Opposizione di alcune autorità militari[modifica | modifica - TopicsExpress



          

Opposizione di alcune autorità militari[modifica | modifica sorgente] Il 23 maggio dello stesso anno, 200 000 truppe delle Forze di Terra dellEsercito Popolare di Liberazione (costituite principalmente da soldati e carri armati) si avviarono verso Pechino per sgombrare la Piazza. La 27ª armata era guidata da un parente del Generale Yang Shangkun. Secondo i rapporti dellIntelligence, la 27ª e 28ª unità erano state portate via dalla capitale perché i soldati avevano cominciato a simpatizzare per i manifestanti[42]. Altri rapporti rivelano che la 27ª unità aveva provocato la morte di vari civili e suggerivano che alcuni elementi dellunità avevano preso una posizione difensiva nella città, al fine di potersi potenzialmente difendere da attacchi di altri gruppi militari[43][44]. Cerano varie voci secondo cui alcuni militari di alto grado avevano cominciato a supportare i manifestanti democratici e che cerano state varie ribellioni tra le truppe. Il Generale Xu Qinxian aveva rifiutato un ordine verbale del Generale Li Laizhu in cui si parlava di inviare la 38ª unità nella Piazza. Xu insistette per un ordine scritto[45]. Xu venne immediatamente deposto dal suo comando e in seguito incarcerato per 5 anni ed espulso dal Partito[46]. Lotta tra civili ed Esercito[modifica | modifica sorgente] La notte del 3 giugno lEsercito Popolare di Liberazione iniziò quindi a muoversi dalla periferia verso piazza Tienanmen. Prima dellirruzione dellEsercito in piazza Tienanmen, il governo ordinò a tutti i cittadini di rimanere nelle loro case tramite televisione e annunci con megafono, ma non vennero ascoltati. Dopo esser venuti a conoscenza del fatto che centinaia di migliaia di truppe si stavano avviando verso Tienanmen, gli abitanti fluirono per le strade di Pechino, in modo da bloccare lavanzata dellEsercito. Come aveva già fatto 2 settimane prima, la gente costruì barricate e ostacoli. Alle 10:30 del mattino, vicino alla Stazione Muxidi (dove risiedono ufficiali di alto grado del PCC con le loro famiglie), lEsercito cominciò a sparare sulla folla, facendo moltissime vittime[42]. Molti manifestanti pacifici vennero massacrati dai soldati; la violenza esercitata dai militari sarebbe stata provocata dalla morte di alcuni di essi[47], ma secondo altri fu il governo a ordinare ai soldati di sgombrare la Piazza con ogni mezzo. Alcuni riferiscono che i protestanti abbiano tirato pietre e Molotov contro i poliziotti e i veicoli dei soldati posti nelle strade attorno alla Piazza, incendiandoli, alcuni con i manifestanti ancora allinterno. Non ci sono comunque prove certe che questo sia accaduto davvero. Altri resoconti parlano di soldati bruciati vivi nei loro mezzi corazzati, mentre altri erano stati picchiati a morte. Sarebbero stati questi i motivi che avrebbero spinto i soldati a fare fuoco sui civili. I soldati hanno setacciato gli appartamenti nellarea con dei colpi darma da fuoco, e molte persone allinterno dei balconi vennero quindi uccise[48][49]. Secondo Timothy Brook e vari altri, era stato ordinato allEsercito di assalire la Piazza durante la mezzanotte. Disperati per il fatto di non riuscire a passare, alcuni ufficiali ignoti avrebbero ordinato alle truppe di utilizzare qualsiasi mezzo necessario per entrare nella Piazza, aprendo quindi il fuoco sui civili che gli bloccavano la strada[49]. John Pomfret, reporter del The Washington Post, avrebbe affermato in seguito che Deng Xiaoping[50][51][52] e i membri anziani del Partito[52] avessero deciso che, siccome credevano che questo fosse un movimento anti-rivoluzionario a livello nazionale simile a ciò che stava accadendo in Unione Sovietica, avevano bisogno di creare un podio insanguinato per far indietreggiare la popolazione nella sottomissione[53]. Le