RISOTERAPIA (2^ Parte) Per imparare l’arte del sorridere e del - TopicsExpress



          

RISOTERAPIA (2^ Parte) Per imparare l’arte del sorridere e del ben ridere, occorre innanzitutto ridere di se stessi! Una primitiva tribù africana ha incominciato a migliorare il proprio sorriso, quando per la prima volta gli è stato regalato un grande specchio. Ciascuno mettendosi davanti allo specchio rideva in modo pazzesco! Faceva le facce più strane, faceva smorfie ridicole….. Rideva appunto di se stesso/a…e in modo forte. Vedete? questo vuol dire che si è capaci di sorridere agli altri, ma soprattutto di ridere… quando sappiamo ridere di noi stessi. Guardandoci allo specchio dobbiamo piacerci…Vedete? Spesse volte non accettiamo gli altri perché per primi non sappiamo accettare noi stessi! Per il filosofo Jacque Maritain “ Una civiltà senza umorismo prepara i propri funerali”. Un altro genio filosofico, Tommaso d’Aquino considerava grande virtù la ‘iucunditas’: la capacità di prendere in allegria ciò che accade. Fryderyk Chopin disse: “Chi non ride mai, è un buffone!”. Madre Teresa di Calcutta affermava: “Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un semplice sorriso. Con la Santa di Calcutta concorda Roberto Benigni il quale in un’intervista ha confidato: “Vorrei tanto essere un clown perché è l’espressione più alta del benefattore”. Baden Powel, il fondatore dello scoutismo notava che “Un sorriso fa fare il doppio di strada di un brontolio”, e aggiungeva: “Fino a qualche tempo fa ho creduto nella verità del detto: ‘un bastone e un sorriso possono superare qualunque difficoltà’, ma poi la mia ulteriore esperienza mi ha rivelato che in genere si può lasciare a casa il bastone”. RIDI E SPARGI RISO! Lo scrittore Cesare Marchi si lamentava: “Che fatica far ridere, oggi! E’ molto più facile far piangere: basta una cipolla”. CONSIGLI -1. A pranzo una bella risata è la migliore portata! -2. Alla porta di chi ride, fortuna giunge (Proverbio giapponese) -3. La felicità è la cosa più semplice, ma molti finiscono per trasformarla in lavori forzati”. (Francois Truffaut)
Posted on: Tue, 09 Jul 2013 22:23:02 +0000

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