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Oggi memorialiturgica di san Gaetano Errico, fondatore della congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù eMaria (1833)nato a Napoli, Quartiere diSecondigliano, il 19 ottobre 1791. Il 14 aprile 2002 papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato e il 1º marzo 2008 papa Benedetto XVI, nel Concistoro tenuto in Vaticano,lo ha proclamato santo. La canonizzazione si è tenuta in Piazza SanPietro il 12 ottobre 2008. Figlio di un pastaio e una tessitrice,era il secondo di otto figli, quattro maschi e quattro femmine. Negli annidella sua infanzia, aiuta il padre nella sua fabbrica di maccheroni, frequentacostantemente la parrocchia dei Santi Cosma e Damiano e fin da quelletà, cercadi aiutare i poveri come può. Diventa sacerdote il 23 settembre 1815 e nel 1816 diviene parroco della Chiesa deiSanti Cosma e Damiano a Secondigliano. Su richiesta del suo confessore,don Michelangelo Vitagliano, inizia a insegnare nella scuola comunale diSecondigliano, prima come supplente, poi come titolare dal 1819. Nel giorno di Pentecoste del 1826, Gaetano Erricoannuncia che farà costruire una chiesa da dedicare a MariaAddolorata. In seguito racconterà a don Vitagliano che la decisionesarebbe scaturita dalle indicazioni dategli, in più apparizioni, dallallora beato Alfonso Maria de Liguori. Ottenute lenecessarie autorizzazioni, i lavori iniziano nel gennaio del 1828. Terminata lacostruzione, nel 1834 si reca da uno dei più grandi scultori di statue ligneedi quel periodo, Francesco Verzella, e gli commissiona una statuadellAddolorata con tre angeli. La statua sarà terminata soltanto nellannoseguente in quanto don Gaetano sarà soddisfatto del volto della Madonnascolpito dal Verzella, solo dopo diciassette tentativi. La tradizione riportache appena vide il diciassettesimo volto dellAddolorata scolpito dallartista,quasi arrossendo esclamò: Così era!. Tuttoggi è considerata unadelle statue della Madonna più belle presenti a Napoli. La Vergine, in dimensionenaturale, è seduta su una pietra ai piedi della croce senza Cristo, con dietrouna lancia ed una spugna usate durante la passione del figlio. Il voltodellAddolorata è di una bellezza indescrivibile, sofferente e rassegnato e ilsuo sguardo è fisso sulle sue mani poste sulle ginocchia con cuiprecedentemente, aveva stretto Gesù morto prima della sepoltura. Alla suasinistra, cè un angelo in dimensioni naturali, che cerca di consolarla, anchese lui stesso non riesce a fare a meno di piangere e alla sua destra, sonopresenti due piccoli angioletti: uno che prega e uno che piange. Abbandonati aipiedi dellAddolorata, è possibile vedere gli strumenti utilizzati durante lapassione del figlio: la corona di spine, i chiodi, il martello e le tenaglie. La Madonna fa il suo ingressoin Secondigliano quello stesso anno e tutti i secondiglianesi che le vannoincontro per portarla processionalmente nella sua chiesa, nel vedere per laprima volta il suo volto, né rimangono profondamente colpiti. Don Gaetano inquelloccasione, la presenta come la mamma di Secondigliano einvita tutti a pregarla con una confidenza illimitata, sicuri dellimmenso amoredel suo cuore. In seguito,proprio accanto alla Chiesa dellAddolorata, fa costruire un edificio chefungerà da casa per i missionari di una nuova Congregazione, quella dei Sacri Cuori di Gesù e Maria.La Congregazione,fondata nel 1833, sarà approvata(agosto 1864) dalla Santa Sedesolo dopo lelezione al soglio pontificio di Pio IX.Pian piano sedi della Congregazione nasceranno in altre città dItalia, poi, apartire dal XX secolo,dellAsia,dellAfrica e dellAmerica.In questi anni, sono numerosissimi i miracoli operati dallAddolorata e da SanGaetano Errico, tra i più famosi ricordiamo la liberazione di Secondiglianodallepidemia del colera, il ritrovamento di una bambina viva in fondo ad unpozzo dopo essersi smarrita tre giorni prima, la fermata della lava del Vesuviodurante leruzione del 1855 e numerossissime guarigioni e predizioni. Le sueattività principali sono la messa, glinteri pomeriggi trascorsi nellesercitareil sacramento della riconciliazione, il sostegno spirituale ai fedeli, dirigerelattività missionaria, la predicazione e laiuto continuo a tutti i poveri cheincontra per strada e che si recano da lui in cerca di assistenza. A questoproposito darà il via a una mensa per i poveri nel cortile della chiesa, che èin funzione ancora oggi. Nella sua stanza, è ancora possibile vedere sulpavimento, due fossette che si sono scavate con le sue ginocchia per lenumerossissime ore notturne trascorse in ginocchio, davanti a una piccolaporticina, che affacciava in chiesa, nel punto in cui si trovava GesùEucarestia e la statua dellAddolorata. Già veneratocome un santo, o Superiore, Padre Gaetano Errico muore il 29 ottobre del 1860 per le conseguenze di una febbre viscerale,alletà di 69 anni.
Posted on: Tue, 29 Oct 2013 13:51:15 +0000

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