prime raffiche avrebbero quindi colto di sorpresa i civili e inizialmente non credevano che i militari avessero fatto un avvertimento dal vivo[49][53]. Tuttavia la gente decise di rimanere nelle strade e di combattere[49]. Come le truppe si mossero verso la Piazza, iniziò a infuriare una battaglia tra le strade che la circondavano. LEsercito tentò di liberare le strade usando gas lacrimogeni e colpi darma da fuoco. I protestanti bloccarono lentamente lavanzata nemica con barricate formate da veicoli, sebbene in altri casi lEsercito distrusse le barricate e sparò ai civili[49]. In molti casi i feriti vennero salvati dai guidatori dei risciò in bicicletta che si erano avventurati nel terreno abbandonato della Piazza, cioè tra i militari e la folla, trasportando i feriti in ospedale[53]. Durante lassedio militare, molte persone indossarono delle fasce nere in segno di protesta contro il governo, affollando i viali o congregandosi in barricate fumanti. In molti casi, i soldati vennero tirati fuori dai carri armati, picchiati e ammazzati dai manifestanti[53]. Nel frattempo lEsercito Popolare di Liberazione aveva sistematicamente posizionato vari punti di controllo intorno alla città, rincorrendo i protestanti e bloccando il distretto universitario. Nella stessa piazza Tienanmen vi era un forte dibattito tra i manifestanti: alcuni, come Han Dongfang, promuovevano una ritirata pacifica, altri, come Chai Ling, di rimanere nella piazza. Alle 10 di sera, lEsercito aveva raggiunto piazza Tienanmen e attendeva ordini dal governo. Venne detto ai soldati di non sparare, ma anche di sgombrare la piazza entro le 6 del mattino, senza eccezioni. Decisero quindi di offrire una finale offerta damnistia alle poche migliaia di studenti che erano rimasti se avessero lasciato Tienanmen. Verso le 4 del mattino, i leader della protesta misero la questione ai voti: lasciare la Piazza o rimanere e affrontare le conseguenze[53]. I pochi studenti rimasti, qualche centinaio, lasciarono la Piazza sotto la supervisione dei militari prima dellalba[54]. I soldati allinterno dei mezzi corazzati si allinearono nelle strade, sparando avanti e lontano sui lati. Kate Adie della BBC parlò di fuoco indiscriminato allinterno della Piazza[55]. Charlie Cole, reporter e testimone oculare, vide sparare i soldati cinesi con dei fucili dassalto Tipo 56 in mezzo alla gente vicino a un veicolo trasporto truppe che era stato appena incendiato[56]. Gli studenti che cercavano riparo nei pullman vennero tirati fuori da gruppi di soldati e picchiati con bastoni pesanti. Molti degli studenti che tentarono di lasciare la Piazza vennero malmenati. I leader della protesta allinterno di piazza Tienanmen, dove molti avevano tentato di costruire delle fragili barricate di fronte ai veicoli trasporto truppe dellEsercito Popolare di Liberazione, si dice che avessero implorato gli studenti di non usare armi (come le bombe Molotov) contro i soldati imminenti. Nel frattempo sembra che alcuni studenti, increduli e spaventati dalla brutalità e violenza perpetrategli dalle Forze Armate, avessero gridato frasi come Fascisti, smettetela di uccidere e abbasso il governo[55] e Perché ci state uccidendo?. Katie Adie affermò in seguito di aver assistito alla morte di varie persone, di aver visto una donna ancora in vita con un proiettile ficcato in testa, molte persone ferite da colpi darma da fuoco e di essere entrata con la troupe in un ospedale vicino al campo di battaglia; disse che, visto lenorme numero di morti e feriti, le sale operatorie erano sovraffollate[55]; disse anche che molte persone nelle strade avvicinatesi alla troupe erano tremanti di rabbia e paura[55]; molti erano terrificati e avevano detto che ci sarebbe stata una punizione[55]; non cera una sola voce nelle strade che non esprimesse disperazione e collera[55]; alcuni