Plácido Domingo Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Plácido - TopicsExpress



          

Plácido Domingo Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Plácido Domingo Fotografia di Plácido Domingo Nazionalità Spagna Spagna Genere Opera lirica Operatic pop Musical Pop Musica latina Periodo di attività 1959 – in attività Etichetta Deutsche GrammophonPremio Wolf Premio Wolf per le arti 2012 José Plácido Domingo Embil (Madrid, 21 gennaio 1941) è un tenore e direttore dorchestra spagnolo. Tenore lirico-drammatico (con inflessioni baritonali), celebre soprattutto come cantante dopera, oltre che di musica latinoamericana, dal 1973 è attivo anche come direttore dorchestra, lavorando con alcuni dei maggiori enti lirici internazionali. È direttore generale della Washington National Opera e della Los Angeles Opera. Un sondaggio svolto in Gran Bretagna lo ha posto al 58º posto nella lista dei 100 geni viventi[1]. Indice [nascondi] 1 Biografia 1.1 Anni giovanili 1.2 1960-90 1.3 Dal 1990 ad oggi 1.4 Famiglia 2 Vocalità 3 Repertorio operistico 3.1 Lista dei ruoli interpretati 4 Cinema e televisione 5 Filmografia parziale 6 Discografia parziale 7 DVD & BLU-RAY parziale 8 Attività editoriale 9 Riconoscimenti 9.1 Lauree Honoris Causa 10 Onorificenze 10.1 Onorificenze spagnole 10.2 Onorificenze straniere 11 Note 12 Altri progetti 13 Collegamenti esterni Biografia[modifica | modifica sorgente] Apprezzato per lintensa vocalità e per le considerevoli doti sceniche, Domingo ha al suo attivo unampia galleria di ruoli tenorili, soprattutto in opere di lingua italiana, francese e tedesca, e ha occasionalmente interpretato ruoli da baritono (Il barbiere di Siviglia, Simon Boccanegra, Rigoletto), oltre a diverse parti tenorili o baritonali in zarzuelas e musicals, dando vita a un repertorio tra i più ampi ed eclettici di tutti i tempi (oltre 130 ruoli al giugno 2009). A ciò si aggiunge unaltrettanto vasta frequentazione della musica liederistica e leggera, comprendente soprattutto brani in spagnolo, inglese e italiano (ma anche in tedesco, cinese, francese e persino nellantica lingua Maya). Negli anni novanta la sua fama si è spinta al di là del mondo della lirica grazie ai celebri concerti dei Tre Tenori, tenuti con i colleghi Luciano Pavarotti e José Carreras. Anni giovanili[modifica | modifica sorgente] José Plácido Domingo Embil è nato a Madrid nel 1941 dal baritono Plácido Domingo Ferrer e dal soprano Josefa Pepita Embil (sebbene alcune biografie citino come anno di nascita il 1934[2]), si trasferisce alletà di otto anni in Messico con la famiglia, che ha una compagnia di zarzuela. Sin da bambino recita nella compagnia dei genitori, studiando nel frattempo pianoforte e dilettandosi nel canto e nella musica in genere (si cimenta anche con la chitarra e la fisarmonica). Entrato al conservatorio di Città del Messico, studia pianoforte, direzione dorchestra e composizione, continuando a sviluppare la propria voce da autodidatta. Dal 1956 inizia ad esibirsi come pianista, maestro di coro, aiuto direttore dorchestra e corista nella compagnia di famiglia, dove, alletà di sedici anni, debutta come baritono solista nella zarzuela Gigantes y cabezudos di Manuel Fernández Caballero, cui seguono numerosi ruoli secondari, sia baritonali che tenorili, in zarzuelas, operette e musicals (inclusa la prima edizione messicana di My Fair Lady). Lestrema versatilità come musicista e artista di palcoscenico lo porta, sin da giovane, a collaborare con diversi cantanti messicani come pianista e arrangiatore (curando gli adattamenti di vari standard e brani pop americani per artisti latinoamericani) e, nel 1959, ad entrare come voce di supporto nella Rock&Roll band Los Black Jeans del giovane César Costa. Nello stesso anno viene accettato nellOpera Nazionale Messicana come baritono, acquisendo ben presto anche il registro tenorile e debuttando in quellanno nel ruolo di Pascual in Marina, cui seguono numerosi altri ruoli da comprimario in diverse opere (incluse Rigoletto e I dialoghi delle Carmelitane). Contemporaneamente lavora come pianista accompagnatore presso il corpo di ballo dellOpera e si esibisce regolarmente al pianoforte in un programma alla TV messicana. Lesperienza televisiva lo porta a cimentarsi anche come attore, interpretando diversi piccoli ruoli in drammi di Pirandello, Benavente, García Lorca e Cechov. 