Preghiera «verbale» e preghiera «vitale» Il rapporto con Dio - TopicsExpress



          

Preghiera «verbale» e preghiera «vitale» Il rapporto con Dio si vive all’interno dell’esistenza, nella fitta trama dei rapporti con le persone. La preghiera perciò è un fatto vitale, prima che verbale. Però il momento «verbale» è un momento antropologicamente necessario ed ineliminabile. Certo, le otto ore di duro lavoro per un operaio sono amore concreto per la moglie e per i figli; ma se si toglie il momento del dialogo, si perde una dimensione essenziale della esistenza umana. Così è anche per il nostro rapporto con Dio. La preghiera è «parola», è «coscientizzazione» del rapporto con Dio, è nutrimento del rapporto personale con lui: quando non ci si parla più, lentamente si diventa estranei. La preghiera in quanto parola è vera o falsa. E vera quando esprime la realtà ossia la vita, falsa quando ne è dissociata. «Pregare con le labbra non basta: i sacrifici, le lodi, il ringraziamento suonerebbero falsi dove la preghiera non fosse già un trasformarsi in volontà di presenza e di testimonianza cristiana. Vita e preghiera non sono separate: l’una assume e arricchisce l’altra»
Posted on: Sun, 28 Jul 2013 07:24:29 +0000

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