Prima di dire a una persona “ti voglio bene” bisognerebbe pensarci non dieci, ma cento volte. Non ci si rende mai conto che, pronunciando queste tre parole, creiamo speranza, fiducia e aspettative in colui o colei che le riceve. E dobbiamo essere pronti a non deludere queste aspettative. “Ti voglio bene” non è un mero modo per concludere un SMS, un messaggio da chat accompagnato da un cuoricino o una semplice prassi formale. Sono parole che penetrano profonde nell’anima di chi ancora ha fiducia nel prossimo, e vanno dette con lo stesso rispetto e convinzione di un “sì” davanti all’Altare. Non è obbligatorio dire a qualcuno “ti voglio bene”, lo è solo manter fede alle proprie parole. Andrea Mucciolo
Posted on: Sat, 13 Jul 2013 07:10:00 +0000
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