dissero alla troupe: Ditelo al mondo[55]. Verso le 4 del mattino del 4 giugno, sempre secondo Cole, i carri armati sarebbero penetrati allinterno della Piazza, annientando veicoli e schiacciando persone[56]. Verso le 5:40 del mattino dello stesso giorno, piazza Tienanmen era stata sgombrata[57]. In seguito i resoconti di alcuni giornalisti stranieri riportarono che cerano state poche vittime durante lo stesso processo di liberazione della Piazza, affermando che molte delle uccisioni avvennero nellarea della Stazione Muxidi, verso la strada per piazza Tienanmen, ma non al suo interno[58]. Il mattino del 5 giugno, i manifestanti, i parenti dei feriti e dei morti, i lavoratori e gli abitanti infuriati tentarono di entrare nella Piazza bloccata dai militari, ma vennero fucilati da questi ultimi. I soldati spararono ai civili sulla schiena mentre questi stavano scappando via. Queste azioni vennero ripetute innumerevoli volte[59][60]. Dopo che lEsercito ebbe riportato lordine nella capitale, i manifestanti continuarono a protestare in molte altre città della Cina per vari giorni. Cerano grandi manifestazioni a Hong Kong, dove la gente indossava le fasce nere in segno di solidarietà con i protestanti/vittime di Pechino. Cerano proteste a Canton e manifestazioni di vasta scala a Shanghai con uno sciopero generale. Tra il 5 e il 9 giugno molte manifestazioni popolari presero vita anche in altre città cinesi, tra cui Xian, Wuhan e Nanjing. Cerano proteste anche in altri paesi, dove veniva adottato anche qui luso delle fasce nere. Secondo Amnesty International, sarebbero state uccise almeno 300 persone a Chengdu il 5 giugno. Le truppe di Chengdu utilizzarono granate con funzionamento a percussione, manganelli, coltelli e sproni elettrici per bestiame contro i civili. Era stato anche ordinato agli ospedali di non accettare studenti e la seconda notte delle proteste il servizio delle ambulanze venne fermato dalla polizia[61]. Il 9 giugno, Deng Xiaoping riapparve in pubblico per la prima volta dal giorno del massacro e tenne un discorso, che iniziò insieme a un gruppo di generali, in cui Deng riconobbe i militari morti durante la protesta come dei martiri. Deng affermò che il vero obbiettivo del movimento era quello di rovesciare il Partito e lo Stato[62]; il loro obbiettivo è quello di instaurare una repubblica borghese dipendente dallOccidente, disse Deng riguardo agli studenti. Deng disse inoltre che i protestanti avevano manifestato contro la corruzione per coprire la loro vera intenzione, cioè di rimpiazzare il sistema socialista[63]. Disse che lintero mondo Imperialista e Occidentale progetti di far abbandonare agli stati socialisti la via socialista e quindi di portarli sotto il monopolio del capitale internazionale e sulla via capitalista[64][65]. In linea di massima, il governo cinese riottenne il controllo la settimana seguente allattacco dei militari a piazza Tienanmen. Una grande purga politica venne a seguirsi, in cui gli ufficiali responsabili dellorganizzare o giustificare le proteste vennero rimossi e i leader della protesta di piazza Tienanmen imprigionati. Deng Xiaoping rimosse il riformista Zhao Ziyang dalla carica di Segretario generale del Partito, portando allelezione di Jiang Zemin al suo posto, grazie anche a un compromesso con le più alte cariche statali di allora. Il regime cinese confinò Ziyang agli arresti domiciliari fino alla sua morte, avvenuta alletà di 85 anni nel 2005, 16 anni dopo la protesta di piazza Tienanmen[66][67]. Il Rivoltoso Sconosciuto[modifica | modifica sorgente] Il Rivoltoso Sconosciuto di piazza Tienanmen (foto di Jeff Widener, Associated Press) Questo coraggioso e anonimo ragazzo, chiamato Il Rivoltoso Sconosciuto, è uno dei simboli più incisivi e importanti della protesta di Piazza Tienanmen, poiché si oppose al passaggio di