Oggi, 7 novembre, Nadezhda compie 24 anni, l’ennesimo compleanno da detenuta semplicemente per aver cantato una canzone, una preghiera che seppur punk rimane sempre una preghiera, per il proprio Paese soggiogato dalla Chiesa e dallo Stato, ma questa volta è in Siberia, l’ennesima feroce punizione per aver espresso semplicemente ciò che stava avvenendo sulla sua pelle e su quella delle altre detenute: soprusi, violenze e umiliazioni. Perché l’odio verso le donne libere ed emanciapte, quelle che lottano con le unghie e con i denti per i propri diritti e quelli altrui, quello, unisce un po’ tutti. E tutti diventano fasci e reazionari quando a dall’altra parte ci sono donne come le Pussy Riot da giudicare, la caccia alle streghe pare sia sempre in voga. (F.)
Posted on: Thu, 07 Nov 2013 19:59:06 +0000
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