Organizzazioni terroristiche sioniste in Palestina: loro struttura - TopicsExpress



          

Organizzazioni terroristiche sioniste in Palestina: loro struttura e loro ideologia Nell’aprile 1937, un colono ebreo di Palestina, di nome Vladimir Jabotinsky, dichiarò che gli Ebrei non riusciranno mai a creare uno Stato in Palestina “finché non saranno pronti a combattere per questo scopo” . Jabotinsky aveva già mostrato chi fossero creando in Palestina una organizzazione paramilitare alla quale aveva dato il nome di “Organizzazione militare nazionale” (in ebraico Irgun Zvai Leumi, IZL o ETZEL). Questa organizzazione doveva svilupparsi per diventare uno dei tre gruppi terroristici della cui attività sarebbero stati oggetto gli Arabi Palestinesi. L’IZL, o Irgun, ebbe presto la reputazione di organizzazione terroristica. Quello che Jabotinsky aveva voluto dire nell’aprile 1937, è che gli Ebrei non sarebbero mai riusciti a creare uno Stato se non avessero fatto ricorso al terrorismo. E’ esattamente quello che hanno fatto ed è così che sono riusciti a crearsi uno Stato. La Haganah Poco dopo la seconda guerra mondiale, in Palestina esistevano non una ma tre organizzazioni sioniste paramilitari principali la cui attività era diretta contro gli Inglesi e, più tardi, contro la popolazione araba, col preciso scopo di cacciarli dalla Palestina. Questi gruppi erano la Haganah, l’Irgun e il gruppo Stern. A quell’epoca l’Haganah contava non meno di 60.000 ebrei sionisti. Aveva tre sezioni principali. La prima era costituita da una “forza statica di 40.000 coloni e cittadini”; la seconda era un esercito da campagna di 16.000 combattenti addestrati a “operazioni più mobili”; la terza, che era anche la più attiva, era il Palmah (o Palmach), composta da elementi in servizio a tempo pieno “mobilitati in permanenza”, il cui effettivo era di “6.000 uomini in tempo di guerra e 2.000 in tempo di pace”. La seconda organizzazione, l’Irgun o IZL, comprendeva da “3.000 a 5.000” terroristi armati, e il gruppo Stern era composto da circa “200-300” fanatici pericolosi. Una prefigurazione di queste tre organizzazioni paramilitari esisteva già prima che gli Inglesi assumessero il mandato sulla Palestina e prende vigore nel corso dell’esercizio di questo mandato. A quell’epoca, i coloni ebrei avevano costituito un gruppo di guardie a cavallo e armate, dette “Hashomer”, che era diventato la “Haganah” (difesa), esercito segreto o polizia segreta quando iniziò l’esercizio del Mandato Inglese. Nei primi anni di presenza inglese, la forza della Haganah era composta da truppe armate aventi uno statuto semilegale che garantiva la sicurezza dei centri di insediamento ebraici. La direzione era stata affidata all’Agenzia ebraica, organo esecutivo riconosciuto dagli Inglesi come strumento di collegamento tra la comunità ebraica internazionale, le autorità britanniche e gli Ebrei di Palestina. L’Agenzia aveva come Presidente Chaim Weizmann (che più tardi fu il primo Presidente d’Israele) e tra i membri più in vista figurava David Ben Gurion che fu il primo ad esercitare le funzioni di Primo ministro di Israele. La Haganah fu armata, in parte, dagli Inglesi. Nel 1941 creò delle truppe di assalto note col nome di Palmah, composte da uomini e donne in servizio a tempo pieno e che furono poi incorporate nell’esercito israeliano, lo “Zahel”. Due dei primi terroristi in Palestina più tardi diventeranno celebri: Isthak Rabin (che divenne generale) e Moshe Dayan (comandante dell’esercito israeliano nell’importante campagna del 1956), oggi Ministro israeliano della Difesa dai primi di giugno 1967. L’Irgun Zwai