un plotone di carri armati Tipo 59 e salì su uno di essi per parlare con i militari. Le varie foto che lo ritraggono sono tra le più famose del mondo. Il suo gesto eroico viene ancor oggi considerato lemblema della libertà e dellopposizione a ogni forma di dittatura. La versione più diffusa della famosa immagine è quella scattata dal fotografo Jeff Widener (Associated Press) dal sesto piano dellhotel di Pechino, lontano allincirca 1 km, con una lente da 400 mm. Questa fotografia raggiunse tutto il mondo in brevissimo tempo. Divenne il titolo di testa di tutti i giornali e delle maggiori riviste, divenendo il personaggio principale di innumerevoli articoli in tutto il globo; nellaprile del 1998, la rivista Time ha incluso Il Rivoltoso Sconosciuto nella sua lista de Le persone che più hanno influenzato il XX secolo. Ma come la stessa rivista scrive, citando uno dei leader del movimento pro-democratico cinese, gli eroi nella fotografia del carro armato sono due: il personaggio sconosciuto che rischiò la sua vita piazzandosi davanti al bestione cingolato e il pilota che si elevò alla opposizione morale rifiutandosi di falciare il suo compatriota[68]. Il fatto ebbe luogo nella grande avenue di Changan, vicinissima a Piazza Tienanmen e lungo la strada verso la Città Proibita di Pechino, il 5 giugno 1989, il giorno dopo che il governo cinese incominciò a reprimere brutalmente la protesta. Luomo si mise in mezzo alla strada e ingaggiò i carri armati. Teneva una busta in una mano e la giacca nellaltra. Appena i carri armati giunsero allo stop il ragazzo sembrò volerli scacciare. In risposta, i carri armati provarono a girargli intorno, ma il ragazzo li bloccò più volte, mettendosi di fronte a loro ripetutamente, adoperando la resistenza passiva. Vedendo le foto è evidente, utilizzando le strisce sulla strada come riferimento, che i carri armati si sono mossi in avanti. Dopo aver bloccato i carri armati il ragazzo si è arrampicato sulla torretta del carro armato e si è messo a parlare con il guidatore. Diverse sono le versioni su cosa si siano detti, tra le quali Perché siete qui? La mia città è nel caos per colpa vostra; Arretrate, giratevi e smettetela di uccidere la mia gente; e Andatevene!. Dopo aver parlato con il militare, il ragazzo scese dal carro che però riprese velocemente a marciare per poi essere bloccato nuovamente dallo stesso. Poco dopo arrivarono alcuni ragazzi (forse dei protestanti), di cui il primo in bicicletta parlò brevemente col Rivoltoso, mentre gli altri lo sollevarono da terra e lo portarono qualche metro più a sinistra, poco distante dai carri armati, per poi rimetterlo a terra. Un quotidiano britannico ha inoltre diffuso la notizia che il Rivoltoso Sconosciuto fosse stato giustiziato, giorni dopo laccaduto, ma questa notizia non è stata mai confermata. Non si sa quale sia la vera identità del ragazzo, né se sia libero o in carcere, vivo o morto. Sta di fatto che il suo eroismo e la sua capacità di riuscire a contrastare un nemico più grande di lui, non con la violenza, ma con lopposizione pacifica, lha fatto entrare negli annali della storia e ha cambiato il mondo[5]. In tutto lOccidente viene considerato un simbolo di pace e libertà, mentre in Oriente, in particolar modo in Cina, nessuno sembra conoscerlo (digitando piazza Tienanmen su Google in cinese appaiono solo foto di turisti, neanche unimmagine della protesta o del Rivoltoso Sconosciuto)[5]. Le vittime[modifica | modifica sorgente] Ancora oggi le stime dei morti variano. Il governo cinese parlò inizialmente di 200 civili e 100 soldati morti, ma poi abbassò il numero di militari uccisi ad alcune dozzine. La CIA stimò invece 400–800 vittime. La Croce Rossa riferì 2600 morti e 30 000 feriti. Le testimonianze di stranieri affermarono invece che tremila persone vennero uccise. La stessa cifra fu