Michael, storia di un barbone. Una settimana fa. Vado a - TopicsExpress



          

Michael, storia di un barbone. Una settimana fa. Vado a prendere la macchina parcheggiata sulla strada, mentre sto per entrare vedo seduto appoggiato al muro dallaltro lato della strada un barbone, una stampella accanto a se, una folta barba bianca, occhi piccoli profondi, mi attira, prendo qualche spiccio, chiudo la macchina e vado da lui, gli sorrido e glieli porgo, mi ringrazia. Oggi, mezzora fa. Parcheggio la macchina sulla strada, scendo, dallaltra parte lui, seduto, sotto il ponte, accanto la stampella, un cestino per lelemosina davanti. In borsa ho qualche pezzo di torta del mio compleanno, vado, gli domando se ne accetta una fetta.. ma certo come rifiutare, mi sistemo accanto a lui.. di dove sei non sembri italiano ? … sono del nord Italia, Trentino .. mi comincia a parlare. Ho vissuto tra le montagne, insieme alle mucche, quando andavo a scuola ogni mattina facevo 15 km per arrivarci, parla con un accento del nord, quasi tedesco, i suoi occhi sono piccoli, fessure azzurre del cielo, poi mi sono stufato ora non posso più vedere le mucche… ma non ci torneresti fra le montagne ? Ora è cambiato tutto, il turismo ha cambiato tutto. Sono venuto a Roma ed ho studiato.. mi sono laureato come infermiere, e sono partito, per lAfrica dove sono stato 15 anni lavorando con medici senza frontiere, non avevamo niente, baracche in mezzo al nulla, eppure… Poi sono tornato a Roma, mi sono sposato ed ho avuto 2 figli, ho lavorato 10 anni come infermiere allospedale Santo Spirito, mi sono stufato lì cerano spiriti, non persone.. Ed ora ? Vivi per strada ? Ho una casa, ricevo anche una pensione, ma mi son separato da mia moglie, ed ho lascito tutto a lei, sai mi sono innamorato di Roma, lei è di Roma, ma ha 3 anni più di me e non sta bene, le ho detto che può rimanere lì, io ne ho 75, sono sempre stato un vagabondo, mi piace, che mi manca… Sono Libero ! Di che ho bisogno ? Non ho bisogno di un cazzo ! Sono Libero, (mi commuovo, mai in vita mia ho sentito pronunciare queste due parole con tale consapevolezza), .. Dormi per strada ? Sì, dove capita, sotto la stazione, mi piace, la preferisco ai dormitori dei cattolici, non mi va di ascoltare storie di Cristo o altro. Il mangiare non mi manca, poi ho le sigarette e la birra.. non ho bisogno di un cazzo, finche sto bene rimango così, logicamente i miei figli, sono sangue del mio sangue, ma so che loro hanno la loro vita, quando questo corpo non ce la farà più.. tornerò a casa. Gli stringo la mano, forte, ci guardiamo negli occhi per qualche attimo, gli domando il suo nome : Michael, gli sorrido con gli occhi lucidi, Riccardo. In gamba Michel, anche tu Riccardo… cammino verso casa, e le lacrime bussano ai miei occhi, sono felice, sono felice di una felicità che non si può spiegare, di che ho bisogno ? Non ho bisogno di un cazzo .. sono Libero. Piango, e vi racconto questa storia .. (∆∂¡ Dronadev) 19 ott. 2013.
Posted on: Sat, 19 Oct 2013 16:15:01 +0000

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