Leumi L’Irgun Zwai Leumi, inizialmente è stato costituito da membri della Haganah e del suo ramo Palmach, assoggettati ai Revisionisti che rappresentavano l’ala estremista nazionalistica del movimento sionista e che non erano affatto disposti a prendere ordini dall’Agenzia ebraica che si sforzava di minimizzare l’azione terroristica della Haganah per mantenersi una reputazione di rispettabilità. Nel 1933 Vladimir Jabotinsky, uno dei più estremisti di questi nazionalisti, con i suoi uomini si separò dalla Haganah per costruire l’Irgun. Un’altra scissione si verificò in seno all’Irgun nel 1939, anno in cui Abraham Stern, uno dei terroristi più sanguinari, lasciò il comando dell’Irgun per creare il gruppo che prese il nome di “Combattenti per la libertà di Israele” (FFI), conosciuto in seguito dagli Inglesi col nome di gruppo Stern (o banda Stern). Il gruppo Stern Nel 1935, l’Irgun era diretto dal “comandante David Raziel e dal suo luogotenente Abraham Stern”. Quattro anni dopo, Abraham Stern lasciò l’Irgun per creare il gruppo che sarà noto con il nome di banda o gruppo Stern, ma fu fucilato dalla polizia inglese nel 1942 a causa della sua attività e un altro comandante prese la direzione del gruppo. Verso il periodo in cui il terrorismo incominciò ad essere effettivamente diretto contro gli Inglesi, i comandanti delle tre organizzazioni paramilitari erano: Moshen Sneh per la Haganah, Menahem Beigin (o Begin), successore di Raziel, per l’Irgun (assistito da un “alto comando” comprendente Ariel Ben-Eliezer, Eliahu Lankin, Shlomo Levi) e Nathan Freidman-Yellin, nuovo capo del gruppo Stern. Nonostante le differenze che li separavano, i tre gruppi cooperavano per la maggior parte della loro esistenza perché, l’abbiano o no ammesso, avevano tutti un solo e uno stesso obiettivo pur non avendo la stessa ideologia. La Haganah aderì al partito socialista e seguì le direttive dell’Agenzia ebraica sforzandosi di conservare la sua posizione e il suo statuto semiufficiale presso gli Inglesi. In realtà, gli Inglesi non erano contrari alla Haganah, fatta eccezione per i gruppi Palmah che dirigevano l’azione terroristica. Quanto all’Irgun, i suoi membri appartenevano all’estrema destra ed è da questo gruppo che nel 1948 nacque il partito israeliano Herut (blocco liberale) i cui dirigenti, con a capo Menahem Begin, abbandonarono terrorismo e banditismo per entrare nel Parlamento Israeliano. Dopo il 1948, al comando dell’esercito israeliano nel quale si trovavano anche dei terroristi dell’Irgun e del gruppo Stern, vi furono dei membri della Haganah. I suoi dirigenti divennero ministri e con i membri dell’Agenzia ebraica costituirono i partiti socialisti israeliani. I membri del gruppo Stern mantennero legami di amicizia con quelli dell’Irgun, anche se si erano separati dall’organizzazione madre. Begin, capo dell’Irgun, chiama i seguaci di Stern “i nostri camerati nella rivolta”. A dire il vero, in fondo era inevitabile che i tre gruppi terroristici cooperassero tra loro poiché tutti e tre avevano lo stesso obiettivo: costringere gli Inglesi ad adottare una politica favorevole ai sionisti. Nello studio fatto dagli Inglesi su questo periodo, si dice che “Sneh (della Haganah) e i dirigenti delle altre due organizzazioni terroristiche (Begin e Friedman-Yellin) stavano per arrivare a un accordo secondo il quale potevano cooperare sotto la direzione della Haganah in operazioni offensive dirette contro degli impianti” . Moshe Sneh, appoggiato da membri della direzione dell’Agenzia ebraica, aveva preso una decisione nel momento in cui gli Inglesi sembravano chiedersi se avrebbero