1960-90[modifica | modifica sorgente] Plácido Domingo nel 1979 Decide dunque di indirizzarsi verso il canto e passato definitivamente al registro tenorile, viene ingaggiato dal teatro dellopera di Monterrey, interpretando numerose parti di supporto durante la stagione 1960-61, per debuttare infine nel ruolo di Alfredo ne La Traviata, cui segue, pochi mesi dopo, quello di Arturo in Lucia di Lammermoor a Dallas (accanto a Joan Sutherland), mentre lanno successivo passa al ruolo di Edgardo nella medesima opera. Tra il 1961 e il 1962 divide la carriera tra gli Stati Uniti e Città del Messico, interpretando numerosi ruoli, inclusi Cavaradossi in Tosca e Rodolfo in La bohème). Viene quindi scritturato dallOpera Nazionale Israeliana, dove si esibisce per oltre due anni, in dodici diversi ruoli (inclusi alcuni in ebraico) per un totale di 280 rappresentazioni, guadagnandosi presto la fama di astro nascente del mondo tenorile. Nel 1965 torna negli Stati Uniti, debuttando il 17 giugno alla New York City Opera come Pinkerton in Madama Butterfly, mentre nel 1966 interpreta il ruolo del titolo nel Don Rodrigo di Alberto Ginastera, in occasione dellinaugurazione del Lincoln Center for the Performing Arts di New York. Sempre nel 1966 è Faust (opera) al San Diego Opera. Allo stesso anno risale la sua prima apparizione per il Metropolitan, in concerto con Turiddu in Cavalleria rusticana e Canio in Pagliacci al Lewisohn Stadium di Manhattan, che segna linizio dellormai pluridecennale e saldissimo rapporto tra il celebre teatro newyorkese, che lo ha visto partecipare da allora ad ogni stagione, con oltre 40 ruoli e 660 esibizioni fino ad oggi, superando nel 1999 il precedente record di 18 serate di apertura detenuto da Enrico Caruso)[3] Come direttore debutta al Met nellottobre 1984 e fino al 2012 ha diretto in 147 rappresentazioni. Seguono nel 1967 il debutto alla Wiener Staatsoper con Don Carlo insieme a Cesare Siepi, il Don José nella prima rappresentazione nel Teatro Municipal di Santiago del Cile di Carmen (opera) di Georges Bizet e Cavaradossi in Tosca (opera) al San Diego Opera, nel 1968 debutta al Met con Maurizio in Adriana Lecouvreur con Renata Tebaldi, nel 1969 alla Scala nella serata dinaugurazione della stagione lirica in Ernani con Nicolai Ghiaurov e Raina Kabaivanska Corsaletti ed allArena di Verona con Calaf a fianco di Birgit Nilsson in Turandot con Pier Luigi Pizzi e con Don Carlo nei panni dellInfante con la Montserrat Caballé, Dimiter Petkov, Piero Cappuccilli e Fiorenza Cossotto con la direzione di Eliahu Inbal, al Covent Garden. Al Metropolitan sempre nel 1968 è Cavaradossi in Tosca, nel 1969 è Manrico ne Il trovatore con Leontyne Price e Grace Bumbry diretto da Zubin Mehta, nel 1970 Calàf in Turandot, Edgardo in Lucia di Lammermoor, Riccardo ne Un Ballo in Maschera con la Caballé, Andrea Chénier con la Tebaldi e Fernando Corena ed Alfredo ne La traviata con Joan Sutherland, nel 1971 è Radamès in Aida con la Bumbry, Ernani, Don José in Carmen, Don Carlo con Siepi e la Bumbry, Faust con Renata Scotto e Frederica von Stade, Rodolfo in Luisa Miller con Bonaldo Giaiotti e Don Alvaro in La Forza del Destino, nel 1972 è Rodolfo ne La bohème a Memphis nel Tennessee ed al Masonic Temple Auditorium di Detroit nel Michigan, nel 1973 Hoffmann in Les Contes dHoffmann con la Sutherland, nel 1974 Arrigo ne I Vespri Siciliani con Cristina Deutekom e Roméo in Roméo et Juliette, nel 1977 il Duca di Mantova con Ileana Cotrubas, nel 1978 Werther, nel 1979 Otello, nel 1980 Des Grieux in Manon Lescaut con la Scotto e Renato Capecchi, nel 1981 Pollione in Norma con Tatiana Troyanos, nel 1982 Messa di Requiem di Giuseppe Verdi con Leontyne Price e canta nel Troyanos - Domingo - Levine Concert ed Enzo ne La Gioconda Eva Marton, Bruna Baglioni e Ferruccio Furlanetto, nel 1983 è la volta del Domingo-Milnes-Levine Concert ed Aeneas in Les Troyens con Jessye Norman e la Troyanos, nel 1984 Paolo in Francesca da Rimini e Lohengrin con Anna Tomowa-Sintow, nel 1989 Luigi ne Il Tabarro e nel 1990 Samson in Samson et Dalila con Shirley Verrett. Al Wiener Staatsoper è Canio in Pagliacci, Manrico ne Il trovatore con la Cossotto ed Ivo Vinco e Faust con Siepi e Wilma Lipp nel 1968, Don José in Carmen nel 1969, Don Alvaro ne La forza del destino con Siepi, Gustavo (Riccardo) ne