Peppino occhi di mare era una quercia cresciuta a latte e miele. - TopicsExpress



          

Peppino occhi di mare era una quercia cresciuta a latte e miele. Non gli piacevano i libri, le storie le ascoltava per la strada dai vecchi che negli angoli giocavano a carte e dalle donne sedute davanti alluscio che guardavano lontano parlando tra di loro. Andò presto a lavorare perché aveva fame, faceva il muratore. Allinizio portava la carriola, dieci ore a trasportare mattoni e calce, la paga era buona. Il padrone era un padre mangiava con i suoi operai, diceva loro il guadagno lo dividiamo, senza di voi le case non si fanno, siamo una famiglia teniamoci abbracciati. Peppino il sabato si vestiva di festa e andava a ballare, conobbe Manuela dopo un anno la sposò, tre figli e il cuore grande. Un giorno lo chiamò il padrone, con le lacrime negli occhi gli disse Peppino non ce la faccio, pago le tasse e le spese necessarie per farvi lavorare senza rischi, ho sempre rifiutato di pagare gli sciacalli, le nostre case non le vuole più nessuno, ti devo licenziare. Peppino lo abbracciò gli diede un bacio e se ne andò. Laltro padrone era un signore, belle macchine, fazzoletto nel taschino e scarpe lucide Peppino mi puoi servire, questa è la paga, metà di quella scritta, prendere o lasciare, con me si va veloci, occhi aperti non butto i soldi per le reti. I bambini dovevano mangiare, Peppino accettò e a casa quella sera riuscì a portare il pane. Da piccolo sua madre gli chiedeva stai sempre col naso in aria, Peppino che guardi? è bello mamma mi piacerebbe volare, peccato che non ho le ali Peppino, figlio mio, se ti cuci addosso il cielo puoi volare senza ali Quella mattina Peppino salì sul ponte, il giorno prima aveva lavorato quindici ore, la paga non era buona, i bambini dovevano mangiare, per lui una minestra e a letto abbracciato a Manuela. Sentì un battito di ali sfiorargli il viso, alzò gli occhi per un istante, uno solo, quel giorno la sua tuta era color cielo, si impigliò e uno strappo la scucì, Peppino cadde non riuscì a volare, ebbe il tempo di pensare i suoi bambini, Manuela, per ultimo la mamma, glielo diceva che doveva tenersi il cielo cucito addosso. Voli anche senza ali se ti cuci il cielo addosso.
Posted on: Fri, 25 Oct 2013 06:06:57 +0000

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