autorizzato l’immigrazione in massa degli Ebrei, come reclamavano i sionisti. I membri dell’Agenzia ebraica “avevano incominciato a cospirare, per forzare la mano a un governo inglese che era esitante con queste organizzazioni estremistiche che non riconoscevano l’autorità dell’Agenzia” . Sneh suggerisce che “le organizzazioni militanti provochino un grande incidente che comporti una certa pubblicità, come avvertimento e preludio a incidenti molto più gravi che minaccerebbero la sicurezza di tutti gli interessi inglesi nel paese qualora il governo non aderisse alle richieste sioniste…” Il “grave incidente” si verificò, nonostante l’avvertimento il governo non acconsentì alle richieste sioniste e, come minacciato, “incidenti molto più gravi” seguirono al primo. L’Irgun fece sua la politica generale di terrore adottata per l’incremento dell’immigrazione dall’Agenzia, proprio come il gruppo Stern, ma i dirigenti dell’Irgun furono più ambiziosi e più abili. Secondo Beigin, dirigente dell’Irgun, il loro obiettivo era di scalzare il prestigio inglese. Egli diceva: “Noi sappiamo che i dirigenti inglesi in generale evitano di fondare la loro dominazione sulla forza, preferiscono imporsi con il prestigio”. Se i terroristi dell’Irgun distruggessero nel paese il prestigio degli Inglesi “questi di colpo perderebbero la loro autorità”. Beigin continua con queste parole: “A partire da questo momento non abbiamo cessato di attaccare questo punto sensibile. Durante tutti gli anni della nostra rivolta abbiamo deliberatamente, infaticabilmente e sempre più vivamente attaccato il governo inglese nel suo prestigio” . Beigin parla di “…avvenimenti e iniziative, aventi carattere più o meno grave, che non erano veramente d’ordine militare ma che hanno scalzato il prestigio del governo forse ancor più di quanto avrebbero fatto delle operazioni militari” . Esempi di queste iniziative “più o meno importanti” sono le “impiccagioni” e le “fustigazioni” di ufficiali. Faceva parte dei metodi dell’Irgun anche lo spionaggio degli Inglesi e degli Arabi, come pure la diffusione della sua versione di tali iniziative. A questo scopo fu istituito un servizio di informazioni chiamato la “Forza di propaganda rivoluzionaria” . Il gruppo Stern aveva obiettivi più modesti perché più modesti erano anche i suoi effettivi. Cercava semplicemente di uccidere quanti più ufficiali e soldati inglesi poteva. Ma l’Agenzia ha tratto grande vantaggio dalla sua azione, di cui ha tenuto conto nel programma di “terrore per incrementare l’immigrazione”. Qualsiasi cosa si possa pensare del comportamento di queste organizzazioni, non si può non riconoscere che avevano un carattere criminale – ed è il meno che si possa dire-. Secondo Beigin, questi terroristi erano dei rivoluzionari che facevano “la guerra rivoluzionaria”. Tuttavia egli nota che i suoi nemici – con questa parola egli si riferisce agli Inglesi – li trattavano da terroristi, mentre un suo amico irlandese, che senza dubbio voleva anticipare il giudizio della storia, li chiamava patrioti. Sempre secondo Beigin, il generale McMillan, comandante in capo delle forze inglesi in Palestina, giudicava che “si mostravano troppo indulgenti trattandoci da terroristi”. Egli ci chiamava “banditi criminali” . Ciò non impedisce che in Gran Bretagna, la stampa, i membri delle due camere del Parlamento, i ministri di Stato, i Generali, gli Ammiragli, i Vescovi e i Giuristi parlino di Beigin come del “terrorista n° 1”. Beigin stesso ha compilato l’elenco, ne è soddisfatto ed è molto contento di essere chiamato “terrorista n° 1” da tutte quelle persone. Non vi è una sola