Un ballo in maschera e Mario Cavaradossi in Tosca nel 1971, Radames in Aida diretto da Riccardo Muti, Rodolfo ne La bohème, il Duca di Mantova in Rigoletto e Turiddu in Cavalleria rusticana nel 1973, dirige Die Fledermaus nel 1978, Johnson ne La fanciulla del West, Edgardo in Lucia di Lammermoor, Viscardo di Benevento ne Il giuramento con Agnes Baltsa e dirige Il trovatore nel 1979, Andrea Chénier con Piero Cappuccilli e Fedora Barbieri nel 1981, Otello con Mirella Freni nel 1982, Lohengrin nel 1985, Enzo Grimaldo ne La Gioconda nel 1986 e Samson in Samson et Dalila con la Baltsa diretto da Georges Prêtre nel 1990. Al San Francisco Opera nel 1969 è Rodolfo ne La bohème, nel 1970 è Don José in Carmen e Mario Cavaradossi in Tosca, nel 1971 è Manrico ne Il trovatore con Leontyne Price, nel 1972 debutta il ruolo di Vasco da Gama in LAfricaine di Giacomo Meyerbeer con Shirley Verrett, nel 1975 Andrea Chénier, nel 1976 è Turiddu in Cavalleria rusticana e Canio in Pagliacci, nel 1978 Otello con Katia Ricciarelli, nel 1979 Dick Johnson ne La Fanciulla del West, nel 1980 Samson in Samson et Dalila con la Verret, tiene un concerto con Pilar Lorengar nel 1984, è Hoffmann in Les Contes dHoffmann nel 1987, Vasco da Gama in LAfricaine di Giacomo Meyerbeer con Shirley Verrett nel 1988 e nel 1990 tiene un concerto con Ann Panagulias al Civic Auditorium. All’Arena di Verona debutta con Calaf in Turandot di Puccini nel 1969; Don Carlo di Verdi nel 1969, Renato Des Grieux in Manon Lescaut di Puccini nel 1970, Mario Cavaradossi in Tosca nel 1974; è Radames in Aida di Verdi nel 1974, 1976 e 1994, Calaf anche nel 1975, Turiddu in Cavalleria Rusticana di Mascagni e Tonio in Pagliacci di Leoncavallo nel 1977. Con la Fondazione Arena partecipa inoltre alla trasferta di Aida a Luxor nel 1987. Alla Scala è Don Carlo con Nicolai Ghiaurov e Piero Cappuccilli diretto da Claudio Abbado nel 1970 e Rodolfo nella replica di La bohème di Giacomo Puccini nel 1971, che unitamente a quanto fatto fino a questo momento lo consacrano come uno dei maggiori cantanti lirici sulla scena mondiale. Ancora a Milano è Radames nella prima rappresentazione di Aida con la Cossotto, Ghiaurov e Cappuccilli nel 1972, inaugura anche la stagione 1972/1973 con Riccardo ne Un ballo in maschera con Cappuccilli, è Don Josè in Carmen con la Cossotto, Josè van Dam diretto da Georges Pretre, Mario Cavaradossi in Tosca con la Raina Kabaivanska ed Alfredo Mariotti nel 1974, Otello con Mirella Freni diretto da Carlos Kleiber nella serata dinaugurazione della stagione 1976/1977, nelle prime rappresentazioni nel 1980 e nel 1987, Il cavaliere Des Grieux nella prima rappresentazione di Manon Lescaut con Renato Capecchi diretto da Pretre nel 1978, Turiddu in Cavalleria rusticana e Canio in Pagliacci con Juan Pons diretto da Pretre nel 1981; nello stesso anno partecipa alla trasferta La Scala in Giappone con Otello con Anna Tomowa-Sintow diretto da Kleiber al Teatro N.H.K. di Tokyo, Ernani con Renato Bruson, Ghiaurov, Freni diretto da Riccardo Muti nella serata dinaugurazione della stagione 1982/1983, Il principe ignoto (Calaf) in Turandot con Ghena Dimitrova, Katia Ricciarelli e Rolando Panerai diretto da Lorin Maazel nel 1983, Josè in Carmen nella serata dinaugurazione della stagione 1984/1985 con Shirley Verret diretto da Claudio Abbado. Ancora nel 1971 è Mario Cavaradossi nella ripresa nel Teatro Nuovo di Torino di Tosca di Giacomo Puccini. Al Royal Opera House di Londra è Mario Cavaradossi in Tosca nella stagione 1971/1972, Don José in Carmen nel 1973 con Kiri Te Kanawa, Shirley Verrett e José Van Dam diretto da Georg Solti, nel 1974 è Radames in Aida e Rodolfo ne La bohème con Katia Ricciarelli, nel 1975 Gustavo (Riccardo) ne Un ballo in maschera con Piero Cappuccilli e la Ricciarelli diretto da Claudio Abbado, nel 1976 è Turiddu in Cavalleria rusticana e Canio in Pagliacci, nel 1977 Dick Johnson ne La fanciulla del West diretto da Zubin Mehta, nel 1978 Vasco de Gama in LAfricaine con Grace Bumbry, nel 1979 Rodolfo in Luisa Miller con Renato Bruson, la Ricciarelli e diretto da Lorin Maazel, nel 1980 Otello con Margaret Price diretto da Carlos Kleiber e Hoffmann ne Les Contes dHoffmann con Agnes Baltsa e Ileana Cotrubas diretto da George Prêtre, nel 1983 Renato Des Grieux in Manon Lescaut con Kiri Te Kanawa diretto da Giuseppe