RIFUGIATI: L’IMPEGNO DELLA CONGREGAZIONE SALESIANA IN AFRICA E MEDIO ORIENTE In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra oggi, la Procura missionaria di Madrid ha diffuso un comunicato per sottolineare l’impegno per i rifugiati sviluppato dalla Congregazione Salesiana. In Mali, a Bamako,i missionari salesiani si pongono accanto alle famiglie bisognose. Il centro Don Bosco Ngangi di Goma, nella R.D. Congo, si legge nella nota, “è uno dei luoghi in cui centinaia e centinaia di persone si rifugiano ogni volta che si riaccendono gli scontri nella zona”. Attualmente la comunità salesiana è in allerta perché “nonostante la tregua finora venga rispettata, non si sa mai cosa può accadere. In questo momento, ci sono alcune decine di profughi nei nostri cortili. Diamo loro acqua, cibo e cure mediche”. Tra le varie attività in corso in Pakistan, i Figli di Don Bosco si occupano di accudire i bambini rifugiati provenienti dall’Afghanistan. Alla fine di maggio circa 119.500 persone vivevano nel campo profughi di Kakuma, in Kenya, dove i salesiani s’impegnano a dare educazione a oltre 66.000 minori internati. La situazione in Siria diviene ogni giorno più difficile. Spiega don Munir El Rai, ispettore dei Salesiani del Medio Oriente: “Abbiamo dovuto fermare le tradizionali attività già mesi orsono, per poter rispondere alle esigenze della popolazione”.
Posted on: Thu, 20 Jun 2013 09:00:44 +0000
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