opera, americana, inglese o persino sionista, il cui autore quando studia il terrorismo nella Palestina durante il periodo del mandato, non ammetta che Beigin era il terrorista più tristemente celebre. Non ha dovuto attendere molto ad avere la ricompensa per quanto aveva fatto per Israele: egli è oggi membro della Knesset (il Parlamento israeliano), capo del partito “liberale” Herut, di estrema destra e ministro di Stato. tratto da italian.irib.ir Fonte: europeanphoenix/ ************************************************ tratto da: resistenze.org - cultura e memoria resistenti - storia - 22-09-08 - n. 242 da Counterpunch - counterpunch.org/heller09172008.html Traduzione dall’inglese per resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare 60 anni dopo L’assassinio del conte Folke Bernadotte di Stanley Heller Settembre è un mese di commemorazioni. Nei giorni tra il 15 e 18 settembre 1982, la milizia fascista libanese appoggiata da Israele massacrò almeno 1.300 persone nei campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila. Il 28 settembre 2000 segna linizio dellIntifdada di al-Aksa, una sollevazione di massa dei palestinesi nei territori occupati, la cui scintilla fu la “visita” di Ariel Sharon protetto da 1.000 soldati al luogo santo musulmano di Haram al-Sharif (la spianata delle moschee) a Gerusalemme. Fu Sharon, in qualità di ministro della Difesa, che nel 1982 diresse l’entrata nei campi della milizia fascista libanese. Più tardi si dichiarò “scioccato” del massacro perpetrato sui palestinesi che lì vivevano. Il conte svedese Folke Bernadotte era era stato il vicepresidente della Croce rossa svedese durante la II Guerra mondiale. Salvò circa 15.000 persone dai campi di concentramento tedeschi, inclusi approssimativamente 8.000 danesi e norvegesi e 7.000 donne di nazionalità francese, polacca, ceca, britannica, americana, argentina e cinese. Li evacuò su autobus interamente dipinti di bianco eccetto che per una croce rossa. Era un lavoro pericoloso, guidare per le strade mentre i bombardieri alleati attaccavano con la precisione tutt’altro che chirurgica di quei giorni. Nel 1944, quando la Svezia stava compiendo seri sforzi per liberare gli ebrei ungheresi, il rappresentante svedese della Commissione statunitense per i rifugiati di guerra riunì un gruppo di ebrei svedesi e chiese loro di raccomandare qualcuno per andare in Ungheria a guidare questi sforzi. La loro scelta cadde su Bernadotte. Comunque, il governo ungherese non acconsentì ed il leggendario Raul Wallenberg fu inviato al posto suo. Wikipedia afferma: “Seguendo il Piano di spartizione dellONU del 1947, il 20 maggio 1948 Folke Bernadotte fu nominato mediatore delle Nazioni Unite in Palestina, il primo mediatore ufficiale nella storia dellONU. In questa veste, riuscì a realizzare una tregua nella guerra arabo-israeliana del 1948 e posò le fondamenta per l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’assistenza ai rifugiati palestinesi in Medio oriente [UNRWA, N.d.T.]” Poiché i combattimenti andavano crescendo d’intensità, nel 1948 Bernadotte propose molti piani, uno dei quali prevedeva una “Unione di due parti, una ebrea ed una araba” che avrebbe incluso tutta la Palestina e la Transgirdania (che oggi è chiamata Giordania). Quando questo fu rifiutato, avanzò unidea complessa per due stati che assegnava il [deserto del] Negev agli arabi, la Galilea agli ebrei e faceva di Haifa e dellaeroporto di Lydda delle zone franche e di Gerusalemme unentità sotto il controllo dell’ONU. L’altra parte della proposta consisteva nel riconoscere il diritto dei palestinesi al ritorno alle loro case in territorio controllato dagli ebrei. Entra in scena la Banda Stern o, come loro si definivano, Combattenti per la Libertà d’Israele [Lehi, acronimo di Lohamei Herut Israel, N.d.T.]