Marco Palladino: I FETICISTI DELLO STATO CHE NON C’E’ - TopicsExpress



          

Marco Palladino: I FETICISTI DELLO STATO CHE NON C’E’ PIU’ Da tempo ormai assistiamo passivamente all’inesorabile smantellamento graduale, di quelli che erano diritti fondamentali delle persone, conquistati a prezzo carissimo, dalle generazioni che ci hanno preceduto. Non credo esista alcuno che possa dire di non aver sentito sulla sua pelle, la progressiva sottrazione di certezze che sembravano inalienabili ed acquisite. Per questa via abbiamo assistito alla trasformazione dei governati in sudditi senza diritti. Il primo passo è stato un processo di integrazione europea, che altro non è stato, se non un annessione brutale degli Stati deboli e subalterni, agli Stati forti e dominatori. La perdita della varie sovranità di un Paese (monetaria, fiscale e persino politica) è ormai dato incontestabile, come incontestabili sono i “vantaggi” di questa fusione imposta, subìta ed operata da una classe dirigente da basso impero, totalmente asservita ai padroni del mondo. Classe dirigente, che si è totalmente alterata, degenerando un una oligarchia illegale ed autoreferenziale, il cui unico obiettivo è stato quello di arricchirsi smisuratamente, tramite sistematiche e continue violazioni delle regole democratiche e legali, violate e piegate alla bisogna. Il popolo più individualista del mondo, si è subito adeguato a questa nuova giungla, disunendosi maggiormente e cercando ancor di più di costruire rendite personali di posizione, attraverso il clientelismo spinto, il do ut des e, ove possibile, l’evasione fiscale. Il reticolo di “conoscenze” ed “aderenze” varie, hanno rappresentato la bibbia dell’affermarsi e del fare carriera, all’ombra del feudatario di turno. Concetti come meritocrazia, trasparenza, rispetto delle regole, sono state totalmente cancellate dal sostanziale vocabolario del Paese e si sono trasformate in specchietti per le allodole. Il saccheggio dello Stato e delle sue risorse, a vantaggio delle varie elites, è diventato lo sport nazionale più praticato. Contestualmente ed inevitabilmente, il welfare e le garanzie sociali si dissolvevano inesorabilmente. L’aggressione e l’attacco al mondo del lavoro, avvenivano tramite vari provvedimenti successivi (Legge Treu, Biagi, ed in ultimo Fornero), che facevano assumere la precarietà e lo sfruttamento, come elemento ineludibile e costante. Di pari passo si sono aggrediti, attraverso i famigerati tagli lineari, fondamentali santuari sociali: la sanità, l’istruzione, l’università e l’accesso ad essa. La giustizia si è sdoppiata su 2 binari: uno morto e allucinante per la gente normale, uno confortevole e ad alta velocità per i protetti. La generale consapevolezza dello scempio di quella che fu, con tutte le sue pagine nere, la quarta potenza mondiale, a mio avviso fa fatica ad affermarsi, come cecità a lassismo noto sul drammatico futuro che ci attende. I padroni del vapore hanno fatto una magnifica opera di manipolazione ed annientamento delle menti, oggi accettiamo supini qualsiasi torto: dalla spazzatura on the road, alle ruberie quotidiane della politica; dai privilegi della casta, ad una ingiusta e allucinante pressione fiscale; dai fallimenti pilotati dei potenti, ai casi di malasanità; dallo spreco di soldi attraverso opere incompiute, all’inquinamento senza precedenti del mare e dell’ambiente; dalla totale violazione della carta costituzionale, all’acquisto scandaloso di mal funzionanti aerei da guerra. In tutto ciò incontri ogni giorno, quelli che io chiamo i feticisti dello Stato che non c’è più, quelli che si commuovono davanti alle manfrine di certe cariche dello Stato, quelli che si ostinano ad individuare nelle istituzioni una sacralità morta e sepolta, quelli che odiano la controparte politica, ma spengono il cervello davanti alle continue” grandi intese”, quelli che attribuiscono al parlamento una centralità ed una dignità inesistenti, quelli che credono la magistratura un manipolo di eroi senza macchia ed interessi, quelli che sono convinti che i sindacati difendano fino all’ultimo sangue i diritti dei lavoratori. Costoro sono come una moglie delusa, tradita, umiliata ogni giorno; che guarda le foto del proprio matrimonio, e si convince che nulla sia cambiato.
Posted on: Sun, 07 Jul 2013 16:23:40 +0000

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