RISPOSTA ASSESSORE G. MUZZARELLI SULLA SITUAZIONE DEI MAP (Moduli - TopicsExpress



          

RISPOSTA ASSESSORE G. MUZZARELLI SULLA SITUAZIONE DEI MAP (Moduli abitativi provvisori) Immediatamente a ridosso della fase della prima emergenza, il Commissario straordinario alla ricostruzione e la Regione hanno predisposto una strategia di medio periodo e di ampio raggio per collocare le famiglie prive dell’agibilità dell’alloggio, in attesa di portare a termine l’opera di ripristino e ricostruzione degli edifici danneggiati e distrutti. Lo strumento principale adottato dal Commissario Errani è stato il contributo di autonoma sistemazione (CAS), che ha consentito a 15mila famiglie di trovare una soluzione abitativa in proprio. Alla data odierna le famiglie che usufruiscono del contributo sono meno di 6mila. I Comuni sono stati autorizzati a reperire alloggi in affitto a canone concordato e ciò ha consentito di collocare, per la durata della fase transitoria, altre 400 famiglie circa. Le restanti situazioni, ovvero di coloro che non hanno trovato sistemazioni autonome, al netto ovviamente di quanti non hanno chiesto aiuto alle strutture pubbliche o si sono trasferiti nelle città o nei paesi di origine, sono state affrontate ricorrendo ai Moduli abitativi provvisori (MAP), scelti comunque, dagli stessi richiedenti in totale autonomia tra le varie soluzioni possibili. In altri termini, prima di ricorrere ai moduli provvisori si sono percorse fino in fondo le altre soluzioni, nella consapevolezza dei problemi urbanistici, tecnici e sociali che i moduli provvisori avrebbero comportato. Tuttavia è opportuno premettere che tutte le misure adottate dal Commissario e dai Comuni, a maggior ragione per quanto riguarda i MAP, sono state improntate ai principi dell’equità, della trasparenza e della legalità. Ed è naturalmente partendo da questi principi che il Commissario e la Regione sono intenzionati a seguire l’evolversi della situazione e a confrontarsi con i cittadini, per garantire condizioni di vita dignitose ai beneficiari, comportamenti corretti e responsabili da parte di tutti e prospettive certe di fuoriuscita presso alloggi permanenti in proprietà o in affitto. Tutti gli assegnatari hanno firmato consapevolmente un disciplinare di accettazione delle norme di accesso, di permanenza e di gestione delle strutture. 1. I MODULI ABITATIVI PROVVISORI complessivamente installati sono 757 MODULI URBANI (di cui attualmente 661 occupati) e CIRCA 220 MODULI RURALI (3% del totale delle risposte alle famiglie in emergenza). Sono collocati nei Comuni di: Cento (41), Cavezzo (63), Concordia (94), Mirandola (215), Novi di Modena (122), San Felice sul Panaro (79) e San Possidonio (67). La consegna, e quindi l’apertura, è avvenuta tra fine dicembre 2012 e marzo 2013. A questi si aggiungono circa 220 Map rurali, in terreno di proprietà, distribuiti in una trentina di comuni, per permettere la continuazione dellattività agricola. Nel dettaglio: nel bolognese: Argelato (1) – Crevalcore (3) – Galliera (1) – Malalbergo (1), - nel ferrarese: Bondeno (15) – Cento (1) – Poggio Renatico (4) – Sant’Agostino (3) – Vigarano Mainarda (2), nel modenese: Bomporto (2) – Camposanto (1) – Carpi (14) – Cavezzo (5) – Concordia (11) – Finale Emilia (27) – Medolla (7) – Mirandola (23) – Modena (2) – Nonantola (1) – Novi di Modena (13) – Ravarino (2) - San Felice (18) – San Possidonio (18) – San Prospero (18) - Soliera (5), nel reggiano: Correggio (1) – Reggiolo (8) – Rio Saliceto (4) – Rolo (3). Da tempo gli uffici regionali e comunali stanno monitorando la situazione e cercando le soluzioni per i rientri. 2. Benché il programma dei MODULI URBANI sia stato realizzato in condizioni di urgenza ed emergenza ed il Commissario abbia fatto la scelta strategica di considerare realmente temporanei questi moduli, nel predisporre il capitolato si è cercato di acquisire le migliori tecnologie anche per quanto riguarda gli aspetti relativi allisolamento termico, acustico e forniture interne. Il bando di gara del capitolato infatti è stato predisposto con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa attribuendo 30 Punti alle migliorie tecniche. In particolare rispetto al requisito minimo previsto dal capitolato per la trasmittanza termica fissata in 0,40 w/mq K le ditte concorrenti potevano presentare offerte tecniche per l’involucro che garantissero trasmittanza inferiori. A tali proposte venivano assegnati fino a 5 punti. Inoltre venivano attribuiti altri 4 punti per soluzioni tecniche che proponevano tipologie di infissi che potessero dare garanzie ulteriori rispetto agli aspetti di tenuta termica. Si ritiene quindi che per quanto possibile e considerata la temporaneità dei moduli abitativi si è tenuta nella dovuta considerazione le problematiche energetiche. La gara comunque prevedeva una pianificazione di smontaggio a due anni. 3. Nei MODULI PREFABBRICATI la permanenza è gratuita, NON ci sono spese condominiali, ci sono SOLO LE UTENZE (Enel e acqua). Essendo tutto elettrico, con un contatore