OSPITO QUI SOTTO LINTERVENTO, ROBUSTO, SAPIDO E CIRCOSTANZIATO DELLAMICO FABIO SARTORI CHE SPIEGA CON CHIAREZZA ALCUNE COSE SU OLOCAUSTO, FOIBE, GENOCIDIO, CRIMINI DI GUERRA CHE MOLTI CONFONDONO A CAUSA DELL PROPAGANDA NEOFASCISTA E REVISIONISTA. iN PRIMIS CHE LE FOIBE NON FURONO UN OLOCAUSTO MA CRIMII DI GUERRA. lequiparazione tra la politica di sterminio nazifascista e gli episodi di crimini di guerra delle foibe è idiota prima ancora che condizionamento da parte neofascista. già luso del termine olocausto è sconveniente. basterebbe consultare la prima riga sulla Treccani per sapere come sia termine improprio se non strumentale allantisemitismo cattolico. un paio di pagine di enciclopedia si potrebbero girare nella redazione del quotidiano di una città che fu parte del terzo recih dal 1943 al 1945, sede del solo campo di sterminio in Italia, patria funesta di una comunità ebraica numerosa ed operosa (bastino i nomi di Weiss e Svevo) in larga parte vittima dello stermio nazifascista. a morire nei lager furono 13 milioni, più della metà prigionieri di guerra dellURSS e dellest europeo, il resto sopratutto ebrei, poi rom, omosessuali, oppositori potici, testimoni di Geova, altre minoranze. piaccia o meno, lItalia fascista operò dai venti ai quaranta una drastica opera di denazionalizzazione delle minoranze, compresa quella slovena, e nellinvasione della Jugoslavia e della Grecia una violenta politica di rappresaglie sterminio e in alcune zone di vera e propria pulizia etnica. non è un caso che i due paesi che hanno pagato di più la guerra nazifascista siano stati la Polonia, invasa dai tedeschi, e la jugoslavia, invasa dagli italiani. i crimini delle foibe da parte jugoslava non sono stati episodi marginali e per questo sono stati celebrati circa 200 processi a Trieste durante il governo militare alleato. esiste una documentazione ufficiale dei governi italiano ed jugoslavo sulle reciproche richieste di estradizione di criminali di guerra. va detto che le trattative si arenarono perché le responsabilità italiane riguardavano altissimi gradi delle forze armate, quale ad es il generale roatta. i dati reali, prima di tutto dalle documentazioni ufficiali processi compresi, non le invenzioni dei neofascisti e dei berlusconiani, ci dicono che nelle zone del confine orientale, giuliane, istriane e dalmate che facevano parte del regno dItalia nel 1939, nel corso della guerra ci furono circa 20mila croati e sloveni assassinati arbitrariamente dallesercito o dalle forze di polizia italiane, mentre forse ben duemila italiani furono assassinati altrettanto indiscriminatamente (anche nelle prime settimane di estate dalle rese incondizionate delle truppe nazifasciste durante il maggio 1945). dunque una giornata della memoria unilaterale è di per sé discutibile viste responsabilità e proporzioni dei rispettivi crimini. peggio : il 10 febbraio è la data del trattato di pace del 1947. avrebbe avuto invece senso ben diverso ricordare invece lesodo dei profughi dai confini orientali, che ha riguardato circa 300 mila persone. la data per ricodarlo poteva essere scelta tra quelle dellentrata in guerra ed aggressione alla Francia ed a Malta (10 giugno 1940) o dellinvasione della Jugoslavija (6 aprile 1941) per ricordare che le guerre sono sempre prima di tutto contro le popolazioni civili. sempre. lesodo avvenne difronte allavanzare del fonte di guerra, per la fuga da un paese devastato alla ricerca di un nuovo inizio nella Patria, per le riforme economiche comuniste di collettivizzazione e nazionalizzazione, sopratutto per le errate riforme agrarie della nuova Jugoslavija, per le violenze di ritorsione etnica nellimmediato dopoguerra, per il carattere ateo del nuovo governo. lesodo durò anni, in massa fino al 1952-53, tanto in là sia perché saranno le riforme economiche jugoslave tra fine 40 e inizi 50 a