PERCHE’ RENZI E’ PERICOLOSO ? Qualcuno critica Renzi per la simpatia reciproca che pare esservi fra lui e Berlusconi, quasi fosse una patto demoniaco fra il Diavolo e L’acqua Santa. Qualcun altro, in particolare il cantante Piero Palù, sottolinea che non è un Sindaco rispettoso dei propri cittadini, poiché da quando si è candidato a Segretario del PD, praticamente da due anni, ha completamente dimenticato la propria città. Altri mettono in rilievo il fatto che sia stato condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale e che tuttora sia indagato per altri presunti reati… Personalmente, non mi è mai piaciuto infierire sui difetti altrui, a meno che non fossero cose veramente molto gravi, né mi piace alimentare il pettegolezzo. Ho ascoltato attentamente Renzi, in questi anni, e quello che mi spaventa di più di questo bravo oratore, è proprio il fatto che DICE COSE GIUSTE. Condivido molte delle sue affermazioni, e in più è corretto, educato, coinvolgente, intelligente, e, specialmente, rappresenta il “nuovo”. Una sinistra giovane che ha voglia di cambiare e “rottamare” una vecchia politica che sa di stantio, quando non è corrotta. Mi piacciono alcune delle sue proposte. E ALLORA PERCHE’ MI SPAVENTA? Perché sto notando ogni giorno di più che è un personaggio multicolore, chiassoso, simpatico, convincente, ma, alla fine, disonesto verso chi lo ascolta. E’ proprio questo che lo rende vicino a Berlusconi. Il fatto che sia un ottimo venditore di fumo, una persona che dice molte cose giuste, e lo dice in un modo molto cordiale e condivisibile, ma FA COSE SBAGLIATE, a volte persino opposte a quello che dice. Ma non solo, proprio come Berlusconi DOMINA LE TELEVISIONI e questo ha un che di inquietante. Perché imperversa per le TV per ore ed ore sempre e soltanto lui? Perché Alfano nel PDL, Tosi nella Lega, Mauro in Scelta Civica non hanno gli stessi spazi? Eppure anche questi aspirano a sostituirsi all’attuale leadership del loro partito, ma a livello mediatico non esistono. Strano. E allora provo a capire meglio ed osservo che, in questi tre giorni alla Leopolda di Firenze, Renzi ha affermato: 1. RIFORMA ELETTORALE: “SONO UNO DEI TANTI, non dovete avere fiducia solo in me” dice, e tuttavia, in un’Italia che anela una maggiore democrazia diretta dei cittadini, che non vuole il modello di Stato / Leader chiesto a gran voce soltanto da Berlusconi, Renzi propone una RIFORMA ELETTORALE DI TIPO PRESIDENZIALISTA proponendo Serve una legge elettorale semplice, come quella per lelezione dei sindaci. Chi vince ha vinto, chi perde ha perso, chiuso”. Quindi questa sarebbe la sua idea di democrazia? Tutti noi sappiamo che quando si elegge il Sindaco si vota un solo nome. Il neo-Sindaco, una volta eletto, nomina gli Assessori che vuole. Temo che i cittadini, se si adottasse quel modello, si sentirebbero presi in giro poiché con la riforma elettorale che ha in mente Renzi verrebbe chiesto loro di esprimere la propria fiducia SOLO SU UN’UNICA PERSONA, UN LEADER ASSOLUTO che concentrerebbe su di sé tutto il potere, altroché “uno dei tanti”!! Così avviene soltanto in alcune Repubbliche (si fa per dire) Presidenzialiste sudamericane ed in nessun’altra parte del mondo. Perché questa contraddizione? 2. LAVORO: Renzi chiede labolizione dellistituzione della Provincia. E fin qui penso che tutta l’Italia sia d’accordo, poi però AGGIUNGE UN INSULTO AI LAVORATORI delle Province che, da ex Presidente della Provincia qual è lui, non gli fa certo onore. Dice “Con l’abolizione delle Province, qualcuno tornerà così a lavorare, non è male, raccogliendo un grande, scontato, applauso. Questo però non è il miglior modo per difendere il lavoro ed i lavoratori. Specialmente se si tiene conto che Renzi, da Presidente della Provincia fece assumere illegalmente delle persone nel suo staff personale, pagandole molto di più del dovuto, e ricevendo per questo una condanna per danno all’erario, ed è tuttora indagato per la bellezza di 600.000 € spesi per “spese di rappresentanza”. Vedi controcorrenteblogdotcom.wordpress/2013/10/17/renzi-condannato-in-primo-grado-dalla-corte-dei-conti-per-danno-erariale-e-nessuno-ne-parla/ Dire ai lavoratori onesti delle Province, quelli assunti con regolare concorso e con uno stipendio mediocre (non come quelli del suo staff), che non avrebbero – secondo lui – mai lavorato, non è da uomo di sinistra, né da persona educata. 