Per tutta la notte ripensò ai numerosi messaggi di auguri che aveva ricevuto nel giorno del suo compleanno. La sola idea che la gente potesse avere, anche solo per un istante, un pensiero carino per lei le riempiva il cuore di gioia. Così, il giorno dopo si svegliò e si sedette al computer di buona lena. Voleva rispondere a tutti, singolarmente, e ricambiare quegli auguri gentili con parole sincere e affettuose. Ma qualcosa sconvolse i suoi piani. “Pinz a studià”, urlò sua madre dalla stanza accanto, “stè semb mbac o’ combiùter”. E subito le ricordò che aveva compiuto un quarto di secolo, che le mancavano ancora sette esami alla laurea, che la vita stava volando via e che doveva sbrigarsi a trovare un posto fisso e un marito. Tutte cose a cui la ragazza non pensava, presa com’era dal suo mondo fatto di libri strani, film ancora più strani e riflessioni indicibili. Tuttavia, sebbene a malincuore, decise di scrivere un ringraziamento unico. Poche parole, concise ma intense, che potessero comunque esprimere l’intensità del suo sentire. “Grazie per aver fermato il flusso dei vostri pensieri, ricordandovi del mio compleanno. Mi avete fatto dono di qualcosa di veramente prezioso. Qualche secondo della vostra vita”.
Posted on: Sun, 25 Aug 2013 10:20:00 +0000
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