. Era un gruppo di quelli chiamati sionisti “revisionisti”.Si opponevano al Partito laburista di Ben Gurion. Erano così fanatici nelle loro pretese di uno stato ebreo (dal Nilo allEufrate) che, negli anni quaranta, avanzarono un nuovo concetto sui nemici degli ebrei. Hitler era un “persecutore” degli ebrei, ma il “nemico” era il potere che occupava la Palestina, quello britannico. Gli ebrei sarebbero stati sempre perseguitati fino a quando non avessero vinto “il nemico” e preso il loro legittimo territorio. I Combattenti per la Libertà dIsraele dovevano così logicamente allearsi contro gli inglesi e con Hitler! Sfortunatamente, tutto questo non è una mia invenzione. Nel gennaio del 1941, gli agenti della Banda Stern si recarono a Beirut e si incontrarono con addetti militari tedeschi che proponevano unalleanza militare formale. Il documento fu trovato nellambasciata tedesca ad Ankara, in Turchia, dopo la guerra. Nel febbraio del 1942, gli inglesi uccisero il leader del gruppo, Avraham Stern. Mentre Bernadotte fu ucciso da altri dirigenti del gruppo. La Banda Stern considerava Bernadotte un nemico, un “agente britannico”. Inventarono la storia che egli aveva aiutato i nazisti durante la II Guerra mondiale. Tesero un agguato al veicolo di Bernadotte nel centro di Gerusalemme e lo uccisero insieme all’osservatore ONU, colonnello André Serot. Due tra gli ideatori delluccisione furono arrestati dal governo Ben Gurion, non con l’accusa di omicidio volontario bensì di “terrorismo”. Furono graziati alcuni mesi più tardi ed uno di loro prese posto come membro eletto nella Knesset. I nomi dei cospiratori oggi sono dimenticati eccetto uno:Yitzhak Shamir*. Shamir si unì ai Combattenti per la Libertà d’Israele quando questi erano nella loro fase pro-nazista, e da quanto riportato diresse nel 1944 lassassinio del Ministro inglese per il Medio Oriente, lord Walter Moyne. Shamir si dichiarò confuso circa il prendere parte al complotto contro Bernadotte, affermando che un gruppo locale avanzò lidea e lui non “oppose resistenza”. Una decisione critica a cui non prese parte realmente. C’è da scommetterci. Cosa accadde ad Yitzhak Shamir? Non finì nei rifiuti della storia. Egli si unì al servizio segreto israeliano come ufficiale e si apprestò a divenire Primo ministro israeliano per due volte, nel 1983-1984 e ancora nel 1986-1992. Fu un criminale fino allultimo momento. Quando alcuni palestinesi dirottarono un autobus con una falsa bomba e furono catturati e pestati a morte dalle forze di sicurezza israeliana il commento di Shamir fu, “Li hanno picchiati un pochino”. *Il triumvirato che dirigeva la riunione in cui fu presa la decisione di colpire Bernadotte era composto da: Israel Eldad, Nathan Yellin-Mor e Ytzahak Shamir, N.d.T. Lebraica sionista Banda Stern (1942-1948). Formazione terroristica sionista. Prese il nome da Avraham Stern, noto per aver organizzato nel 1939 in Polonia campi paramilitari sionisti destinati a un fantasioso progetto di invasione della Palestina a partire dallItalia. Stern militò quindi nellIrgun, da cui uscì con un gruppo di seguaci contrari alla collaborazione con la Gran Bretagna durante la Seconda guerra mondiale decisa dai sionisti e accettata dalla stessa Irgun oltre che dalla Haganah. Diversamente da queste ultime, finanziate rispettivamente dallAgenzia ebraica e da ebrei ricchi della Palestina e degli Usa, il gruppo Stern, privo di risorse, ricorreva alle rapine