“Pregate dunque il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe!” (Mt 9,32-38) Il Vangelo odierno ci parla riporta al Vangelo di domenica, dove Gesù ha inviato i suoi discepoli per testimoniare, poiché la messe era molta, ma gli operai erano pochi. Lo stesso ripete oggi nel Vangelo, nel vedere tanta gente stanca e sfinita per la quale sente compassione, perché era abbandonata a se stessa. Si rivolge ai suoi discepoli e dice: >. Ecco la richiesta, ma nello stesso tempo anche un invito per tutti quanti noi. Quelle parole “Pregate…..!” concludono la pagina del Vangelo di oggi Gesù nella sua vita pubblica, di gente stanca, afflitta, sconsolata ne avrà vista tanta. Tra Questi ci siamo anche noi, che come più volte ho potuto sottolineare in queste meditazioni, anche sulla base delle mi esperienze personali, allontanandoci da Lui, troviamo stanchezza e proviamo aridità, Crediamo che sia Lui ad allontanarsi da noi, quando siamo noi che ci allontaniamo da Lui. Lui, quando ritorniamo è sempre pronto a rifornirci di Misericordia e prova anche per noi come per quella gente, compassione. Sentiamo forti e vive per noi quelle parole di Gesù: >. (Mt 11,28) Tutti siamo chiamati a pregare il Signore perché mandi operai nella sua messe. Prendiamoci l’impegno di pregare per le vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa. Però non dimentichiamoci che il Signore per annunciare ha bisogno comunque di tutti, in famiglia, a scuola, a lavoro, in ogni parte. Concludo con un breve estratto della preghiera che Papa Francesco ha composto per concludere la sua Prima Enciclica Lumen Fidei: Aiuta, o Madre, la nostra fede! Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la sua chiamata.
Posted on: Tue, 09 Jul 2013 05:56:00 +0000
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