Sinopoli e dirige Die Fledermaus con Kiri Te Kanawa e Hermann Prey, nel 1984 Calaf in Turandot, nel 1985 Andrea Chénier con Giorgio Zancanaro ed Anna Tomowa-Sintow e Samson in Samson et Dalila con Agnes Baltsa e nel 1989 Manrico ne Il trovatore. Nel 1972 è Radamès nella ripresa nel Bayerisches Staatstheater di Monaco di Aida di Giuseppe Verdi, con la Cossotto, Piero Cappuccilli e Nicolai Ghiaurov e Riccardo di Warwick nella ripresa nel Teatro alla Scala di Milano di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi con Piero Cappuccilli. Nel 1974 canta la Messa di Requiem di Giuseppe Verdi con la Cossotto diretta da Zubin Mehta al Teatro La Fenice di Venezia. Al Großes Festspielhaus di Salisburgo nel 1975 è Don Carlos nella prima rappresentazione di Don Carlos di Giuseppe Verdi direzione di Herbert von Karajan, con Mirella Freni, Anna Tomowa-Sintow, Christa Ludwig, Piero Cappuccilli, Nicolai Ghiaurov e José Van Dam e nel 1980, 1981 e 1982 è Hoffmann nella prima rappresentazione di Les contes dHoffmann di Jacques Offenbach con José Van Dam. A Bilbao è Mario Cavaradossi in Tosca con Juan Pons ed Alfredo Mariotti nel 1977, Canio ne I Pagliacci con Giorgio Zancanaro e Turiddu in Cavalleria rusticana nel 1978. Nel 1977 è Don José in Carmen con Mirella Freni e Teresa Berganza diretto da Claudio Abbado al Festival Opera di Edimburgo. Tra le tappe successive della sua carriera figurano lOpéra Garnier di Parigi (I vespri siciliani), il Teatro Regio di Torino (La Fanciulla del West), Salisburgo (Don Carlo) e il debutto in Otello ad Amburgo. È inoltre stato il protagonista di due opere scritte espressamente per lui: El poeta di Torroba (Madrid, 1980) e Goya di Menotti (Washington, 1986). Al Teatro alla Scala di Milano nel 1982 è Ernani nella ripresa di Ernani di Giuseppe Verdi con Mirella Freni, Renato Bruson e Nicolai Ghiaurov diretto da Riccardo Muti e nel 1984 è Don José nella ripresa di Carmen di Georges Bizet con Shirley Verrett diretto da Claudio Abbado. Nel 1990 è Otello con Renato Bruson diretto da Myung-Whun Chung allOpéra National de Paris. Linteresse alla direzione dorchestra, abbandonato in seguito al concretizzarsi della carriera canora, ritorna alla luce soltanto a partire dal 1973. Il 7 ottobre debutta infatti sul podio della New York City Opera nella Traviata. A partire dagli anni ottanta Domingo intensifica lattività come direttore, con numerose incisioni discografiche ed esibizioni in alcuni tra i più importanti teatri del mondo (inclusi La Scala, Metropolitan, Wiener Staatsoper, Arena di Verona, Los Angeles Opera), dirigendo principalmente repertorio operistico, tra cui Tosca, Aida e La Traviata, e occasionalmente composizioni sinfoniche o recital. Interessato sin dalla gioventù a tutte le espressioni dellarte canora, anche in seguito al suo primario impegno nel campo operistico, non trascura le altre forme musicali. Nel 1981 registra la canzone Perhaps Love in un duetto con il popolare cantante folk/pop statunitense John Denver e durante gli anni ottanta incide album musicali di generi più diversi (pop, musical, brani tradizionali), che lo portano, soprattutto negli Stati Uniti, a raggiungere lo status di celebrità anche al di fuori del mondo della lirica, frequentando assiduamente la televisione nelle vesti di cantante, intrattenitore e, occasionalmente, attore, mentre, in campo cinematografico Franco Zeffirelli e Francesco Rosi gli affidano il ruolo di protagonista nelle trasposizioni de La Traviata (1983) Otello e Carmen (1984). Dal 1990 ad oggi[modifica | modifica sorgente] Lambizione di Domingo di portare lOpera e la musica in genere al grande pubblico si concretizza a partire dal 1990, quando, in occasione della finale dei Campionati mondiali di calcio, si esibisce assieme ai colleghi Luciano Pavarotti e José Carreras alle Terme di Caracalla in uno storico concerto benefico a favore della José Carreras International Leukemia Foundation, dando così inizio al fenomeno dei Tre Tenori, una serie di concerti di grande successo tenuti dai tre nel corso degli anni novanta, spesso in concomitanza con grandi eventi pubblici o sportivi. Plácido Domingo; 4 agosto 2006 Nel 1991 affianca Paloma San Basilio in un fortunato concerto tenutosi a Madrid, e alla base dellalbum live Plácido e Paloma- Por Fin Juntos, mentre nel 1993 dà vita allo spettacolo Christmas in Vienna (trasformatosi anchesso in un disco live) assieme a Diana Ross e José Carreras, cui seguono, con cadenza annuale, Christmas in Vienna II, III e IV, che vedono il cantante affiancato da artisti quali Dionne Warwick, Charles Aznavour, Sissel Kyrkjebø, Patricia Kaas, Sarah Brightman, Luciano Pavarotti, Alejandro Fernández, Riccardo Cocciante e Tony Bennett. Continua nel frattempo la sua attività sulla scena, con nuovi debutti (Idomeneo di Mozart, Parsifal, La Valchiria) e la ripresa del suo tradizionale repertorio, nel quale spicca lo storico Otello viennese del 1991, entrato nel Guinness dei primati per gli 80 minuti di applausi e le 101 chiamate al sipario.[4] Al Metropolitan nel 1991 è Parsifal con Jessye Norman, nel 1991 Dick Johnson ne La fanciulla del west, nel 1993 canta in un concerto che il Met organizza per i venticinque anni con la compagnia di Domingo e Pavarotti ed è Stiffelio nellopera omonima di Giuseppe Verdi, nel 1994 è Idomeneo, nel 1995 Gabriele Adorno in Simon Boccanegra con Kiri Te Kanawa e dirige Madama Butterfly, nel 1996 Siegmund ne La Valkiria ed il Conte Loris Ipanov in Fedora con Mirella Freni, nel 1999 è Gherman ne La dama di picche (opera), nel 2000 Conte Danilo ne La vedova allegra con Frederica von Stade, nel 2001 canta in concerto che il Met organizza per il suo sessantesimo compleanno, nel 2002 è Christopher Sly in Sly di Wolf-Ferrari con Maria Guleghina e Juan Pons e dirige Rigoletto con Leo Nucci, nel 2005 Cyrano de Bergerac nellopera omonima di Alfano, nel Emperor Qin nella prima mondiale di The First Emperor di Dun-Jin diretta da Tan Dun, nel 2007 Oreste in Iphigenie en Tauride, nel 2009 canta nel concerto che il Metropolitan organizza per i suoi quarantanni al Met, nel 2011 è Nettuno in The Enchanted Island e dirige la Madama Butterfly. Al Wiener Staatsoper è Parsifal con Kurt Moll e Waltraud Meier nel 1991, Siegmund ne La Valchiria con la Meier ed Hildegard Behrens nel 1992, dirige La traviata ed è Hoffmann con Natalie Dessay e Barbara Frittoli nel 1993, dirige I puritani con Edita Gruberova nel 1994, Jean in Hérodiade con Juan Pons, Baltsa e Ferruccio Furlanetto, dirige Aida e Carmen ed è Loris Ipanoff in Fedora nel 1995, Idomeneo e Stiffelio nel 1997, dirige Tosca ed è Jean de Leyden ne Le prophète nel 1998, Hermann ne La dama di picche (opera) diretto da Seiji Ozawa nel 1999, dirige La bohème con Ramón Vargas nel 2003, canta nel Domingo-Gala nel 2007 e nel 2011 è Simon Boccanegra con Ferruccio Furlanetto e la Frittoli. Complessivamente fino al 2011 Domingo ha preso parte a circa duecento rappresentazioni viennesi. Al Teatro alla Scala di Milano è Dick Johnson ne La fanciulla del west con Pons diretto da Maazel nel 1991, Parsifal nella serata dinaugurazione della stagione 1991/1992 diretto da Muti, canta in concerto con Veronica Villarroel nel 1992, Il Conte Loris Ipanoff nella prima rappresentazione di Fedora con la Freni nel 1993 e nel 1996, Siegmund nella serata dinaugurazione della stagione 1994/1995 ne La Valchiria diretto da Muti, Otello nella serata dinaugurazione della stagione 2001/2002 con Leo Nucci e Barbara Frittoli diretto da Muti, Samson in Samson et Dalila nel 2002, Vidal Hernando nella prima rappresentazione di Luisa Fernanda di Federico Moreno Torroba nel 2003, Cyrano nella prima rappresentazione di Cyrano de Bergerac con Claudio Sgura e partecipa al concerto per i suoi 40 anni dal debutto alla Scala eseguendo musiche di Wagner con Nina Stemme diretto da Daniel Barenboim nel 2009, Simon Boccanegra nella prima rappresentazione con Ferruccio Furlanetto diretto da Barenboim e dirige nel concerto della finale del concorso Operalia 2010. AllOpéra National de Paris è ancora Otello diretto da Myung-Whun Chung nel 1992, Mario Cavaradossi in Tosca nel 1994 e nel 1995 diretto da Seiji Ozawa e Parsifal nel 2001. All’Arena di Verona è ancora Canio in Pagliacci nel 1993; è Otello e canta in una Serata di Gala nel 1994; prende parte al gala La Corona di Pietra nel 2004; canta in una Serata di Gala nel 2009 e dirige Carmen nel 1999 e nel 2009. Con la Fondazione Arena partecipa inoltre alle trasferte a Tokyo con Aida e una Serata di Gala nel 2010, a Muscat con Turandot nel 2011. Al San Francisco Opera debutta il ruolo di Jean in Hérodiade nel 1994, tiene un concerto nel Civic Auditorium nel 1996, canta nel concerto Viva! Domingo