Nel 1970 il prodotto nazionale lordo della Germania Orientale era di 147,7 (tenendo come 100 il 1960 quando lindice relativo nella Rft era di 160,6). Si è allargato anche il gap per quanto riguarda il capitale fisso: quello della Germania Occidentale nel 1970 era di 2.200.000.000 di marchi, circa 1000 milioni di dollari (quattro volte quello della Germania Orientale, il più ricco paese socialista del mondo). Nel merito si veda P.H. Sturm, The System Component in Differences in per caput Output between East and West Germany, in Journal of Comparative Economics, vol. I, n. 1, marzo 1977, New York e Londra, pp. 5/24. La differenza del capitale fisso pro capite tra i due Stati non è tanto grande quanto comunemente si crede, grazie alla rapida crescita post-bellica dellindustria pesante della Germania Orientale sotto leconomia pianificata. Ma la differenza pro capite relativamente piccola nel capitale fisso e nellalta composizione organica associata di capitale (capitale costante confrontato coi costi della forza-lavoro) non si esprime in un uguale reddito o salario nazionale pro capite. I salari e la produttività, come Marx stesso mai si stancò di ripetere, non sono assolutamente in proporzione, nonostante lutilità marginale e le tesi di Friedman e degli economisti keynesiani o dei loro seguaci europei della sinistra. Questo punto è importante, sia in teoria sia in pratica, oggi, per ciò che concerne il gruppo dei paesi dellOecd, i paesi sottosviluppati e gli stessi paesi socialisti. Lillusione che i salari seguano la produttività incoraggia un pregiudizio imperialistico: che i salari euroamericani siano alti non perché esiste il neocolonialismo ma perché cè una produttività più alta. Questa illusione e i pregiudizi che da essa derivano (o che essi stessi favoriscono) è più evidente negli scritti economici della sinistra che in quelli che trattano della Germania occidentale e del proletariato avanzato dellEuropa occidentale. Lidea di produttività viene usata per giustificare i salari più alti nei paesi imperialistici rispetto ai salari neocoloniali. Ma, cosa piuttosto curiosa, questa idea viene talvolta abbandonata bruscamente per quello che riguarda la relazione interna salari-produttività per esempio in Germania. Così gli eurocomunisti di sinistra (fuori cioè dei partiti comunisti europei) hanno recentemente messo in rilievo il fatto che i salari reali della Germania occidentale sono scesi in rapporto alla produttività. In tal caso si trova che i salari non corrispondono alla produttività. Questo doppio binario è un risultato inevitabile delladattarsi alla socialdemocrazia, che in tal caso funziona come braccio operaio dellimperialismo. (Hosea Jaffe - Germania. Il caso delleuroimperialismo, Mondadori, 1979) Stefano Zecchinelli
Posted on: Wed, 04 Dec 2013 12:06:54 +0000