Proprio mentre apprendo che la Calabria detiene il triste primato della malasanità nazionale, mi corre l’obbligo esprimere apprezzamento e gratitudine a tutto il personale di codesto reparto ospedaliero in seguito alla diretta esperienza che ho vissuto di recente, col ricovero di mio padre Antonio Paone, di anni 89. Il 30 Luglio scorso, verso le ore 10,30, tramite 118 di Tiriolo, ho portato mio padre al pronto soccorso che, non senza difficoltà per il reperimento di un posto, alle ore 17 ne ha disposto il ricovero in Geriatria, con diagnosi di insufficienza respiratoria e cardiaca. Da questo momento in poi, per cinque giorni ininterrotti, i medici e il personale paramedico del reparto hanno prestato la loro opera per cercare di recuperare una situazione sanitaria notevolmente compromessa e, nel frattempo aggravata da crisi renale. Hanno cercato di tenere in vita mio padre, tentando il possibile e l’impossibile, fino a qualche minuto prima che spirasse. Io e mia moglie, che siamo stati sempre presenti in ospedale, abbiamo potuto constatare l’eccellente professionalità, l’umiltà, la grazia, la carica umana di medici, infermieri, personale ausiliario, di giorno e di notte. Ogni intervento avveniva con straordinario tempismo. Per cinque giorni ho potuto osservare un reparto che non ha nulla da invidiare alla professionalità che siamo abituati a verificare nelle eccellenze del nord, con in più una carica umana difficile da riscontrare in qualsiasi ambiente sanitario. Alla fine mio padre non ce l’ha fatta perché le leggi della natura sono inesorabili ma l’ho accompagnato verso l’estrema dimora nella convinzione che ha avuto il massimo possibile dell’assistenza sanitaria e umana. Nell’esprimere la mia più sincera gratitudine a tutta l’equipe medica e paramedica della Geriatria del “Pugliese”, sento il dovere di diffondere questa notizia a mezzo stampa. Tiriolo 09.08.2013
Posted on: Wed, 14 Aug 2013 15:42:29 +0000
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