nel 2000 ed è Cyrano de Bergerac con Ainhoa Arteta nel 2010. Al Royal Opera House di Londra nel 1995 è Stiffelio ed il Conte Loris Ipanov in Fedora con Maria Guleghina, nel 1996 Siegmund ne La Valkiria, nel 1997 Gabriele Adorno in Simon Boccanegra, nel 1998 Parsifal e dirige La traviata, nel 2000 Arrigo ne La battaglia di Legnano; alla fine della rappresentazione di questo ultimo spettacolo gli è stata conferita la Royal Philharmonic Society Gold Medal, nel 2002 Gherman in The Queen of Spades; al termine delle rappresentazioni di questa ultima opera Domingo celebra 30 anni di apparizioni con il The Royal Opera, nel 2006 Cyrano in Cyrano de Bergerac. Complessivamente fino al 2011 Domingo ha preso parte a duecentotrentadue rappresentazioni londinesi. Nel 1996 assume la carica di direttore generale della Washington National Opera, mentre nel 2003 è direttore artistico della L.A. Opera, diventandone direttore generale nel 2006. Entrambe le cariche sono state rinnovate sino al 2011. Letà lo porta a sfoltire il proprio repertorio tradizionale, cui però si aggiungono nuovi debutti. Nel 1997 canta in concerto con Ainhoa Arteta al Civic Theatre del San Diego Opera. Nel 1998 è Canio in Pagliacci a Ravenna con Juan Pons. Nel 2002 dirige La Traviata al Teatro Regio di Parma e nel 2005 lAida alle Terme di Caracalla per il Teatro dellOpera di Roma. Di particolare rilevanza, nel 2005, il ruolo principale in Cyrano de Bergerac di Alfano, opera poco frequentata, recentemente riscoperta proprio grazie allinteresse di Domingo, che ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia nellultima fase della sua carriera. Ai ruoli in teatro si alternano con sempre maggior frequenza esibizioni in forma di concerto, spesso in collaborazione con altri artisti (di particolare rilievo il sodalizio artistico con il soprano Anna Netrebko e il tenore Rolando Villazón, con cui ha cantato in due fortunati concerti al Waldbühne di Berlino nel 2006 e al Castello di Schönbrunn, a Vienna nel 2008, e che ha accompagnato in diverse occasioni in veste di direttore). Nel marzo del 2008 compie il suo 130º debutto interpretando Tamerlano di Handel. Nello stesso anno si esibisce in duetto con Song Zuying alla cerimonia di chiusura delle XXIX Olimpiadi a Pechino e incide il disco Amore infinito, raccolta di brani ispirati alle poesie di Karol Wojtyła. Nellestate 2009 è direttore artistico della stagione lirica dellArena di Verona, dirigendo lorchestra in alcune serate ed esibendosi come cantante in un Gala in suo onore. Nel corso del 2009 partecipa alla celebrazione del 125º anniversario della New York Metropolitan Opera, interpretando Adriana Lecouvreur, opera con cui ha debuttato nel 1968 nello stesso teatro.[5], mentre il 24 ottobre di quello stesso anno debutta nel ruolo baritonale di Simon Boccanegra alla Staatsoper di Berlino. Nel marzo 2010 gli viene diagnosticato un tumore maligno al colon. Immediatamente operato, si ristabilisce rapidamente, ritornando sul palco, ad appena un mese dalloperazione, con linterpretazione di Simon Boccanegra alla Scala di Milano.[6] Il 2 agosto 2010 debutta nel ruolo baritonale di Rigoletto in unedizione concertistica dellopera a Pechino, mentre il 4 e 5 settembre dello stesso anno interpreta nuovamente lo stesso ruolo nel film tv Rigoletto a Mantova sotto la direzione di Zubin Mehta e con la regia di Marco Bellocchio. Levento, girato negli ambienti reali della vicenda, viene trasmesso in diretta, diviso in tre parti (una per ciascun atto), in 148 paesi. Nel 2010 canta il ruolo di Pablo Neruda per la prima mondiale del Postino di Daniel Catán alla Los Angeles Opera. Nel 2011 tiene un concerto Auditorio Jardines di Peralada con Virginia Tola, dirige Tosca al Kennedy Center Opera House del Washington National Opera, dirige Roméo et Juliette ed è Simon Boccanegra al Los Angeles Opera (protagonisti Nino Machaidze e Vittorio Grigolo. Nel 2012 è Simon Boccanegra e dirige Carmen allOpernhaus Zürich, Athanaël in Thaïs di Jules Massenet e dirige Tosca e Le Cid di Massenet al Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia, Cyrano in Cyrano de Bergerac al Teatro Real di Madrid, Simon Boccanegra diretto da Daniel Barenboim allo Schiller Theater di Berlino, tiene un concerto con Angel Blue allAuditorio Nacional di Mexico City, Pablo Neruda ne Il Postino di Daniel Catán al Teatro Municipal di Santiago e Bajazet in Tamerlano al Salzburger Festspiele. Durante il 90º Festival Lirico dellArena di Verona, dirige due rappresentazioni di Aida, il 28 luglio e il 2 agosto 2012.