per procurarsi fondi; braccato da britannici e sionisti, lo stesso fondatore venne ucciso nel 1942. I suoi seguaci si riorganizzarono assumendo ufficialmente il nome di Lokhamei Herut Israel (Combattenti per la libertà di Israele) o Lekhi e continuarono le operazioni antibritanniche, arrivando a uccidere in un attentato al Cairo (6 novembre 1944) il responsabile di Londra per il vicino Oriente, lord Moyne. Dopo aver compiuto altre clamorose imprese antibritanniche, nel 1946 la banda Stern partecipò alleccidio di Deir Yassin. Dopo la nascita dello Stato di Israele la maggior parte dei suoi uomini (un migliaio, rispetto ai trecento del 1944) entrarono nella Haganah. (pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/s/s178.htm) ************************************************ 1948 , la Banda Stern confluisce nellHAGANAH Organizzazione militare sionista. Fin dallinizio dellimmigrazione sionista in Palestina i coloni avevano cominciato a proteggere i propri insediamenti con guardie armate (ha-Shomer). Durante la Prima guerra mondiale, per iniziativa di Ben Gurion e di altri esponenti del sionismo, vennero reclutati contingenti di ebrei che parteciparono alle operazioni a fianco degli alleati a Gallipoli e nella stessa Palestina. Da queste esperienze nacque, nel dopoguerra, la Haganah, una formazione militare semiclandestina che si limitò, inizialmente, al compito di assicurare la protezione dei sempre più numerosi insediamenti ebraici in Palestina. Concepita come milizia operaia, volontaria e ugualitaria, strettamente legata alla federazione sindacale della Histadrut, in seguito, divenuta braccio armato dellAgenzia ebraica, collaborò con le autorità britanniche nella repressione della rivolta araba (1936-1939). Nel frattempo organizzava anche il trasporto e lo smistamento degli immigranti clandestini eccedenti le quote fissate dal governo di Londra. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale la Haganah si schierò a fianco della Gran Bretagna (arrivando a catturare e consegnare alle autorità britanniche centinaia di terroristi dellorganizzazione sionista rivale Irgun) e partecipò alle operazioni militari con proprie formazioni scelte (brigate dassalto Palmakh, reclutate nei kibbutz e pertanto considerate con una certa approssimazione alla stregua di una milizia proletaria). Finita la guerra, la Haganah riprese limmigrazione illegale e, grazie a forniture clandestine di armi provenienti dagli Stati Uniti e da altri paesi, si preparò allo scontro finale con le forze britanniche e arabe. Le operazioni contro queste ultime si intensificarono dopo la risoluzione dellOnu a favore della spartizione della Palestina (29 novembre 1947), quando la Haganah concentrò gli sforzi verso loccupazione del territorio assegnato al futuro stato ebraico, allinterno del quale riuscì a stroncare la resistenza locale. Alla vigilia della proclamazione dello Stato di Israele (14 maggio 1948) la Haganah venne trasformata (per volontà di Ben Gurion e contro lopposizione dei socialisti del Mapam) in esercito regolare e affrontò con successo gli eserciti arabi nella prima delle guerre arabo-israeliane (1948). N. Garribba, Lo Stato di Israele, Editori riuniti, Roma 1983; N. Weinstock, Storia del sionismo, Samonà e Savelli, Roma 1970. (pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/h/h003.htm) Sintesi: A questo punto si quadra il cerchio :il 29 maggio 1948, meno di due settimane dopo la creazione dello Stato dIsraele avvenuto il 15 maggio, il governo provvisorio creò le Forze di Difesa Israeliane che avrebbero sostituito lHaganah. I primi gruppi di autodifesa Contestualmente, al