data da un sito inglese di Pechino. Le stime più alte parlarono di 7.000 – 12.000 morti. Organizzazioni non governative come Amnesty International hanno denunciato che, ai morti per lintervento, vanno aggiunti i giustiziati per ribellione, incendio di veicoli militari, ferimento o uccisione di soldati e reati simili. Amnesty International ha stimato che il loro numero è superiore a mille, forse 1300 o anche più[69]. Recenti rivelazione su Wikileaks mettono in dubbio che si sia verificata una vera e propria carneficina allinterno della piazza: il Telegraph riporta infatti che secondo i dispacci intercorsi nelle ambasciate occidentali sono stati esplosi solo colpi sporadici di armi da fuoco allinterno di Piazza Tienanmen, al contrario di altre zone al di fuori del centro di Pechino (articolo del Telegraph). Dopo la strage[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Madri di Tienanmen, Charta 08 e Dissidenti della Repubblica popolare cinese. Una bicicletta distrutta e i segni del passaggio di un carro armato. Memoriale del X anniversario della protesta di piazza Tienanmen, Breslavia, Polonia, 1999. Nei giorni seguenti si mise in atto una feroce caccia ai restanti contestatori, che furono imprigionati o esiliati. Il governo, inoltre, limitò laccesso da parte dei media internazionali, dando la possibilità di coprire levento alla sola stampa cinese. Il 9 giugno Deng si assunse la responsabilità dellintervento e condannò il movimento studentesco come un tentativo controrivoluzionario di rovesciare la Repubblica popolare cinese. Per legittimare la repressione, la propaganda ufficiale sostenne che i manifestanti avevano attaccato lesercito, il quale, a costo di pesanti sacrifici, era comunque riuscito a salvare il socialismo. A livello internazionale, la repressione di piazza Tienanmen provocò la ferma condanna da parte di numerosi Paesi occidentali, che portò anche allimposizione di un embargo sulla vendita di armi alla Cina. Oggi il clima si è rappacificato e la Cina è stata riaccolta dagli altri paesi nella politica globale, ma gli eventi di piazza Tienanmen sono ancora un argomento sensibile per il governo comunista cinese, che non fornisce versioni ufficiali dellaccaduto ed esercita forme di censura riguardo agli avvenimenti in questione. Deng Xiaoping, insieme ad altri che avevano tenuto una linea dura contro i manifestanti, come Li Peng, vennero incolpati della crudele repressione delle proteste. La critica accusò Deng di reprimere ogni forma di libertà politica che potesse minare la condotta delle sue riforme economiche. Il coinvolgimento di Deng nella repressione dimostrò che possedeva ancora solidi poteri dittatoriali e che non esitava a usarli. Per anni dopo la repressione della protesta, gli oppositori di Deng, concentrati principalmente attorno alle università, bruciarono e ruppero anonimamente piccole bottiglie di vetro come segno di disprezzo nei suoi confronti, soprattutto nellanniversario delle proteste; la parola usata per le piccole bottiglie suona proprio come Xiaoping (小瓶) in cinese. Riforme politiche[modifica | modifica sorgente] Ad Hong Kong, la soppressione violenta delle proteste di Tienanmen del 1989 scatenò il timore che la Repubblica popolare cinese non avrebbe mantenuto le sue promesse riguardo al piano Un Paese, Due Sistemi nellimminente passaggio di sovranità del 1997. Una conseguenza di questo timore fu che il nuovo governatore di Hong Kong, Chris Patten, tentò di espandere la franchigia del consiglio legislativo di Hong Kong, quello che portò con sé frizionate con il governo cinese. La fine delle proteste del 1989 incise sulla crescente sensazione di liberalizzazione politica che era ben vista negli ultimi anni del decennio dell80, quella che risultò nella dimenticanza di molte delle riforme democratiche proposte durante la decade. Sebbene