[7] A settembre debutta un nuovo ruolo baritonale, quello di Francesco Foscari ne I due Foscari verdiani allopera di Los Angeles. Il 2013 per Domingo si apre allinsegna di tre previsti debutti di ruoli baritonali in opere verdiane: a marzo Giorgio Germont nella Traviata al Met, ad aprile il ruolo del titolo di Nabucco a Londra, e in agosto Giacomo nella Giovanna dArco al Festival di Salisburgo (nel ruolo del titolo Anna Netrebko), riprendendo poi il ruolo di Nabucco allArena di Verona, durante il festival del centenario, durante il quale dirige lorchestra in alcune recite. Famiglia[modifica | modifica sorgente] Il padre, Plácido Francisco Domingo Ferrer (8 marzo 1907 – 22 novembre 1987), è stato un violinista ed un ex baritono di zarzuela, mentre la madre, Pepita Embil Echaníz (28 febbraio 1918 – 28 settembre 1994), è stata un soprano di origine basca, tra le più apprezzate interpreti di zarzuela della sua generazione. I due, dopo aver lavorato in molte importanti compagnia di zarzuela spagnole e messicane, si trasferiscono con i figli (Plácido e la sorella Maria José Domingo de Fernandez) in Messico e fondano la Domingo-Embil Company. Il 29 agosto 1957, a soli 16 anni, Plácido sposa la pianista Ana María Guerra Cué, di tre anni più anziana, dalla quale divorzia poco dopo la nascita del figlio José (16 giugno 1958). Nel 1962 convola nuovamente a nozze con il soprano messicano Marta Ornelas (1935), incontrata anni prima al conservatorio e votata in quello stesso anno come Cantante messicana dellanno. Dopo un inizio carriera promettente come cantante dopera e concertista (spesso accompagnata al piano dal marito), Marta decide tuttavia di abbandonare temporaneamente il mondo musicale per dedicarsi ai figli, Plácido Francisco (21 ottobre 1965) oggi apprezzato compositore noto come Plácido Domingo Jr., e Alvaro Maurizio (11 ottobre 1968). Negli anni novanta, dopo aver lavorato come collaboratrice e manager del marito, ha intrapreso, dal 1991, la carriera di regista di opere liriche (inclusa una fortunata edizione della Traviata nel 2006). Domingo risiede con la famiglia a Teaneck, New Jersey e possiede una casa ad Acapulco. Vocalità[modifica | modifica sorgente] Il colore della voce è buono, l’espressione lirica gradevole, il repertorio ampio, il professionismo notevole, la musicalità pronta, ma l’estensione rimane faticosa, il volume limitato, la tecnica modesta, la dinamica povera, il temperamento scarso. Più che quelli verdiani, si segnalano alcuni personaggi pucciniani”(Piero Mioli)[8] Dotato di un timbro scuro e pastoso con suoni caldi e bruniti, congeniale ai ruoli di tenore lirico-drammatico del dramma musicale ottocentesco e verista, unito ad una estensione vocale non attribuibile alla classe vocale tenorile in senso stretto, Domingo ha potuto ampliare il proprio repertorio sino a comprendere ruoli baritonali negli ultimi anni, dimostrando una disinvoltura ed una audacia spesso azzardate (continuando ad esibirsi dal vivo sulle scene, in ruoli spesso estremi, anche dopo i sessantanni), arrivando a mettere a rischio la propria voce e la propria salute (celebre lOtello del 2001 alla Scala, quando Domingo, colto da un malore a metà del secondo atto, decise, contro il parere del medico, di portare comunque lopera fino alla fine)[9]. La versatilità canora, tanto nella tipologia dei ruoli che negli stili musicali molto diversi, e luso considerevole dellorgano vocale (fraseggio stentoreo, il mai riuscito padroneggiamento del registro acuto, la frequenza degli impegni musicali anche in età avanzata), se deleteri per molti suoi illustri colleghi (Di Stefano; Carreras), non hanno danneggiato le sue corde vocali, che ad oltre settantanni detà continuano a sostenerlo nei frequenti impegni a teatro ed in studio di registrazione. Se dopo gli esordi baritonali e nel repertorio zarzuelesco la voce giovanile di Domingo era incentrata sul registro del tenore drammatico, sin da quando, nel 1959, comincia ad interessarsi seriamente al canto, la sua attenzione si sposta verso i ruoli lirici, sviluppando le sue attitudini vocali verso il registro medio e superiore, scoprendo la possibilità di