Padre Luigi fa rivivere Cassiano Calamelli, borghigiano - TopicsExpress



          

Padre Luigi fa rivivere Cassiano Calamelli, borghigiano speciale Commenti ERA PRESENTE molta gente lo scorso sabato nella sala dell’Oratorio di Borgo Tossignano. Molti compaesani hanno voluto commemorare padre Cassiano Calamelli, borghigiano, frate cappuccino e missionario in Etiopia. A più di un decennio dalla sua scomparsa, sono state le parole del confratello padre Luigi Martignani a ricordarlo attraverso foto e testimonianze. Classe 1932, entrava nel Seminario Serafico dei Cappuccini di Imola nel 1941, dove si occupò per quindici anni di vocazioni, dopo essere stato ordinato sacerdote a Bologna il 29 giugno del 1957. E per padre Luigi Martignani, ora alla Segreteria di Stato in Vaticano, parlare di padre Cassiano è sì commemorazione, ma soprattutto un ricordo pieno di gratitudine. «Certamente — racconta padre Martignani — la mia vocazione è legata anche alla figura di padre Cassiano: incaricato della pastorale per le vocazioni girava per le scuole, incontrava i bambini e raccontava loro delle opere dei cappuccini in missione. A Fontanelice catturò la mia attenzione con alcuni filmati di Topolino e uno sulle missioni dal titolo ‘Sotto i cieli dell’India’». E la testimonianza continua con un ricordo delle prediche dialogate, di cui padre Cassiano era famoso, sempre accompagnato da padre Fedele Bersani. «Cassiano faceva la parte del padre ignorante, con domande sempre incalzanti, cui padre Fedele, che invece giocava la parte del dotto, rispondeva sempre brillantemente. E così spiegavano il Vangelo, la vita cappuccina e le missioni». Poi ci sono gli aneddoti legati al paese, quello d’origine, Borgo Tossignano. «Entrai in seminario nel 1965 – racconta padre Martignani –: Cassiano veniva a Borgo per festeggiare la Madonna del Buon Consiglio, in ottobre. Mi chiedeva di fargli segno passati i dieci minuti di predica, per non annoiare la gente. Una volta però ebbe la faccia tosta di dire di fronte a tutti: “il chierichetto Luigi mi dice che devo terminare”». Ma il carisma di Cassiano lo si può toccare con mano soprattutto per il suo impegno profuso nelle missioni cappuccine in Etiopia, dove il padre borghigiano mise in pratica quanto predicava. «IL RICORDO più bello di padre Cassiano — conclude padre Martignani — sta nelle cose che ha fatto nelle missioni, nelle chiese, nelle scuole, nelle infermerie, nei seminari, neitanti i progetti, come quello di dare la possibilità di comprare una capra per una famiglia povera o come “È ora di piantarla”, un progetto di rimboschimento nel brullo territorio di Gasse Charè». Il 23 novembre 2001 padre Cassiano rientrava in Italia, a Bologna, gravemente malato e moriva poco dopo, il 1 aprile del 2002. Ma i borghigiani lo ricordano ancora: il suo nome sta scritto sul cartello di una strada nelle nuove lottizzazioni del paese ma, soprattutto, rimane un ricordo indelebile per chi lo ha conosciuto. Elena Gurioli ilrestodelcarlino.it/imola/cronaca/2013/06/19/906584-padre_luigi_rivivere_cassiano_calamelli_borghigiano_speciale.shtml
Posted on: Thu, 20 Jun 2013 20:29:46 +0000

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