanno dato più soddisfazioni a Berluscono che a Letta ed al PD; 2) in casa PD un Renzi sempre più scatenato giocando sulle debolezze interne e sugli errori di Bersani ha dettato l’agenda dei lavori di fatto imponendo anche il congresso; 3) l’azione di Renzi ha reso evidente che una sua conquista del partito e contemporaneamente della candidatura alla premiership non sarebbe stato altro che l’anticamera del “pensionamento” di tutti i “Ras” del passato ed anche dello stesso Letta. Per questa ragione hanno premuto sull’acceleratore della Commissione del Senato che deve decidere la decadenza di Berlusconi da Senatore. Per settimane Berlusconi ha mandato “segnali” diretti a chiedere un “aiuto” al PD, al Presidente della Repubblica, il tutto non solo è stato ignorato ma anche chi si è fatto avanti per dire che forse si poteva trovare una via d’uscita è stato subito “linciato” (e tra questi vi era anche un personaggio come Violante) sull’altare del “la legge è uguale per tutti”. Oramai nell’angolo Berlusconi ha pensato alla mossa ad effetto. Le dimissioni di tutti i parlamentari ( sul punto ho già scritto l’altro ieri per dimostrare come tale iniziativa si potesse considerare come poco più di una boutade). Era solo “una provocazione”, forte, nient’altro ma poneva in una condizione di enorme vantaggio la sinistra e … improvvisamente… ecco che questi ( consapevoli che di boutade si trattava) ribaltano il tutto è forniscono un “alibi” a Berlusconi decidendo di non accogliere le proposte del PDL dirette a scongiurare l’aumento dell’IVA. E con le tasse tutto cambia. Con le tasse Berlusconi può fare ciò che altrimenti avrebbe dovuto evitare rinviandolo nel tempo ( io avevo previsto la crisi in occasione della discussione della legge di stabilità. Li vengono decise le “rapine fiscali”): ritirare la delegazione di Governo aprendo così formalmente la crisi Perché questo “autogol” della sinistra?. Perché cos’ì appare, ma non è. Per l’ennesima volta le ragioni della politica sono riuscite a prevalere su quelle dei cittadini e del paese. Intendiamoci da Leghista io sono contenta che si vada a votare posto che questo governo non ha minimamente affrontato i problemi che ci affliggono, ma ciò che da fastidio è l’ennesima sceneggiata. Io credo che questa crisi sia stata volutamente “pianificata” dalla sinistra e per le seguenti ragioni: 1) Da sempre quando la politica decide di non “decidere” o “rinviare qualcosa” trova mille escamotage. Guardate la legge elettorale il “Porcellum” o il “finanziamento pubblico dei partiti” ecc. sono anni che vanno avanti , tutti concordi ma nessuna decisione. Solo nel caso della decadenza di Berlusconi dal Senato la decisione della commissione delle immunità va avanti a passo spedito; 2) Berlusconi grazie alle innumerevoli “grane giudiziarie” era “ostaggio” della sinistra, era in un angolo e questa, grazie a questo indubbio vantaggio, poteva fargli approvare pressoché ogni cosa. Ed, invece, guarda un po, senza alcun tentennamento, hanno sposato la tesi del “mandarlo a casa subito” ma ben sapendo che la conseguenza inevitabile era la caduta del Governo; 3) La “ragion di Stato” ha sempre ammesso tante “mediazioni e compromessi” e qui visto che a sinistra oggi sono tutti a “stracciarsi le vesti” sui disastri prossimi causati dal questa implosione governativa viene da chiedersi per quale ragione non hanno deciso di avere un atteggiamento più cauto, non hanno “traccheggiato” ( ricordiamo nuovamente che un escamotage glielo aveva fornito addirittura Violante). Se non la “simpatia” avrebbero potuto essere più prudenti nell’interesse dell’Italia ; 4) Berlusconi doveva essere messo in condizioni di “rompere” di mandare a casa il Governo ma quando si sono resi conto che la boutade delle dimissioni di massa non avrebbe permesso di conseguire il risultato sono rimasti spiazzati ed ecco allora “l’autogol”, hanno pensato bene di fornire l’unico alibi possibile per una rottura vera e definitiva: le tasse E così il cerchio si è chiuso tra “indignazioni” a comando e di facciata, rispolverando il vocabolario delle accuse reciproche A Berlusconi va bene, può avere una nuova battaglia e sperare di “vincere” per ribaltare la situazione, la sinistra a sua volta, in un colpo solo: 1) Pone un freno alle ambizioni di Renzi. Questi ha capito che i suoi predecessori ( premier) erano caduti per le beghe di partito e si stava e sta apprestando a conquistarlo e, visto che ora sono tutti che corrono ad esaltarlo, era ed è evidente che nella sua persona si sarebbe concentrato un potere enorme; 2) L’idea di un Renzi “PADRONE” del partito ed allo stesso tempo possibile Premier ha reso evidente alla quasi totalità degli attuali “padroni del vapore” PD che sarebbero stati candidati, ma al “pensionamento”, altro rischio da scongiurare; 1) l’unica possibilità di stoppare questa eventualità era quella di creare le condizioni per far saltare il congresso del partito, causa elezioni alle porte 2) Renzi a questo punto verrà, ovviamente, candidato alla guida dello schieramento di sinistra Se vincerà tutti passeranno all’incasso se perderà … beh credo che non molti si stracceranno le vesti. A volte per “vincere” bisogna perdere). 3) Gli attuali Ras potranno continuare a governare non solo il partito ma a bilanciare anche la formazione delle liste elettorali; 4) La “rottamazione” finirebbe in soffitta; Il gioco dell’attribuzione delle responsabilità sarebbe riuscito se si fossero fermati all’istanza di “giustizia”. Non possiamo frenare la commissione senatoriale che deve decidere le conseguenze della sentenza di condanna definitiva. Ciò che credo, invece, denunci, la regia di quanto accaduto è stato lo scivolone sull’IVA così smaccato, così evidente. Restano solo due punti da risolvere. La legge di stabilità. Andare a casa va bene ma bisogna almeno fare vedere che si “salvano i conti”. La riforma elettorale, ma questa forse…. andrà bene anche così.
Posted on: Sun, 29 Sep 2013 23:03:06 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015