raggiungere il registro acuto. Negli anni settanta lartista sviluppa ulteriormente le proprie capacità canore, con una voce estesa, dal timbro ricco e incentrata sul registro di tenore lirico spinto, ma in grado di sostenere ruoli diversissimi tra loro, che lo porta ad alternare ruoli lirico-leggeri quali Nemorino o Almaviva ad altri da tenore eroico (Otello e i primi ruoli wagneriani). Dalla seconda metà del decennio, con lintensificarsi dei ruoli drammatici e spinti, la voce acquisisce grande potenza con un irrobustimento del registro centrale a scapito delle note acute, che perdono di lucentezza e ricchezza, e del timbro (cfr. Otello al Teatro Allas Scala 1976 e Il Trovatore al Wien Opera 1978;).[10] Con il maturare della propria sensibilità e cultura musicale (anche attraverso i primi impegni come direttore dorchestra), Domingo comincia a sperimentare le possibilità della propria voce, affrontando ruoli e generi musicali più diversi (la collaborazione con artisti come John Denver o Julio Iglesias; lincisione del musical The Man of La Mancha e lampliarsi del proprio repertorio allesterno della lirica), e affinando le proprie tecniche interpretative. Statua di Plácido Domingo;Città del Messico A partire dalla seconda metà degli anni ottanta, in seguito allapparire di alcuni problemi di fonazione (difficoltà nel controllo dei fiati, note acute ingolate e stecche negli acuti cfr. Manon Lescaut al Covent Garden 1983; Turandot al Metropolitan di New York 1988 in cui Domingo stecca sul Do acuto nel duetto del secondo atto con Turandot-Eva Marton) dovuti probabilmente alliperattività e alleccessiva ecletticità del repertorio, oltre che al naturale avanzare delletà, ha inizio un profondo lavoro di rieducazione della propria voce, riacquistando lo smalto di un tempo tanto che nei primi anni novanta appare qualitativamente molto superiore a quella di dieci anni prima a detta dei critici[11], mantenendo i caratteri di potenza e ricchezza, accompagnate da un controllo e una ricchezza espressiva inediti che lo sosterranno per i successivi due decenni, malgrado un registro acuto ormai poco praticabile. Allo scoccare del nuovo millennio, messi da parte i ruoli più lirici ormai difficilmente praticabili, la voce di Domingo è ritornata verso la fascia tenorile drammatica, con i caratteri dellHeldentenor, mostrando un canto più attento e maturo in grado di compensare certi limiti vocali posti dalletà. Nel corso degli anni novanta ha dimostrato un maggior interesse verso i ruoli baritonali (con lincisione del Barbiere di Siviglia e le sempre più frequenti esecuzioni concertistiche di brani per baritono), culminati, nel gennaio 2007, con lannuncio dellintenzione di cimentarsi in alcuni ruoli di baritono verdiano. Ambizione concretizzatasi nel 2009 con il debutto come Simon Boccanegra, seguito, nel 2010, da Rigoletto e da alcuni ruoli baritenorili del repertorio barocco (Tamerlano di Haendel). Nel 2013 debutterà nel ruolo di Giacomo nella Giovanna dArco di Giuseppe Verdi al Wien Oper e nel ruolo di Athanael nella Thaïs di Jules Massenet. Si è spesso discusso se la voce di Domingo sia da classificarsi o meno come autenticamente tenorile, come già si discusse per Enrico Caruso, special modo nella complessa evoluzione vocale nel corso della sua carriera. Da un punto di vista di estensione vocale, Domingo è in grado di emettere note propriamente da basso-baritono e raggiungendo agilmente il Fa1 - Fa grave, mentre ha sempre ottenuto con difficoltà il Do4 - Do di petto, con la quasi totale impossibilità di emetterlo dal vivo già dagli anni ottanta. Questa estensione lo avvicina a baritoni quali Leo Nucci o Thomas Hampson piuttosto che a tenori puri come Alfredo Kraus o Luciano Pavarotti, dotati di voce squillante e che raggiungono il Re4 - Re sovracuto, mentre difficilmente scendono oltre il La1. Domingo è dotato comunque di una spiccata cantabilità anche nel registro medio superiore, padroneggiando, almeno in gioventù, anche la fascia acuta (laddove colleghi dalle voci più spiccatamente tenorili, come José Carreras, accusano difficoltà). Viene pertanto generalmente considerato un tenore a tutti gli effetti, seppur dotato di unampia estensione verso il registro baritonale.[12][13]. Repertorio operistico
Posted on: Wed, 20 Nov 2013 18:56:37 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015