REGIONI, WEEK END E LAP DANCE: LA SPRECOPOLI CHE NON E’ MAI - TopicsExpress



          

REGIONI, WEEK END E LAP DANCE: LA SPRECOPOLI CHE NON E’ MAI FINITA. In principio era Franco Fiorito, ex fascista, ex Sindaco di Anagni e ex capogruppo di Forza Italia alla Regione Lazio. Una specie di Mario Chiesa del terzo millennio. 20 anni dopo Mani Pulite, su Franco. Fiorito si sono appuntate tutte le ironie e indignazioni del Paese essendo stato il primo consigliere regionale ad essere indagato per luso spregiudicato dei rimborsi elettorali. E subito, come con Chiesa, si disse che si trattava niente più di una mela marcia. Ma poi, con la messa sotto inchiesta di ben 16 consigli regionali su 20, si è visto essere un caso ancora più importante di quello che portò a Mani Pulite. E, se cè un caso che più di altri dà lidea di cosa è significato luso spregiudicato dei rimborsi elettorali, è PROPRIO QUELLO CHE RIGUARDA IL LEGHISTA STEFANO GALLI. Il leghista duro e puro che per 15 anni ha predicato rettitudine dal podio di capogruppo alla regione Lombardia, fino a quando non si è scoperto che, con i fondi per lattività politica, aveva pagato il pranzo di nozze della figlia e assegnato una consulenza di 196mila€ al genero (operaio con licenza media) incaricato di studiare i rapporti fra Regione e altri enti locali. Oltre a Galli, lindagine sulla Lombardia ha riguardato altri consiglieri, anche se quelli della lega sono messi peggio di tutti. Al Partito di Maroni-Bossi sono state contestate spese ingiustificate per 600 milioni di € in un anno, contro i 300.000 di PDL e i 50.000 del PD. In Piemonte, i leghisti stanno persino peggio che in Lombardia: sotto inchiesta c’è il Presidente leghista Cota e due suoi assessori, oltre ai 52 consiglieri regionali che rischiano il processo per truffa e peculato. In Liguria, i PM si stavano interessando dei consiglieri di IDV che avevano usato i soldi per comprare cibo per gatti e biancheria intima per i familiari, quando l’inchiesta ha portato a colpire il presidente del consiglio, UDC, Rosario Monteleone, che s’è dimesso. In Basilicata si è dimesso anche il Presidente Vito De Filippo per 3.800€ spesi per francobolli di troppo. In Aprile 2 suoi assessori erano finiti in carcere e 5 consiglieri nel registro degli indagati. In Emilia Romagna le due inchieste hanno interessato consiglieri di tutti i partiti, compresi Leghisti e Grillini, uomini di SEL, PD e PDL. Il pdiellino, Alberto Vecchi, è sotto processo per truffa: si sarebbe appropriato di 80.000€ per rimborsi kilometrici che non gli spettavano. E i democratici sono stati messi sotto inchiesta per una nota di due notti trascorse all’Hotel Dei Dogi di Venezia a nome del PD di 1.100€ pervenuta al capogruppo regionale, Marco Monari. Soggiorno poi smentito dallo stesso Monari dimessosi proprio ieri. Nei giorni scorsi erano emersi a carico del Monari anche 30.000€ spesi in ristoranti nei 19 mesi, giugno 2010 dicembre 2011, per cene da diverse centinaia di euro per due o tre persone per volta. L’inchiesta si è allargata alle spese di rappresentanza della giunta regionale. In Molise, la Procura di Campobasso ha inviato una decina di avvisi di garanzia a consiglieri di centrodestra e centrosinistra, anche se l’interessamento è per un consigliere tenuto segreto che avrebbe chiesto il rimborso per le spese sostenute in un locale di lap dance. In Campania, sono sotto inchiesta, ci sono tutti i 60 consiglieri. In Calabria, i consiglieri sotto inchiesta sono in 13. In Alto Adige c’è finito lo storico ex presidente Durnwalder che con i 72mila€ all’anno di rimborsi regionali si è pagato l’Ici e molte altre bollette private. Altre inchieste stanno interessando la Sicilia, Marche, Valle D’Aosta e Friuli. PREMESSO CIO’, C’è da credere che finiscano sotto inchiesta anche tutte le altre amministrazioni pubbliche liberatesi dalla deterrente presenza di Consiglieri COMUNISTI.
Posted on: Tue, 05 Nov 2013 20:58:16 +0000

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