3. L’INTERESSE DEGLI STRANIERI PER LE NOSTRE AZIENDE Dichiara: Non mi interessa se arrivano capitali stranieri nelle grandi aziende, Gucci e Nuovo Pignone ci dimostrano come i capitali stranieri possano portare a nuova occupazione e prosperità”. In realtà l’avvento di capitale straniero è anche quello della Grande Distribuzione Organizzata, che ha spazzato via i piccoli commercianti, è anche quello che ha creato i presupposti del fallimento di Parmalat, che comprava bund argentini e titoli tossici stranieri, di Cirio, di tante aziende italiane che hanno perso la loro identità. Dopo che la crisi mondiale ed europea si è riverberata su di noi facendoci crollare sotto il peso della globalizzazione (straniera) molte aziende made in Italy sono state svendute a basso costo agli stranieri. Un Renzi che allacciò rapporti segreti con lobby straniere, e che lo ammise candidamente soltanto dopo essere stato scoperto, difendendosi dicendo che lo fa per il bene della Nazione, non risulta molto credibile su questo punto delicato, a meno che non presenti proposte concrete e non slogan demagogici, ma di proposte non mi sembra ne abbia fatte, purtroppo. 4. RIFORMA DELLA SCUOLA: Puntiamo sugli insegnanti e la loro passione, quelli che si son visti le riforme planare sulla loro testa. Nessuno ha mai sentito gli insegnanti. Noi faremo una cosa diversa, non ve la dico ma la faremo. Faremo una grande iniziativa per la scuola di cui adesso non parlo, parleremo con gli insegnanti”. Anche su questo punto, mi pongo interrogativi inquietanti. In primo luogo non è del tutto vero che le riforme sono arrivate senza mai aver sentito gli insegnanti, poiché gli insegnanti hanno dato il loro voto ai partiti, PD come gli altri, che hanno scodellato queste riforme quindi in parte la responsabilità è anche loro. Ma in effetti non sono stati molto ascoltati. Tuttavia questo non significa che si debba commettere l’errore opposto. La riforma della scuola deve passare, a mio modesto parere, anche dalle idee degli studenti, dai suggerimenti dei genitori, insomma, dalla gente. Non c’è alcuna ragione per chiudersi a riccio al mondo esterno. Di Governi “tecnici” ne abbiamo fin sopra i capelli perché hanno dimostrato che non hanno saputo dare risposte, anzi, addirittura spesso hanno peggiorato le cose. Perché quindi la riforma della scuola dovrebbe essere gestita solo dagli insegnanti? Per non parlare della trasparenza. Dov’è finita? Perché Renzi non ci vuole anticipare nulla? Perché tenere nascoste le sue idee? Su altri punti del suo lungo discorso sono d’accordo, e penso molti altri cittadini insieme a me. Ad esempio: la riforma della giustizia, attribuzioni omogenee alle Regioni La sinistra che non cambia si chiama destra, la sinistra che ha paura del domani non è una sinistra interessante e cose simili. Molte belle parole, ma per restare nella toscanità - in onore a Renzi -, mi venivano in mente le parole di Benigni intervistato su cosa ne pensava lui della discesa in campo di Berlusconi nel 1993. Roberto rispose, con la sua spiccata intelligenza, sempre ironica “non mi spaventa Berlusconi o le sue idee. Ognuno è libero di pensare come vuole. Ma mi spaventa il suo potere mediatico. Se andasse mai al potere, quando mai gli altri partiti riusciranno a farlo andare giù? Se lui ha tutte le televisioni in mano?” Questo è proprio quel che mi sconcerta di un Renzi contraddittorio ed incoerente. Ha tutte le televisioni in mano, e se andasse al potere, dovremmo aspettare un altro ventennio per liberarcene? La risposta forse me l’ha data lo stesso Renzi con lo slogan di questi tre giorni alla Stazione Leopolda: Diamo un nome al futuro. Che questo nome sia Matteo Renzi?
Posted on: Mon, 28 Oct 2013 15:06:37 +0000
Trending Topics
Recently Viewed Topics
© 2015