sia stato prodotto un certo incremento nella libertà individuale a partire dal 1989, le discussioni riguardo a cambi strutturali nel governo e nella costituzione del PCC continuarono a essere un tabù[70]. Tuttavia, nonostante alcune aspettative e il fatto che durante le proteste del 1989 il governo cinese rischiasse di essere rimosso e sostituito dal Movimento democratico, durante i primi anni del XXI secolo il PCC continuava ad avere il controllo assoluto del paese, e il movimento studentesco originatosi a Tienanmen si sgretolò completamente. Impatto economico[modifica | modifica sorgente] Nei giorni immediatamente successivi alla fine delle proteste, lala conservatrice del PCC intendeva modificare alcune delle riforme di liberalizzazione del mercato intraprese come parte della Riforma economica cinese. Tuttavia, questi sforzi trovarono la dura resistenza dei governatori provinciali e vennero abbandonati completamente durante gli anni novanta a causa della caduta dellURSS e del cosiddetto viaggio al sud di Deng Xiaoping, cioè le visite che il dirigente cinese fece nel 1993 nelle zone del sud dove erano state attuate le riforme economiche più ambiziose. Questo progetto fece da emblema per la cura delle riforme da parte del leader cinese, posto di fronte alle parti conservatrici che desideravano paralizzare o eliminare molte delle riforme. La continuità della riforma economica provocò unintensa crescita economica nel decennio del 1990, quello che restituí al governo una buona parte dellappoggio che ebbe perduto nel 1989 (anche perché nessuno dei dirigenti attuali del governo cinese si esonerò dalla decisione di reprimere con la forza i manifestanti). Solo una delle figure prominenti del governo, lattuale Primo Ministro Wen Jiabao, aiutò Zhao Ziyang nei suoi incontri con i manifestanti. Jiabao riuscì comunque a sopravvivere al seguito politico delle manifestazioni, a differenza di Zhao che venne posto agli arresti. Anche se la battaglia di piazza Tienanmen fu persa, rimase un segnale forte di cui i dirigenti del PCC avrebbero tenuto conto in seguito; da allora, infatti, il potere si rese conto che se avesse voluto conservarsi in futuro, avrebbe dovuto portare la Cina sulla via della modernità. Già questo è piuttosto interessante: fino ad allora il potere aveva potuto vivere tranquillo entro i confini della Grande Muraglia, ma con l’avvento di mezzi di comunicazione globale questo non sarebbe più stato possibile perché una fetta di popolazione che aveva accesso al mondo esterno rimaneva e sarebbe rimasta sempre più attratta dallo stile di vita occidentale, dai beni di consumo occidentali e dalla speranza di una vita migliore. Dopo questo episodio, per tutti gli anni novanta la Cina ha intrapreso a tappe forzate la via del capitalismo attraverso uno sviluppo rapidissimo, supportato sia dai massicci investimenti statali, specialmente nei settori dell’energia e delle materie prime, sia dagli investimenti sempre maggiori da parte delle multinazionali di tutto il mondo, le quali vedevano e vedono tuttora nell’apertura del mercato cinese un immenso serbatoio di occasioni per produrre a basso costo e con estreme semplificazioni dal lato del mercato del lavoro. Tutto questo è avvenuto e avviene ancora con tassi di incremento del PIL compresi fra il 7 e il 10% e, ad oggi, la Cina è la seconda economia del mondo, avendo già superato Italia, Francia, Regno unito, Germania e Giappone. Sebbene la protesta di piazza Tienanmen venga ricordata principalmente per il movimento studentesco pro-democratico e la carneficina perpetrata dallo stesso governo cinese, essa segna in realtà un punto di svolta nella storia economica e politica della Cina, poiché alla tragedia si susseguì non solo il passaggio (definitivo) alleconomia di mercato, ma anche il consolidamento dei poteri del PCC, che