Mi stupisce lo stupore di chi, dopo più di un ventennio, ancora non ha capito che il signor Silvio Berlusconi è questo. Lui è così, arrendetevi all’evidenza. Lui è l’amico di Marcello DellUtri, lui ha definito “eroe” Vittorio Mangano lo stalliere di Arcore condannato per mafia e definito da Paolo Borsellino una delle teste di ponte dellorganizzazione mafiosa nel Nord Italia. Lui è l’amico di Vladimir Vladimirovič Putin, simpatico signore proveniente dal vecchio KGB e adesso ZAR di Russia, l’uomo che non ha problemi a liberarsi dei giornalisti che danno fastidio mentre lui, il cavaliere di Arcore mima il verso di sparare sulla giornalista che fa domande scomode a Putin ospite in Italia. Lui è l’amico anche di Aleksandr Lukashenko, altro gentiluomo ZAR della Bielorussia. Lui è l’uomo che ride sulla storia dei “Desaparecidos” argentini, lui difende la memoria del Duce perché, a parte le leggi razziali, ha fatto cose egregie. Lui protegge la nipote di Mubarak, mica ne approfitta. Lui caccia Enzo Biagi dalla RAI. Lui racconta barzellette su tutto e su tutti, dai deportati nei campi di sterminio nazisti a Rosy Bindi alla cancelliera tedesca Angela Merkel. Lui chiama Mario Balotelli “il negretto”, lui è stato l’amico di Fini e di Bossi. Lui ricostruisce l’Aquila e ripulisce le strade di Napoli dalla spazzatura…. Andiamo avanti ? Ma no, fermiamoci qui. Tanto il vento, un giorno, lo spazzerà via. Resterà solo l’odore dello sterco per un po’ di tempo e, sicuramente, ci saranno un po’ di macerie da cui ripartire. Perché tanti, troppi, servi l’hanno difeso sempre e continuano a farlo. Ricordiamoci anche dei loro nomi e delle loro facce quel giorno, non dimentichiamole.
Posted on: Wed, 06 Nov 2013 19:43:03 +0000