Nata e sviluppatasi in Sardegna, la Civiltà nuragica abbraccia un periodo di tempo che va dalla piena Età del bronzo (1800 a.C.) al II secolo a.C., ormai in epoca romana.[1] Pozzo sacro di Santa Cristina Sardegna Born and developed in Sardinia, Civilization nuragica embraces a period of time ranging from full Bronze Age (1800 BC) to the second century BC, now in Roman times. [1] Function of the Holy Well Sacred Well of Santa Cristina - court of underground tholos In the sacred structure and in its vicinity took place probably cults concerning water, which gathered the entire community, calling nuragic people from other parts of Sardinia and perhaps devotees who came from outside the island: it is shown by the four statuettes bronze, one depicting a seated female figure, found along with other figurines and votive objects production nuragica. Testifies to the persistence of the cult in the time the discovery of gold jewelry Phoenicians much later age nuragica. According to some theories, the sanctuary of Santa Cristina may have been a place of observation and astronomical analysis; In fact, at a particular time of year, the moon is reflected in the bottom of the well, illuminating; this occurs when the Moon is at the zenith of the locality. In the well of Santa Cristina but the Moon is not placed perfectly in the vertical of the zenith, but also illuminates the water below, creating a reflection. Some archaeologists have objected to such a hypothesis stating that originally the tholos was closed (thus not allowing the entry of moonlight). In particular, they refer to the absence of elevated structure, of which the majority of holy wells disposal. [1]. These objections have been refuted by the archaeologist Arnold Lebeuf, professor at the University of Krakow, and by Enrico Atzeni, who, in relation to the restoration carried out by him stated that the dome merely call into work one (whatever the original) of two segments that form the Occulus. The external structure then, would not have prevented the moonlight to penetrate inside. Funzione del Pozzo sacro Pozzo Sacro di Santa Cristina - Foro della tholos interrata Nella struttura sacra e nelle sue vicinanze si svolgevano probabilmente culti riguardanti le acque, che riunivano lintera comunità, richiamando le genti nuragiche da altre parti della Sardegna e forse devoti che venivano anche da fuori dellisola: ne sono testimonianza le quattro statuette di bronzo, una raffigurante una figura femminile seduta, ritrovati insieme a figurine e altri oggetti votivi di produzione nuragica. Testimonia il permanere del culto nel tempo il ritrovamento di gioielli in oro fenici di molto posteriori alletà nuragica.[15] Secondo alcune teorie il santuario di Santa Cristina potrebbe essere stato anche un luogo di osservazione e analisi astronomica; infatti in un particolare momento dellanno, la Luna si riflette sul fondo del pozzo, illuminandolo; ciò avviene quando la Luna si trova allo zenit della località. Nel pozzo di Santa Cristina però la Luna non si colloca perfettamente nella verticale dello zenit, ma illumina ugualmente lacqua sottostante, creando un riflesso. Alcuni archeologi hanno obiettato a tale ipotesi affermando che in origine la tholos fosse chiusa (non permettendo quindi lingresso della luce lunare). In particolare si riferiscono allassenza della struttura in elevazione, di cui la maggior parte di pozzi sacri disponeva.[1]. Tali obiezioni sono state confutate dallarcheologo Arnold Lebeuf, professore delluniversità di Cracovia, e da Enrico Atzeni, il quale, in relazione al restauro da lui effettuato affermò che sulla cupola si limitò a rimettere in opera uno (comunque sia originale) dei due conci che formano l’occulus. La struttura esterna poi, non avrebbe certo impedito alla luce lunare di penetrare allinterno.
Posted on: Wed, 24 Dec 2014 21:37:30 +0000
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