Nel capitolo 10 del Vangelo di Matteo inizia il secondo grande discorso della Missione. All’inizio di questo Vangelo, Matteo aveva già presentato la chiamata, ma ora ne esplicita i contenuti: “Chiamati a sé i dodici discepoli, Gesù diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità”. I segni della presenza del Regno sono innanzitutto gesti concreti, fatti gratuitamente: “Guarire gli infermi, risuscitare i morti, sanare i lebbrosi, scacciare i dèmoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Il compito o la missione del discepolo è seguire Gesù, il Maestro, formando comunità con lui e svolgendo la stessa missione di Gesù. Egli fornisce ai Dodici alcune indicazioni. La prima: stare con lui, cioè formare comunità, in cui Gesù è il centro. La seconda: predicare e poter scacciare i demoni, cioè annunciare la Buona Novella e combattere la forza del male che distrugge la vita della gente e aliena le persone. L’obiettivo principale è quello di annunciare che il Regno è vicino. Ecco la novità che Gesù ci porta. Per gli altri giudei mancava ancora molto per la venuta del Regno: esso sarebbe avvenuto dopo che loro avessero svolto la propria parte. Insomma, per quei giudei la venuta del Regno sarebbe dipesa dal loro stesso sforzo. Quando Gesù dice che il Regno è vicino o che il Regno è già in mezzo a noi, ciò non significa che il Regno stava giungendo solo in quel momento, ma che era già lì, indipendentemente dallo sforzo fatto dalla gente. Ciò che tutti aspettavano, era già in mezzo alla gente, gratuitamente, ma la gente non lo sapeva, né lo percepiva. Gesù se ne rende conto! Perché lui guarda la realtà con occhi diversi. Lui rivela ed annuncia ai poveri della sua terra questa presenza nascosta del Regno in mezzo a noi.
Posted on: Wed, 10 Jul 2013 06:07:06 +0000