Nella individuazione dei prossimi Direttori Generali delle ASL del Lazio ed in particolare per quello di Frosinone, oltre ai titoli, alle competenze, all’esperienza e alla professionalità, la commissione competente composta dai tre esperti indicati da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, dovrà valutare anche la provenienza dal territorio di pertinenza. Dei 663 curricula presentati in Regione per ricoprire i delicati incarichi di Direttori Generali, bisognerà fare una attenta valutazione, in modo da scegliere certamente i migliori e con i requisiti necessari, ma ritengo che la conoscenza del territorio nel quale si andrà ad operare, dovrà costituire un ulteriore elemento di valutazione. La situazione sanitaria in provincia di Frosinone è in una situazione drammatica. Le sei strutture ospedaliere esistenti, nonostante l’encomiabile lavoro che quotidianamente il personale medico e infermieristico svolge con sacrificio, risultano insufficienti a garantire una efficace ed efficiente servizio di assistenza e cura. I Pronto Soccorso di tutti i presidi ospedalieri sono in continua sofferenza, per mancanza di personale e strutture adeguate. Per rilanciare allora una sanità in linea con gli standards europei, occorre una gestione manageriale altamente professionale, competente e con un radicamento sul territorio, che consenta una approfondita conoscenza delle criticità locali e conseguentemente l’individuazione di efficaci soluzioni per risolverle. Mi auguro quindi, che i buoni propositi manifestati dal Presidente Zingaretti, circa i criteri di valutazione scelti per la selezione dei Direttori Generali, siano effettivamente improntati sulla trasparenza e sulla qualità dei risultati raggiunti dai candidati e non sulle affinità politiche, come spesso accaduto in passato, con professionisti paracaduti in provincia di Frosinone senza alcuna conoscenza del territorio e che ha prodotto una gestione del tutto insufficiente ed inadeguata.
Posted on: Thu, 29 Aug 2013 15:46:44 +0000