ha causato il crescente autoritarismo che assoggetta i cittadini cinesi e la continua differenziazione tra le classi sociali[71], creando un paese di super ricchi e di super poveri dominato dalla corruzione e dalla censura. Fine di unera[modifica | modifica sorgente] Oggi, molti cinesi non considerano limmediata liberalizzazione politica come una misura saggia, mostrando preferenza per una lenta democratizzazione. Essi hanno considerato come cause la valutazione di prosperità e laumento dellinfluenza internazionale della Repubblica popolare cinese, così come le difficoltà che si stavano vivendo in Russia dopo la fine della guerra fredda. Molti giovani cinesi, prima della rinascita economica della Cina, erano più concentrati sullo sviluppo economico, sul nazionalismo, sulla restaurazione del prestigio internazionale della Cina e percepivano latteggiamento del governo nei confronti di questioni quali lo status politico di Taiwan o il conflitto sulle Isole Senkaku con il Giappone come una debolezza. Tra gli intellettuali in Cina, limpatto delle proteste di piazza Tienanmen ha creato un certo divario generazionale. Intellettuali che erano ventenni durante le proteste tendono a sostenere di meno il governo della Repubblica popolare cinese rispetto ai giovani studenti nati dopo la fine delle riforme di Deng Xiaoping. Per gli operai delle città, la continuazione del mercato nelle riforme degli anni novanta ha portato con sé un miglioramento nel loro tenore di vita, insieme a una qualche incertezza sulla crescita economica. Le loro proteste contro la corruzione locale continuano a essere frequenti, e si stima che ogni anno se ne verifichino centinaia. Il PCC era riluttante a soffrire la pubblicità negativa per sopprimere tali proteste e dato che la direzione delle città è andata ai leader locali e siccome le proteste non consistevano più in più profonde riforme e non cooperavano con altre città, gli operai non vennero considerati una minaccia. Oggi, contrariamente alla situazione del 1989, le principali aree di malcontento in Cina sembrano essere le zone rurali, che hanno visto il loro reddito da mettere in comune durante gli anni novanta e che non hanno partecipato al boom economico di questo decennio. Allo stesso modo che la mancanza di organizzazione e la diffusione dei contadini ha impedito che ci si mobilitasse in supporto al governo nel 1989; questi fattori inibiscono anche la mobilizzazione di questo gruppo contro il governo in questo momento. Influenza culturale[modifica | modifica sorgente] Fiaccolata per il XX anniversario della protesta, Hong Kong, 2009 Numerose canzoni sono ispirate a questi fatti, tra cui Uno come noi dei Nomadi, Davide e Golia del Gen Rosso, dedicate in particolare allo studente che fermò unintera colonna di carri armati, Il vento dei Litfiba tratta dallalbum Pirata del 1989, Città proibita dei Pooh, dallalbum Uomini soli del 1990 e Tiananmen dei Kalashnikov. Si dice anche che Blood Red degli Slayer (dal disco Seasons in the Abyss del 1990) racconti le vicende di questa tragedia. Tieniamente di Claudio Baglioni è una canzone che fa parte dellalbum Oltre del 1990. Il testo è unicamente composto dalle parole Tienanmen e Tieni a mente. Roger Waters (ex leader dei Pink Floyd) nel brano Watching tv incluso nellalbum Amused to Death del 1992 racconta la storia di una studentessa uccisa nella strage di piazza Tienanmen. Il video del pezzo, inoltre, mostra le immagini reali della protesta e della repressione. Il Museo Memoriale del 4 Giugno di Hong Kong, rimasto aperto dal 29 aprile al 10 giugno 2012. Nellalbum The Politics of Ecstasy, il secondo disco della band di Seattle Nevermore, è presente una canzone intitolata The Tiananmen Man. Nellultimo album dei System of a Down (Hypnotize) nella canzone Hypnotize cè un chiaro riferimento ai giovani