RASSEGNA STAMPA GIORNALE DI BRESCIA Giampaolo, il mistero delle - TopicsExpress



          

RASSEGNA STAMPA GIORNALE DI BRESCIA Giampaolo, il mistero delle dimissioni Benvenuti nel caos Brescia. Totale, grottesco, paradossale. Ieri mattina la squadra si è ritrovata al campo di allenamento. Abbacchiata, preoccupata, bisognosa di qualche parola d’incoraggiamento da parte del proprio allenatore, per togliersi di dosso il peso della sconfitta subìta con il Crotone. Non il Real Madrid. C’era da parlare, guardarsi negli occhi, discutere, chiarire e preparare il match di domani a Carpi. Solo che mancava proprio lui, Marco Giampaolo, l’allenatore, il punto di riferimento, il comandante che nel momento più difficile deve tenere dritta la barra per solcare il mare agitato. «Dov’è il mister?» ha chiesto qualche giocatore. Le risposte dei dirigenti al campo sono state tra l’imbarazzato e il confuso. A uno è stato detto che era in riunione con Gigi Maifredi e i tifosi per ricomporre la frattura creatasi il giorno prima nella stanzina dove Giampaolo ha avuto un confronto con gli ultras, confronto che ha raggiunto anche toni aspri da parte di entrambe le parti in causa. A un altro giocatore è stato detto che il mister stava parlando solo con Maifredi e che poi avrebbe raggiunto il campo, ad un altro ancora che invece era a colloquio con Gino Corioni. La versione più vicina alla verità è quest’ultima. Giampaolo si è sentito, telefonicamente, con il presidente. E gli ha detto secco: «Sono deluso, se il problema sono io è giusto che me ne vada. Così non posso più lavorare». L’uomo di Ospitaletto ha provato a dissuaderlo, ribadendogli totale fiducia.La promessa è stata quella di risentirsi, ma da quel momento si sono interrotte le comunicazioni. Corioni ha convocato in tutta urgenza nel pomeriggio un summit nella sua casa di Ospitaletto con il vice presidente Luca Saleri, il direttore tecnico Gigi Maifredi, il direttore sportivo Andrea Iaconi e il team manager Edoardo Piovani. Alcuni giocatori sono andati anche nella casa bresciana di Giampaolo, abbastanza vicina al campo di allenamento,ma al campanello non ha risposto nessuno. Il mister era a Milano, impossibile sapere per quale motivo. Ieri sera nessuno dei giocatori, nemmeno i più rappresentativi dello spogliatoio, era riuscito ad avere comunicazioni ufficiali da Giampaolo o da qualcuno del suo staff. Il senso di smarrimento è totale.Risulta strano,anche ai giocatori stessi, che un allenatore così meticoloso, che farebbe anche due allenamenti al giorno, che a Temù si presentava sempre al campo di allenamento con 20-30 minuti di anticipo, rinunci a cuor leggero ad uno dei due allenamenti a disposizione per preparare una gara così cruciale come quella di domani a Carpi. Non regge il fatto che fosse un allenamento di scarico. C’erano tanti aspetti da sviscerare. Tattici e caratteriali.Ad alcuni amici il tecnico di Giulianova ha confidato di considerare tutt’altro che strana la suamancata presenza al campo di allenamento: «Sono dimissionario, che senso avrebbe avutopresentarmi all’allenamento?». Che detta così non fa una piega, ma perché nemmeno una spiegazione ai giocatori? In questa stessa pagina trovate la ricostruzione di Gino Corioni, un po’ diversa dalla nostra, ma c’è anche un altro retroscena che abbiamo verificato già nei giorni scorsi: il disagio di Giampaolo è doppio. Verso i tifosi, ma anche verso alcuni atteggiamenti del presidente. E anche questo ieri il tecnico ha confidato a quei pochissimi che sono riusciti a mettersi in contatto con lui. Fino a questo pomeriggio, quando ci sarà l’allenamento di rifinitura, ma è chiaro che ai vertici societari arriveranno aggiornamenti già in mattinata dall’allenatore «scomparso», Corioni non vuole prendere in considerazione l’ipotesi di un dopo-Giampaolo. Ma la partita con il Carpi è dietro l’angolo. Se il dimissionario verbale non cambierà idea, chi guiderà lasquadra? Verrà chiesto un favore a Gigi Maifredi, magari ancora con lo staff di Giampaolo (Micarelli, Peressutti e Magni)? E poi? Circolano i nomi di Eugenio Corini, in tribuna al Rigamonti con il Novara, di Leonardo Menichini che proprio sabato era a Mompiano oppure quelli di vecchi marpioni della panchina: Gigi Cagni e Bortolo Mutti. Da escludere un ritorno diCalori, anche se l’ex allenatore del Brescia ad alcune persone a lui vicine ha dichiarato di essere disposto a tornare, ma aquel punto pretenderebbe dei cambiamenti a livello dirigenziale, dato che con Iaconi il feeling è ai minimi termini. Ma non è un’ipotesi che Corioni vuole prendere in considerazione. Quindi occhi puntati sull’allenamento di questo pomeriggio alle 15 al San Filippo. Giampaolo, se ci sei batti un colpo. Cristiano Tognoli
Posted on: Mon, 23 Sep 2013 08:18:11 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015