pesare, sia perché fino al memorandum di Londra del 1953 rimase una residua speranza di ritorno almeno della zona B allItalia o di mantenimento del TLT. in conclusione è giustissimo vengano rimarcati crimini degli Alleati quali le foibe, e peggio le esecuzioni degli ufficiali polacchi da parte sovietica (in totale forse 40 mila sul milione di polacchi che passò a combattere con i sovietici, sepolti non solo a Katin ma in numerose località bielorusse ed ucraine) quanto criticate operazioni militari (dal bombardamento di Montecassino a quello di Dresda ecc). la guerra non è mai giusta, mai umanitaria ed è sempre la negazione di ogni diritto, di ogni civiltà. resta il fatto che le responsabilità stanno tutte dalla parte del nazifascismo, che qualsiasi tentativo di equiparazione tra le violenze è solo un rgurgito neofascista, come le invenzioni sulle foibe, le invensioni di palatucci, le balle sui triangoli della morte, le falsità sui fatti di Pozus, il revisionismo decente di De Felice e quello indecente di pansa, il loro uso strumentale a deresponsabilizzare lItalia rispetto alla guerra ed ai crimini di guerra. la decisione sul negazionismo è in opaca linea di revisionismo reazionario e in parte proprio neofascista, in linea con le volontarie mistificazioni connotate dalluso del termne olocausto e delluso del termine genocidio per i crimini cosidetti delle foibe (gli assassinii avvennero in varie cricostanze), uso legittimo nella conversazione privata o di persone colpite negli affetti, ma non legittimo come termine storico o peggio rispetto una legge dello Stato italiano. nel 1945 la Germania cessò semplicemente di esistere, fino al 1949 in cui iniziò una storia diversa. tanto diversa che Kohl espulse un politico prominente del suo partito solo perché questi conservava una bandiera di guerra della marina hitleriana in cui aveva combattuto. in Italia berlusconi si è portato sui palchi in piazza e al governo come ministri. purtroppo cè stata e cè in parte ancora oggi in Italia una continuità con il fascismo, persino istituzionale su cui si ragiona troppo poco. va detto che è un problema che iappartiene anche alla seconda grande potenza economica del mondo, il Giappone. la politica mondiale dovrebbe fermarsi di più a riflettere sui rischi possibili sul lungo periodo per le frizioni sino-nipponiche. le polemiche sulle onoranze al cimitero militare di Yasukuni sono purtroppo solo la punta di un iceberg. il neofascismo italiano (e quello ungherese) sembra irrilevante per gli sviluppi della politica mondiale, ma è meglio non sottovalutare quegli effetti complicati (la cosidetta teoria matematica delle catastrofi) per cui il battito dali di mosca di un corteo nazi pro-priebke a Roma può trasmettersi e diventare un ciclone sui mari del Giappone. mi piace ricordare una frase frequente di due grandi diplomatici del Secolo Breve, papa Montini e papa Woytila: conquistare la pace. oggi giorno bisogna darsi da fare per conquistare la pace. oggi il parlamento italiano ha fatto un passo indietro nel revisionismo. e la vicenda della salma di priebke mostra linadeguatezza di governo e diplomazia. ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/10/17/news/dall-olocausto-alle-foibe-il-negazionismo-sara-reato-1.7935620 AGGIUNGO CHE AI MILIONI DI VITTIME CITATI VANNO AGGIUNTE LE VITTIME DELLIRRESPONSABILE CONDOTTA DI GUERRA DEI NAZISTI CHE AVANZAVANO VERSO LE LINEE SOVIETICHE. qUESTI UCCIDEVANO SEMPLICEMENTE TUTTI I VIVI CHE SI AVVICINAVANO LORO, CIVILI E MILITARI, COMBATTENTI E SOLDATI CHE SI ARRENDEVANO UFFICIALI E MILITI. FU UNA CAMPAGNA DI GUERRA MAI VISTA PRIMA UN UMANICIDIO PROGRAMMATO E ORGANIZZATO CHE NON LASCIAVA SCAMPO. QUESTO CAUSERA LIMMANE E FORTISSIMA REAZIONE GENERALIZZATA DELLE POPOLAZIONI IN LOTTA A SOSTEGNO DELLARMATA ROSSA. (roberto tumminelli)
Posted on: Thu, 17 Oct 2013 15:08:11 +0000