MANAGER DORO ATAC: ORA SPUNTANO I CONTI A SAN MARINO SAN - TopicsExpress



          

MANAGER DORO ATAC: ORA SPUNTANO I CONTI A SAN MARINO SAN MARINO - Una parte cruciale dei segreti di Atac, lazienda del trasporto pubblico di Roma, è stata custodita a San Marino. Ed è da qui che è possibile tirare il filo che porta alle provviste nere garantite dallamministrazione bipartisan della più dissestata delle aziende di trasporto pubblico dEuropa. Tra laprile del 2007 e lestate del 2010, due dei manager chiave dellAzienda, Gioacchino Gabbuti e Antonio Cassano, scelti dalla giunta Veltroni e caricati a bordo da quella Alemanno, hanno depositato contanti e costituito partecipazioni societarie occulte attraverso una finanziaria della Rocca del Titano. Ecco perché. UNA LISTA, DUE NOMI Nel giugno del 2010, la Procura di Roma che indaga sul crac della San Marino Investment (Smi) del conte Enrico Maria Pasquini, ottiene dalle autorità sanmarinesi una rogatoria che elenca i correntisti della controllata Smi bank. Sono 1.170 nomi. Una variopinta umanità di evasori fiscali, che vengono pubblicati con la semplice anagrafica dal quotidiano il Giornale. Alla lettera G è Gabbuti Gioacchino, di nazionalità italiana, nato a Roma il 12/10/1952. Alla C, figura Cassano Antonio, nazionalità italiana, nato a Barletta il 18/11/1958. In quel momento, Gabbuti, manager legato a doppio filo a Gianni Letta, è ad di Atac patrimonio, dove lo ha voluto Alemanno dopo la sua esperienza di ad di Atac con Veltroni. Antonio Cassano è invece direttore generale. Ebbene, in Campidoglio non si muove foglia, se non uninterrogazione del consigliere Athos De Luca cui Alemanno non risponderà mai. Finisce dunque lì. Di quei due conti nessuno sa più nulla. Neppure in Procura, dove la faccenda finisce su un binario morto. Del resto, Gabbuti si guarda bene dal dover spiegare ciò che non gli viene chiesto. Mentre Cassano sostiene in quei giorni di non essere lui quello della lista. Perché - dice - È vero che mi chiamo Antonio Cassano, è vero che sono a nato a Barletta proprio il 18 novembre, ma non del 58, bensì del 68. CONTANTI E SOCI OCCULTI Accade però che la magistratura di San Marino, già in quel 2010, abbia trasmesso alle autorità italiane informazioni cruciali su quei due conti. E che ora fonti inquirenti sanmarinesi spieghino di cosa si tratti. Si scopre infatti che, alla Smi bank di San Marino, Gioacchino Gabbuti ha trasferito oltre un milione e mezzo di euro e ha costruito uno schermo fiduciario per coprire la sua partecipazione nelle società Edilgroup, Navigando, Pragmata, G. A. e Orizzonti. Non è tutto. Purtroppo per Antonio Cassano, gli inquirenti del Titano accertano che è proprio lui lomonimo di San Marino. Nellaprile del 2007, infatti, non solo ha depositato contanti per oltre 100mila euro, ma, contestualmente a Gabbuti, che lo ha voluto in Atac nel 2005, portandolo con sé da Bari, Cassano risulta partecipare allo stesso schema fiduciario che deve dissimulare la sua partecipazione occulta in almeno tre delle società di cui è azionista altrettanto occulto proprio il suo mentore Gabbuti: la Pragmata, la Edilgoup e la G. A.. A cosa servono queste partecipazioni societarie occulte? LE CARCIOFATE Una prima risposta la si può rintracciare in una circostanza documentale accertata da Repubblica. Nel 2007, la Pragmata - di cui Gabbuti e Cassano sono appunto soci occulti - viene retribuita da Atac, di cui Gabbuti e Cassano sono dirigenti palesi, per una consulenza che valuti il lavoro dei manager dellazienda. Roba da codice penale. Se solo qualcuno se ne accorgesse, o avesse voglia di farlo. Di più: Pragmata - riferisce una qualificata fonte interna di Atac - almeno fino al 2010 viene scelta per consulenze di varia natura, per lorganizzazione di convegni ed eventi. A chi rispondono Gabbuti e Cassano? Con chi dividono le loro fortune? È un fatto che i due in Atac sono stati e continuano ad essere pagati tanto oro quanto pesano. Gabbuti, nel 2012, dichiara infatti al Fisco quasi 700mila euro ricevuti dallazienda e dalle sue controllate. Cassano, invece, solo 300mila, e per andarsene chiede ad Atac un milione. Certo, la moglie di Gabbuti è stata consigliere per le politiche comunitarie di Roberto Maroni quando era ministro dellInterno. Certo, in Atac, si favoleggia di feste indimenticabili nella villa a picco sul mare ad Ansedonia acquistata dal manager e del gran bel mondo che nel tempo lha frequentata. Le carciofate, chiamava quelle feste Gabbuti. Ma è sufficiente? Ancora una fonte dirigenziale qualificata di Atac ricorda: Quando Gabbuti arrivò, convocò alcuni di noi della dirigenza nel suo ufficio. Si accese il toscano e guardandoci dritto negli occhi disse: Voglio sapere qui dentro chi ha lincarico di portare i soldi allestero. Perché Gabbuti voleva saperlo? A chi doveva darne conto? I BISIGNANI BOYS Gabbuti e Cassano sono ancora in Atac. Lunico straccio fatto volare sin qui dal nuovo ad Danilo Broggi è stato quello di Roberto Sem, dirigente licenziato mercoledì scorso, colpevole forse di essere diventato non solo uno dei testimoni chiave della Procura nellindagine sui biglietti clonati, ma anche di essere il custode di tutti i documenti riservati di quella faccenda. Mentre a rivedere le stelle è toccato a Pietro Spirito (direttore centrale operazioni), Vincenzo Saccà (direttore della comunicazione), Roberto Cinquegrani (direttore commerciale), Antonio Abbate (direttore affari legali) e Giuseppe Alfonso Cassino (direttore della divisione superficie), i manager voluti in Atac nel 2011 da Maurizio Basile, lallora ad di Atac ed ex capo di gabinetto di Alemanno intercettato nellinchiesta P4 mentre prendeva ordini al telefono da Luigi Bisignani.
Posted on: Mon, 25 Nov 2013 14:15:17 +0000

Trending Topics



text" style="margin-left:0px; min-height:30px;"> One of my customers was venting to me about the level of
Iam Kbs Benin Total Messaged:165 Kedi Madazwa Kedi Madazwa
A FEW CANDID THOUGHTS ON THE EVENT AT MEMORIAL PARK TODAY... I

Recently Viewed Topics




© 2015