protestanti. Altra canzone basata su questavvenimento è, appunto, Tien an men dei CCCP Fedeli alla linea, contenuta nellalbum Live in Punkow. Un riferimento a questi fatti cè anche nella prima versione della canzone Il vento dei Litfiba contenuta nellalbum Pirata proprio del 1989. Nel video della canzone Chaos AD dei brasiliani Sepultura sono visibili alcune scene della protesta. Infine un riferimento agli eventi di piazza Tienanmen è presente nella brano Democracy di Leonard Cohen, dallalbum The Future. Lepisodio del ragazzo davanti ai carrarmati appare anche nel cartone I Griffin, nel quale il ragazzo è con Peter Griffin. In una puntata de I Simpson in cui Homer e famiglia vanno in Cina, passano in piazza Tienanmen dove cè un monumento con una targa con su scritto: in questa piazza nel 1989 non accadde nulla. È un chiaro riferimento ironico al massacro e alla massiccia censura esercitata dal governo cinese per impedire la sua promulgazione da parte dei media internazionali. Una delle immagini artistiche, oltre alla Dea della Democrazia, più emblematiche della protesta e della conseguente strage di Tienanmen è sicuramente il dipinto Lesecuzione, di Yue Minjun, tra laltro emblema del movimento artistico cinese definito come realismo cinico. Nel quadro sono raffigurati due gruppi di uomini, per aspetto identici a Minjun, che sorridono ampiamente; gli uomini del primo gruppo sono in mutande, mentre quelli del secondo sono vestiti con abiti dufficio e fanno finta di imbracciare dei fucili e di puntarli contro il primo gruppo[72]. Lista delle vittime note[modifica | modifica sorgente] Di seguito è riportato lelenco delle persone (delle quali siamo a conoscenza) che sono rimaste uccise durante la protesta di piazza Tienanmen[73]. An Ji Bai Jing Chuan Bao Xiu Dong Ben Yun Hai Bian Zong Xu Cao Zhen Ping Chen Lai Shun Chen Sen Lin Chen Zhong Jie Chen Zi Qi Cheng Ren Xing Cui Lin Feng Dai Jin Ping Dai Wei Dong Lin Dong Xiao Jun Du Guang Xue Du Yan Ying Duan Chang Long Gao Yuan Gong Ji Fang Guo Chun Min Guo An Min Han Jun You Han Qiu Han Zi Quan Hao Zhi Jing He Guo He Jie He Shi Tai He An Bin Hu Xing Yun Huang Pei Pu Huang Tao Huang Xin Hua Jiang Jia Xing Jiang Jie Lian Kou Xia Kuang Min Lai Bi Lei Guang Tai Li Chang Sheng Li Chun Li De Zhi Li Hao Cheng Li Hui Li Li Li Meng Li Ping Li Shu Zhen Li Tie Gang Li Zhen Ying Li Hui Quan Liang Bao Xing Lin Ren Fu Lin Tao Liu Chun Yong Liu Feng Gen Liu Hong Liu Hong Tɑo Liu Jian Guo Liu Jin Hua Liu Jing Sheng Liu Jun He Liu Qiang Liu Yan Sheng Liu Zhan Min Lu Chun Lin Lu Xiao Jun Lu Jian Guo Lu Peng Luan Yi Wei Luo Wei Ma Chene Fen Ma Jian Wu Mu Gui Lan Nan Hua Tong Ni Shi Lian Peng Jun Pu Chang Kui Qi Li Qi Wen Qian Hui Qian Jin Ren Jian Min Ren Wen Lian Shi Hai Wen Shi Yan Song Bao Sheng Song Xiao Ming Su Jin Jian Su Sheng Ji Su Xin Sun Hui Sun Tie Sun Xiao Feng Sun Yan Chang Tao Mao Xian Tao Zhi Gan Tian Dao Min Wang Chao Wang Dong Xi Wang Fang Wang Gang Wang Hong Qi Wang Jian Ping Wang Jun Jing Wang Nan Wang Pei Wen Wang Qing Zeng Wang Tie Jun Wang Wei Ping Wang Wen Ming Wang Yao He Wang Yi Fei Wang Ying Wang Zheng Sheng Wang Zhi Ying Wei Wu Min Wen Jie Wu Guo Feng Wu Xiang Dong Xi Gui Ru Xia Zhi Lei Xiao Bo Xiao Jie Xie Jing Suo Xiong Zhi Ming Xu Jian Ping Yan Wen Yang Han Lei Yang Ming Hu Yang Ru Ting Yang Yan Sheng Yang Zhen Jiang Yang Zi Ping Ye Wei Hang Yin Shun Qing Yin Jing Yu Di Yuan Li Yuan Min Yu Zha Ai Guo Zhai Shun Zhang Fu Yuan Zhang Jia Mei Zhang Jian Zhang Jin Zhang Lin Zhang Luo Hong Zhang Ru Ning Zhang Wei Hua Zhang Xiang Hong Zhao De Jiang Zhao Long Zhao Tian Chou Zheng Chun Fu Zhonq Jun Jun Zhong Qinq Zhong Gui Qing Zhou De Bao Zhou De Ping Zhou Xin Ming Zhou Yong Qi Zhou Yu Zhen Zhuang Jie Sheng Zou Bing Zou Zuo Wu Note
Posted on: Sun, 17 Nov 2013 22:26:47 +0000

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