Prendete tre pseudo-vip del calibro di Albano, Emanuele Filiberto - TopicsExpress



          

Prendete tre pseudo-vip del calibro di Albano, Emanuele Filiberto e Michele Cucuzza. Metteteli per dieci giorni fianco a fianco con gli operatori umanitari in un campo profughi del Sud Sudan, del Mali o del Congo. Accendete le telecamere 24 ore su 24 e condite il tutto con le lacrime facili del buonismo televisivo. Ecco la geniale ricetta della RAI, l’ente pubblico televisivo italiano, per risollevare le sorti di un’azienda in evidente crisi di identità. Il format del reality, con i suoi precedenti illustri de “L’isola dei Famosi” e del “Pechino-Express“, viene applicato alla tragedia di un mondo devastato dalle tre maledizioni bibliche di sempre: la peste, la fame, la guerra. Si chiamerà “Mission”, orecchiando l’avventura dei gesuiti tra gli indios guaranì del Sudamerica raccontata dal film con De Niro. L’ondata pubblica di sdegno che ha raccolto in pochi giorni oltre 40 mila firme sul web, basata proprio sugli esempi ben noti di tv-spettacolo, lascia già immaginare quale sarebbe il risultato finale dell’operazione e a quale livello di tv-spazzatura si sia arrivati. L’Africa è stata sfruttata da tutti, per secoli. Non farebbe eccezione l’idea di trasformare uno dei suoi infiniti drammi dimenticati in un teatrino nazional-popolare.
Posted on: Fri, 08 Nov 2013 13:02:06 +0000

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