MERCOLEDÌ 19 GIUGNO: Impara quando tacere “LO STOLTO DÁ SFOGO A TUTTA LA SUA IRA, MA IL SAGGIO TRATTIENE LA PROPRIA” Proverbi 29:11 Carol Kuykendall scrive: “Mia figlia, prossima a partorire, si era appena fatta pettinare con un nuovo taglio di capelli... da lunghi a molto corti. Non ancora abituata al nuovo look, incontrammo una sua amica: “O no!”, gridò la donna... “Non mi piace!”. Poi, cercando di correggere il tiro, tentò di giustificarsi: “Mi conosci, vero? Sai che sono la “bocca della verità!”. Mentre ci allontanavamo, mia figlia confessò che avrebbe fatto volentieri a meno di quella verità! Quest’avvenimento mi fece riflettere se sia, o no, opportuno spiattellare sempre ciò che pensiamo o, viceversa, tacere. Sento ripetere del continuo che, in un rapporto, dire le cose “come veramente stanno”‘, sia utile. I programmi di reality, i talk show e twitter reclamano a gran voce il rispetto dell’autenticità. Ecco, però, ciò che io penso: se, veramente, dicessi tutto quello che penso, potrei fare del male a molte persone; per di più, non tutto quello che penso, corrisponde, necessariamente, alla realtà. Vi sono alcune domande da porsi, prima di farlo. “Ciò che voglio dire sarà d’aiuto - o dannoso - alla persona e al nostro rapporto? Che cosa dire, poi, della tempistica e del tono di voce?”. Il commento di un coniuge, sull’aspetto fisico dell’altro, può essere oltremodo offensivo quando non vi è alcuna possibilità di porvi rimedio, infatti, metterà l’altra persona a disagio per il resto della serata”. La Bibbia afferma: “Lo stolto dà sfogo a tutta la sua ira, ma il saggio trattiene la propria”. Riconoscere quando tacere, è, spesso, più importante che sapere cosa dire. Questo è proprio quanto Paolo intendeva quando disse: “Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi... ditela affinché conferisca grazia a chi l’ascolta” (Efesini 4:29).
Posted on: Wed, 19 Jun 2013 14:35:21 +0000
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