Prese a pugni, strattonate, trascinate, minacciate con armi, - TopicsExpress



          

Prese a pugni, strattonate, trascinate, minacciate con armi, stuprate: è successo a tre donne su dieci. Violentate da qualcuno che non era il proprio partner: quasi una donna su dieci è stata vittima di questa odiosa violenza. E, tra le donne uccise, una su tre è morta per mano di colui che avrebbe dovuto proteggerle e amarle. Sono i dati contenuti nel report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità redatto in collaborazione con la London School of Hygene & Tropical Medicine e il South African Medical Research Council: tra le statistiche spunta un dato ancora più drammatico: il 35% delle donne di tutto il mondo è vittima di violenze fisiche o sessuali, nella maggior parte dei casi atti perpetrati dal partner. Si parla allora di violenza domestica, di cui è vittima il 30% della popolazione femminile globale. “UN’EPIDEMIA” - Un fenomeno che l’OMS non ha esitato a definire come “un’epidemia”: è questo il termine usato da Margaret Chan, direttore generale dell’organizzazione ginevrina, che in un comunicato ha espresso preoccupazione per “questi dati che dimostrano come la violenza sulle donne sia un problema di proporzioni epidemiche. Possiamo anche osservare – prosegue la Chan – Come il sistema sanitario globale possa e debba fare di più per le donne che sono vittima di violenza”. Il 40% delle donne vittime di atti di violenza perpetrati tra le mura di casa spesso soffrono di ferite fisiche e psicologiche, che in molti casi le porta a sviluppare dipendenze da alcool, a cadere in uno stato di depressione, subire gravidanze indesiderate e relativi aborti e a essere contagiate da malattie sessualmente trasmissibili, tra cui l’HIV. È VIOLENZA ANCHE QUANDO NON CI SONO FERITE - “Questi numeri devono farci aprire gli occhi – ha commentato Claudia García-Moreno, medico dell’OMS che si occupa di ricerche sulla violenza di genere – Vogliamo fare luce sul fatto che questa emergenza colpisce le donne di tutte le regioni del pianeta, e che questo è inaccettabile”. Secondo il report dell’OMS, infatti, la violenza non è solo quella che lascia ferite visibili. Si deve parlare di violenza anche quando, per paura delle ritorsioni di un partner violento, una donna rinuncia alle cure mediche, peggiorando così il proprio stato di salute e sviluppando patologie che, se trascurate, possono avere conseguenze letali. UN GRIDO INASCOLTATO DAI GOVERNI - E il dato reale potrebbe essere ancora peggiore perché, in molti casi, la violenza domestica non viene denunciata, e non necessariamente per paura: esistono paesi dove la violenza domestica semplicemente non è considerata un reato e, per tanto, non è denunciabile né misurabile. Lo spiega Rachel Jewkes, capo del South African Medical Research Council di Pretoria: “Fino a quindici o vent’anni fa i governi consideravano la violenza domestica come qualcosa di privato e inevitabile” – una politica che ha contribuito a lasciare inascoltate migliaia di grida d’aiuto: “Ora i governi cercano numeri a sostegno dei fatti, in modo da poter dimostrare che la violenza sulle donne è un problema da mettere in agenda”. Fonte Giornalettissimo
Posted on: Sat, 29 Jun 2013 19:29:10 +0000

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