Privatizzazioni Le privatizzazioni sono fatte passare con lo slogan: privato=efficienza. Lo slogan è una frase che colpisce ed annebbia il cervello. In realtà, non vi è alcuna ragione ragionevole per ritenere valido questo slogan. Gli slogan vanno sempre decodificati. Il privato è: il servizio lo offro alle condizioni che mi procurano un guadagno ed a chi può permetterselo a quelle condizioni. Fuori del profitto, il privato smette di esistere. Punto. Quindi Privato brutto o Privato bello, dipende: dal servizio che si intende garantire e dalle condizioni alle quali si intende fornirlo. Un esempio? Be, è evidente che vi sono servizi (scuola, sanità) i quali devono essere offerti anche fuori della logica del profitto: unappendicite va curata, anche se curarla costa più di quanto ci ... si guadagna a curarla. Chiediamolo a chi ne ha bisogno ... Le privatizzazioni, allora, non perseguono affatto il fine dellefficienza: il pubblico può essere altrettanto efficiente; in alcuni settori lo è di più ed a prezzi più bassi. Le privatizzazioni dei servizi perseguono un altro fine (e soltanto questo): liberare lo Stato dallonere di pagarli. Noi, invece, ovviamente li paghiamo lo stesso -e più cari- ogni volta che ce ne serviamo. Le privatizzazioni non sono che un modo per scaricare, in modo indifferenziato, sulla collettività il costo di servizi (con peggioramento, in termini di perdita delle garanzie del pubblico) senza la visibilità elettorale di un aumento di tasse ... p.s.: lascio riflettere su quanto tutto ciò sia conseguenza del fatto che lo Stato non è più proprietario della sua moneta ...
Posted on: Mon, 25 Nov 2013 06:09:14 +0000
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