Ognuno di noi ha di certo qualcuno che ammira e dal quale prende - TopicsExpress



          

Ognuno di noi ha di certo qualcuno che ammira e dal quale prende spunto per migliorarsi, qualcuno che ci fa dire: “che anima infinita!”…..qualcuno che ha toccato il nostro cuore. Cos’è un eroe ? O meglio, chi è ? Certamente non qualcuno che vola o va in giro con il mantello, ma colui che da il meglio di sé per il bene del prossimo, che vive ed opera guidato solo dall’amore vero e incondizionato, colui che combatte per una giusta causa, che sacrifica la propria vita per un bene a lui superiore, un uomo tanto semplice quanto ignaro di essere immenso ! Massimo Martelli anzi il Prof. Massimo Martelli oggi primario e direttore della chirurgia toracica dell’ospedale Carlo Forlanini di Roma , membro del consiglio superiore di sanità, classe 1944 , figlio dell’illustre Prof. Tommaso Martelli luminare della medicina, nel 1970 consegue laurea con lode in medicina e chirurgia con successive specializzazioni in Chirurgia Vascolare e Chirurgia Toracica, nel 1985 diviene Professore Associato di Chirurgia Toracica, nel 1989 lascia La Sapienza e vince il concorso nazionale di primario ospedaliero di Chirurgia Toracica e per lui si spalancano le porte di un ospedale di fama mondiale il Carlo Forlanini di Roma, un amore a prima vista, un amore che dura da ventiquattro anni…… Oggi, esattamente il 31 agosto 2013 seppur ancora giovane e con l’entusiasmo di sempre, per raggiunti limiti di età, il professore Massimo Martelli deve lasciare la direzione del dipartimento di chirurgia toracica ma sarà impossibile per chi l’ha conosciuto , l’ha vissuto, l’ha amato, ed ha avuto l’onore di incontrarlo nel percorso della vita parlare di addio perché sarà impossibile dimenticare una persona che ha dato così tanto da ricordare e nessuno vuole dimenticarlo, anzi questo vuole essere un riconoscimento alla sua carriera ma soprattutto all’uomo, al medico, all’amico che con passione, sacrificio e generosità ha difeso la nostra salute . Molti italiani hanno affidato la loro vita nella mani di questo uomo e parlare di lui oggi, è davvero un atto di coraggio con la consapevolezza ed il rischio di scendere nel banale e di non trovare le parole giuste degne di rappresentarlo senza sminuire la sua vocazione. La sua storia professionale, il suo curriculum ed il suo profilo di uomo li possiamo trovare ovunque basta leggere i numeri, gli articoli, i libri, la stampa, le recensioni scritte su di lui : un medico noto a livello internazionale per le sue grandi qualità professionali che ha saputo creare attorno alla sua figura una squadra affiatata, un’equipe di medici ed infermieri che rappresentano la punta di diamante dell’ospedale cittadino al quale oltre 70000 pazienti nel corso degli anni si sono rivolti per ricevere le sue cure e 25800 ne sono stati operati da lui , un professore emerito di grande spessore e carisma capace di tradurre in linguaggio semplice e lineare la complessità della materia, istrionico dotato di grande senso dell’umorismo, grande comunicatore, un eccellente luminare della chirurgia toracica, un mago che con due micro bisturi di mezzo centimetro in mano è riuscito a salvare tante vite umane, un pezzo di storia della sanità italiana, il vero custode del giuramento di Ippocrate; ma l’altro aspetto che più ci interessa è quello di Massimo Martelli “uomo”, unico nel suo genere. Disponibile, immediato, schietto, umano, professionale, determinato che si alza alle 5 del mattino, arriva alle 6 in ospedale e visita decine di persone al giorno, che opera tre volte alla settimana che ti riceve in massimo tre giorni ed interviene entro appena un mese, quell’uomo che ti riceve nella sua stanza davanti ad una scrivania dove tutto è disordinatamente ordinato, una scrivania che ha vissuto migliaia di drammi, di storie di disperate speranze, trent’anni di volti, sguardi, parole e anche parolacce dette spesso per alleggerire il cuore di chi entra in quella stanza con la morte dentro. Una vita, una missione vissuta con abnegazione, il “prof.” per tutti, quel “prof” per il quale indossare un camice verde, una cuffia ed una mascherina, infilare dei guanti in lattice e prendere un bisturi non significa iniziare la routine di tutti i giorni dopo aver timbrato un cartellino ma significa lottare per salvare la vita di un paziente, restituire speranze ed emozioni a tutti noi. Ma lui non è soltanto questo, lui diventa il “padre” di tutti i suoi pazienti ed in giro per il mondo ci sono tanti figli che lo amano e desiderano ringraziarlo come il papà dal cuore grande ed una bontà infinita che con il suo amore e la sua professionalità ti accompagna nella brutta avventura, portandoti in braccio fino alla fine e seguendoti sempre. Il Prof. Martelli un uomo che è riuscito a trasmettere la sua straordinaria carica umana a tutto il suo reparto medici ed infermieri compresi rendendo la sua equipe “una seconda famiglia” quella famiglia sempre pronta a riceverti ed accoglierti senza farti sentire mai solo. Una professionalità quella del Prof. Martelli, nota anche al di fuori delle mura dell’ospedale travalicandone i confini per irradiarsi non solo presso altri nosocomi, ma estendendosi anche verso il mondo dei medici e verso le istituzioni del territorio, per questi motivi e per tanti altri riteniamo che nessuno meglio di lui meriti un riconoscimento di pregio, ci piacerebbe che gli venisse conferito il titolo di “Primario Emerito” come ringraziamento per l’attività svolta e l’impegno profuso in tutti questi anni di onorata carriera caratterizzati da professionalità indiscussa e dedizione al lavoro. Il 31 agosto Massimo Martelli andrà in pensione ma non lascerà il camice e per non vanificare un simile bagaglio di conoscenze continuerà dunque a svolgere, con minori ansie ma con immutata dedizione, la propria attività clinica per conto di una struttura privata, quindi la pensione non sarà un traguardo finale ma quella linea magica di un orizzonte dove poter rallentare per raccogliere i sogni di una vita, per continuare a salvare ancora tantissime vite. Il nostro più grande auspicio che questo articolo fortemente voluto dal gruppo “Gli amici di Massimo che per caso sono passati al Forlanini” che vanta ben 5000 iscritti e da me che ho ricevuto l’onere e l’onore di scrivere per “lui” faccia il giro del mondo, entri in tutte le famiglie italiane e soprattutto occupi la scrivania di qualsivoglia Autorità in grado di rilasciare il meritato conferimento di “primario emerito”. Grazie Professore, se oggi ancora tanti polmoni continuano a respirare e a portare ossigeno a tutto il corpo è solo grazie a Lei. Roberta Crisanti e “Gli amici di Massimo che per caso sono passati al Forlanini”
Posted on: Fri, 30 Aug 2013 15:12:30 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015