Nel Vangelo di questa domenica uno degli elementi di - TopicsExpress



          

Nel Vangelo di questa domenica uno degli elementi di straordinarietà non è tanto la resurrezione del morto, ma proprio il gesto di profonda umanità che Gesù compie avvicinandosi con vera e sincera compassione a questa vedova che piange il figlio morto. Se a noi pare una cosa scontata, non lo era affatto al tempo di Gesù. Le vedove e gli orfani erano le categorie più deboli di quel tempo, e più volte anche i profeti richiamavano ai credenti di Dio la priorità della carità verso di loro, segno che molto spesso erano abbandonati al loro destino di povertà anche da chi si considerava religioso e fedele a Dio. Gesù è straordinario anche e prima di tutto in questa compassione (compatire… cioè provare lo stesso dolore) che lo muove a fare quello che è in suo potere, superando anche pregiudizi e chiusure. Gesù si troverà molto spesso di fronte alla scelta di mettersi dalla parte del povero, e non avrà dubbi di agire sempre per il bene dell’uomo, anche se questo lo porta a trasgredire le regole “religiose” del suo tempo (ad esempio quando opera guarigioni in giorno di sabato…). Gesù viene acclamato profeta, e in Lui viene vista la potenza della presenza di Dio. Questo accade per la sua capacità di resuscitare dai morti (secondo le profezie legate alla venuta del Messia), ma anche per la sua estrema compassione e capacità di toccare le povertà umane in nome di Dio. Noi non siamo capaci di resuscitare i morti, perché questa rimane una prerogativa di Dio, ma abbiamo la stessa capacità di Gesù di compatire e di non rimanere ciechi difronte alle povertà e sofferenze di chi incrociamo sulla nostra strada. Molto spesso si tratta di gesti piccoli e ordinari, con i quali possiamo rendere “miracolosa” la nostra umanità, facendola specchio dell’umanità di Cristo. Un papa che fa gesti veri e sinceri di piccola umanità non sminuisce certo il suo ruolo di capo della Chiesa universale, anzi forse la esalta. Se in tempi passati (ma anche recenti purtroppo) l’autorità si serviva del distacco umano e della distanza per sottolineare il proprio ruolo e il proprio compito in mezzo (e sopra) gli altri, Gesù nel Vangelo ci ricorda che proprio il più grande per essere riconosciuto come tale deve farsi piccolo e vicino ai piccoli, anche a costo di apparire inadatto e magari ridicolo agli occhi di molti. Gesù stupiva quando andava mangiare con i peccatori, quando si intratteneva con i bambini, quando parlava con donne e con coloro che erano ritenuti lontani da Dio. Gesù stupisce anche in questo suo piangere per una povera vedova. Ed è proprio così che mostra la sua vera umanità divina, e insegna a noi a fare altrettanto, anche con i gesti semplici della vita di tutti i giorni.
Posted on: Sun, 09 Jun 2013 00:38:23 +0000

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