QUANTE CASE DI LUSSO A NAPOLI? 4.472 Abitazioni di lusso? - TopicsExpress



          

QUANTE CASE DI LUSSO A NAPOLI? 4.472 Abitazioni di lusso? Nascoste in sigle strane per chi nella vita si occupa di altre questioni: A/1, A/8 e A/9. Tradotto per i “non tecnici”, si tratta di abitazioni signorili, ville, castelli e palazzi storici e artistici. A Napoli se ne contano, in totale, 4.472 e rappresentano il tentativo di risposta politica a chi critica l’abolizione dell’IMU sull’abitazione principale (insisto a non scrivere “prima casa” perché questa espressione induce in errore: devi abitarci dentro per godere delle agevolazioni fiscali). E’ infatti escluso dall’agevolazione chi possiede una “casa di lusso”. Ma l’Italia, si sa, è il Paese dei cavilli e dei ricorsi. Chi stabilisce se un immobile è lussuoso e quindi se il proprietario deve essere spremuto come un limone per rimpinguare le striminzite casse comunali? Sono state individuate caratteristiche ben precise. Tralasciando le ville e i castelli, per i quali è intuitivamente più semplice capire la tipologia catastale, per le A/1 (abitazioni di tipo signorile), la superfice deve essere di 240 metri quadrati con almeno tre bagni e sono necessari ampi spazi comuni con ascensore e portineria. Tuttavia chi scrive può assicurare che sono stati necessari due gradi di giudizio in commissione tributaria per riportare ad A/2 (“abitazioni di tipo civile”, come se le altre fossero incivili) un appartamento che affaccia sul corso Secondigliano. A prescindere dal contesto del quartiere, l’appartamento è in un palazzo senza ascensore. Eppure, dopo la vittoria in primo grado, l’Agenzia del Territorio ha proposto appello (respinto). Chissà se sarà necessario chiedere alla Corte di Cassazione una sentenza definitiva. Insomma, queste 4.472 “case di lusso” napoletane costituiscono lo spartiacque per essere considerati ricchi e quindi per essere esclusi dallo sgravio di imposta. In realtà, come si è detto un po’ dovunque, il mancato gettito sarà compensato da aumenti di altre tasse. L’IMU, infatti, sarà sostituita dalla “service tax”. I comuni, per porre rimedio ai mancati incassi per la cancellazione parziale dell’IMU, introdurranno questo nuovo balzello dai contorni ancora indefiniti. I napoletani possono NON stare tranquilli: qualcuno risparmierà sull’IMU, complessivamente si pagherà di più al sindaco di turno.
Posted on: Wed, 18 Sep 2013 19:32:43 +0000

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