di 6 KW la bolletta potrebbe risultare elevata. Sulla situazione delle bollette per le utenze dei residenti nei Map, emerge che nel semestre sono state emesse 400 fatture su 680 utenze per un importo complessivo di 360 mila euro. Di queste fatture solo una ventina superano i 2.000 euro, circa 140 sono comprese tra i 1.000 e 2.000 euro, altrettante sono comprese tra i 500 e i 1.000 euro mentre circa più di un centinaio sono inferiori a 500 euro. Con le debite eccezioni, il confronto con famiglie che negli alloggi permanenti sommano ai costi per l’energia i costi del gas metano, l’affitto e le spese condominiali, i valori in gioco non paiono fuori linea o insostenibili fatto salvo i casi di carattere sociale. Tuttavia, al fine di assistere ulteriormente una popolazione provata dalle conseguenze del sisma e dagli effetti della crisi economica, il presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani ha chiesto un confronto al presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas in relazione ai consumi energetici nei moduli prefabbricati dal quale sono emerse importanti aperture sulle tariffazioni e rateizzazioni. La Regione con una rappresentanza dei Comuni interessati e le associazioni di consumatori ha incontrato Enel ed Autorità per l’energia, registrando alcuni importanti risultati: a. tutte le parti hanno ribadito che le bollette delle utenze vanno pagate da tutti e che verranno comunque verificate dagli appositi uffici comunali eventuali situazioni ‘limite’. b. ENEL sospende fino a fine dicembre le azioni conseguenti alla morosità in attesa delle disposizioni dell’autority; c. ENEL si impegna a dare un preavviso ai Servizi Sociali in caso di rischio di interruzione del servizio; d. ENEL collaborerà con i Servizi Sociali nel monitoraggio dei consumi; e. ENEL è disponibile a fornire un “Punto ENEL mobile di ascolto” su richiesta della gestione commissariale; f. ENEL in collaborazione con le Amministrazioni Locali è disponibile ad attivare iniziative di formazione dei nuclei per un uso responsabile e sostenibile; g. Il cambio di gestore per i contratti diversi su libero mercato può essere esercitata dal titolare intestatario del contatore. La giunta regionale ed il Commissario Errani hanno assegnato alle Acer coinvolte 40 milioni di Euro per il recupero dei propri alloggi e 25 milioni regionali sono sati attribuiti ai Comuni per l’acquisto di circa 170 nuovi alloggi con l’autorizzazione ad utilizzarli incrociando le esigenze delle graduatorie ERP e di quelle del terremoto. Infine la Giunta Regionale ha assunto l’impegno nel 2014 ad integrare i fondi sociali dei Comuni pere aiutare le famiglie effettivamente bisognose. 4. La manutenzione delle aree è di competenza comunale e quella dei moduli è in carico al Commissario delegato. I Comuni hanno già ricevuto le risorse relative alla prima annualità. La Struttura commissariale e i Comuni hanno iniziato una verifica delle procedure di segnalazione dei guasti e degli interventi e si sta studiando la possibilità di rendere più stringenti ed efficaci gli interventi di manutenzione delle aree (fosse biologiche, derattizzazioni, ecc.). 5. Percorso di uscita dai MAP. La Regione e i Comuni, con l’obiettivo di ‘chiudere’ i Map entro massimo i prossimi 2 anni, stanno definendo da mesi nel dettaglio un piano di rientro. Oltre 370 nuclei hanno già un possibile percorso di rientro: sono proprietari con danni da recuperare su procedura MUDE o affittuari che continuano il contratto di locazione a ripristino dell’agibilità della casa del locatario o inquilini ACER. Per trovare soluzioni al tema presentazione progetti su MUDE e prenotazioni abbiamo scritto anche agli Ordini professionali per chiedere collaborazione. Negli altri casi molto spesso già seguiti dai servizi sociali nei Comuni di residenza, si prevede l’agevolazione del passaggio ad altre forme di assistenza quali l’inserimento in alloggi ACER in fase di acquisto, l’utilizzo di appartamenti protetti realizzati dalle ASP per gli anziani o casi sociali, in affitti di mercato. Per i casi limite l’assistenza dei servizi sociali locali e, infine anche lo sgombero per coloro che non hanno il diritto a rimanere nei prefabbricati. Per agevolare i contratti di locazione di nuclei che escono dai Map si attiverà l’agenzia casa di Acer e dei Comuni per offrire garanzie (danni, mancato rilascio, morosità) ai proprietari. 6. Per i casi in via di censimento con danni alle proprie abitazioni o a quelle del locatario gravi con ovvi tempi di rientro medio lunghi in possesso dei requisiti di altre forme di assistenza (esempio CAAS), possono essere utilmente assistiti. Infine sulla base anche dei dati MUDE e SFINGE che allego alla presente, si può affermare che la ricostruzione è in atto con la garanzia del 100% del contributo e con una risposta di garanzia per tutte le famiglie del territorio che hanno il diritto di rientrare prima possibile nelle proprie abitazioni .
Posted on: Wed, 20 Nov 2013 21:24:01 +0000

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