Meditazione Quotidiana Domenica, 05 Luglio, 2013. Luca 9:26 - - TopicsExpress



          

Meditazione Quotidiana Domenica, 05 Luglio, 2013. Luca 9:26 - Perché se uno ha vergogna di me e delle mie parole, il Figliuol dell´uomo avrà vergogna di lui, quando verrà nella gloria sua e del Padre e de´ santi angeli. Romani - 1.16 Poiché io non mi vergogno dell´Evangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza d´ogni credente; del Giudeo prima e poi del Greco; II Timoteo - 1.12 Ed è pure per questa cagione che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e son persuaso ch´egli è potente da custodire il mio deposito fino a quel giorno. II Corinzi - 10,8 Poiché, quand´anche io mi gloriassi un po´ di più dell´autorità che il Signore ci ha data per la edificazione vostra e non per la vostra rovina, non ne sarei svergognato. IL BENE MAGGIORE “Filippo gli disse: ‘Signore mostraci il Padre, e ci basta’” (Giovanni 14:8) Èquesta la nostra preghiera oggi? Oppure diciamo: “Donaci il mondo, e questo ci basta”. Essere ricchi, vivere nel lusso, ricoprire una posizione importante: tutto questo viene ricercato come il bene maggiore. Ci sono migliaia di persone religiose che possiedono una “fede domenicale” nel Signore Gesù Cristo. Durante gli altri giorni si attengono a principi morali, e tuttavia il loro pensiero principale rimane il guadagno, il piacere e la posizione. In ufficio, tra il computer e i libri contabili, nel frastuono della fabbrica, nella famiglia – dove spesso si persegue come priorità la posizione sociale dei figli, sperando che essa non interferisca con la religione – Egli ci rivolge una domanda che ha il sapore di un rimprovero: “Non mi hai conosciuto?”. Conoscere il Signore Gesù è il solo rimedio contro la mondanità. Egli è l’unico che comprende tutti i sentieri della vita, le circostanze e le condizioni in cui gli uomini possono venire a trovarsi. Spesso siamo portati a vedere in Lui soltanto un’esistenza più vera e più nobile, mentre, di fatto, Egli rappresenta l’unica vera Via, la sola Verità e l’autentica Vita. Nacque in una famiglia povera e fu deposto in una mangiatoia. Calpestò i sentieri di questo mondo patendo la fame e senza dimora, un luogo dove posare il capo. Egli è l’uomo di dolore, familiare con il patire. Che cosa significa tutto questo? Non certo che la povertà sia benedetta, o che la ricchezza non possa essere un dono di Dio per gli uomini. Conoscere Gesù significa conoscere la vera vita, che vale più di tutte quelle cose esteriori che sembrano avere così tanta importanza per noi. Conoscere il Salvatore significa fare la volontà del Padre che è in cielo. Questa è la lezione. Per scoprire se conosciamo Gesù, chiediamoci qual è il pensiero dominante e lo scopo principale della nostra vita. Il lavoro, il piacere, la carriera? Oppure la nostra priorità consiste nel piacere innanzi tutto al Signore, e soltanto in subordine desideriamo realizzare le altre cose nella misura che Egli riterrà giusta per noi? Nei nostri pensieri Gesù viene prima della comodità, dell’onore o del guadagno? RattristarLo è per noi peggiore di qualsiasi perdita o dispiacere? PiacerGli è la cosa più dolce e cara che abbiamo? Il nostro compassionevole Maestro ci chiede nuovamente: “Da tanto tempo sono con voi e tu non m’hai conosciuto?”. NON MANCHERÀ NULLA PER L´ETERNITÀ LE PERSONE SALVATE. – “ed io abiterò nella casa dell´Eterno per lunghi giorni”. – “e quando sarò andato e v´avrò preparato un luogo, tornerò, e v´accoglierò presso di me, affinché dove son io, siate anche voi;”. (Giovanni 14:3). I Giovanni 2:25 - E questa è la promessa ch´egli ci ha fatta: cioè la vita eterna.
Posted on: Sun, 21 Jul 2013 04:14:44 +0000

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