Prefazione a Il Poeta delle Nuvole. Una volta, scrivendo a un - TopicsExpress



          

Prefazione a Il Poeta delle Nuvole. Una volta, scrivendo a un amico in carcere .ho ironizzaro su un mio mito Francesco De Gregori.Dice nella sua ultima canzone a un suo fan che lo ferma per strada:Ti sbagli,non sto scherzando,quello della fotografia non sono io. Non cè proprio da fidarsi di nessuno. A parte che la Rete ci ha reso troppo polemici anche verso chi fa buone azioni la celebrità può fare di questi scherzi. A un amico che ha sempre lavorato e che stamattina mi ha fermato per dirmi che forse perderà il lavoro ho detto più o meno la stessa cosa di francesxco de gregorio. Bisogna sempre chiedersi mi spiegava una insegnante di cinema perchè una cosa accade.Poi si può sceneggiare un film,scrivere una storia. Quella de Il Poeta delle nuvole è una grande storia. Prima avevo già scritto delle Pagine di Autobiografia visiva intitolate Viaggio nella biografia di un poeta contemporaneo.Fa piacere stare al centro della scena ma se la vita è spezzata in più punti diventa una cosa in certi frangenti crudele e dolorosa.Ritrovare il filo.E infatti Il Poeta delle Nuvole voleva essere solo un libro di poesie minori dal sapore adolescenziale non pubblicate nei mie volumetti precedenti di poesia per donarne copie a mie muse ed amici.Ma anche se sono rimasto fedele alla intenzione di non pubblicare un dossier giornalistico-e lettere tipo Una Vita Difficile,Emarginazione ineluttabile,Una società che ha perduto ogni senso di solidarietà-questultima pubblicata da Lo strillo-rivista di cronaca -turismo e spettacolo-ho dovuto poi rispondere allappello dialettico della storia. Se ti negano i diritti alla quotidianetà come si può rispondere? Mettere in relazione vari linguaggi artistici e visivi è stata una scelta vincente-e (da leggere anche la recensione fatta alle poesie da Vanna Corvese-esperta letteraria-)e ha favorito un libro dove non sono io ma gli altri a parlare di me. Così è evitata anche la critica di autoreferenzialità. Ma la storia è difficile,immensa,delicata.perchè dovrebbe riscattare tutti? Cera un ragazzo che voleva cambiare il mondo.Si sentiva cittadino del mondo. Voleva un Italia migliore.Il mito non permette troppe critiche. La riflessione sulla crisi,sulle coscienze assopite,sul dolore del mondo e sulla follia di cui siamo in qualche maniera partecipi tutti...lascia senza fiato.Quasi senza più risposte.perchè un libro?non so rispondere.
Posted on: Sun, 17 Nov 2013 16:42:01 +0000

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