fine di proteggere i nuovi villaggi ebraici dagli attacchi arabi, la Bar-Gioara (piccola società segreta incaricata della sicurezza) fonda il primo gruppo ebraico di autodifesa, l’HaShomer (רמושה “il Guardiano”). Questo gruppo, costituito da un centinaio di Ebrei emigrati, rimarrà attivo fino al 1920 quando, per proteggere e soddisfare i bisogni della crescente comunità ebraica in Palestina, si decide di impiantare un gruppo paramilitare più ampio e con maggiori risorse economiche, l’Haganah (הנגהה “la Difesa”). Originariamente l’Haganah non si discostava poi molto dall’HaShomer: stessi compiti di protezione (contro gli attacchi arabi) dei Kibbutz e delle fattorie; stessa struttura localizzata e priva di un coordinamento centralizzato; stessi armamenti scarsi e rudimentali; stessi componenti… gli agricoltori volontari. Solo dopo i moti arabi del 1929 si ha l’evoluzione dell’Haganah da milizia a forza armata militare. Aggiungiamo, unulteriore digressione senza approfondire troppo largomento, solo per far chiarezza tra tutta una serie di sigle riguardanti gruppi organizzati, militari, paramilitari, ecc.: nel 1937 alcuni membri della fazione di destra dell’Haganah (scontenti della politica di cautela quando lHaganah si trovava a fronteggiare Britannici e Arabi) si dissociarono e diedero vita ad una loro struttura l’Irgun Zvai-Leumi (ימואל יאבצ ןוגרא Organizzazione Nazionale Militare), più semplicemente noto come Irgun (ןוגרא). Al tempo in cui era operativo – dal 1937 al 1948 – era chiamato anche Hagana Bet (ב הנגה ovvero Haganah non ufficiale) o Haganah Leumit (תימואלה הנגהה “Difesa Nazionale”). Attualmente, in Israele, lo si indica anche col nome di Etzel (לצא). Quindi le sopracitate sigle si riferiscono tutte all Irgun Zvai-Leumi. Nel 1940 una frangia minoritaria e particolarmente estremista (tra cui il futuro primo ministro dIsraele Yitzhak Shamir) dell’Irgun (capeggiata da Avraham Stern) si scisse e formò un gruppo inizialmente denominato Irgun Zvai Leumi beIsrael e successivamente Lohamei Herut Israel (“Combattenti per la libertà dIsraele”) o Lehi. Questo gruppo, anche noto come Banda Stern, rimase attivo fino allinizio del 1942, poi venne smantellato grazie alla repressione inflittagli dai britannici. L’Haganah rimarrà attiva fino a poche settimane dopo la costituzione dello stato d’Israele (1948). Sul finire del maggio 1948, il governo provvisorio creò la Tzva HaHagana LeYisrael, più nota col suo acronimo IDF (ארשיל הנגהה אבצ Forze di Difesa Israeliane), chiamata anche, più semplicemente, Tzahal o Tsahal (להצ): la forza armata dello stato israeliano che andò a sostituire l’Haganah, la sua sezione operativa che era il Palmach (חמלפ abbreviazione di Plugot Mahatz – “Compagnia dattacco”) e dichiarando fuori legge qualsiasi altra Forza Armata. Il Palmach nacque il 19 maggio 1941 col fine di curare l’addestramento dei giovani, tra cui anche l’addestramento al Krav Maga. Questa sezione operativa non fu mai di dimensioni elevate, al massimo cinque battaglioni (circa 2.000 uomini), ma l’addestramento fu tra i più rigidi, completi e funzionali, tanto che portò molti dei suoi componenti a ricoprire ruoli di comando nella successiva IDF. Il Palmach aveva cinque unità speciali: Ha-Machlaka Ha-Germanit, Ha-Machlaka Ha-Aravit (la basa della futura IDF), Pal-Yam (divenuta poi la marina israeliana), Unità di sabotaggio (divenuta poi “Corpo del Genio Israeliano” dell’IDF), Aeronautica (la base della futura Aeronautica Israeliana). kravmagainternationalacademy-italia/
Posted on: Wed, 23 Oct 2013 19:02:43 +0000

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