ROMANZO d’amore. Storia vera raccontata dalle pagine di un - TopicsExpress



          

ROMANZO d’amore. Storia vera raccontata dalle pagine di un diario segreto,che l’ autore della storia mi ha donato in segno di grande amicizia. Ambientata in un paesino del basso màtese nel casertano, ed una cittadina dell’alto nòlano. Gli interpreti attori di questa storia per motivo di privacy,vengono denominati in nome diverso di quello di cui è in realtà- Goffredo—Lui( l’innamorato) Arianna-----lei la fanciulla. Familiari di lei---- Annalisa……sorella di lei Pietro---- e LUIGI- Poi mamma e papà che vengono descritti ‘’A GNORA’’ ed U GNORE. Goffredo,anni 26, bel ragazzo pieno di vita,di amore,e virtuosamente pieno di energia, e di sani principi morali. Ricco di amici, ma amici di quelli scelti,soavi,limpidi,e tutt’uno per tutti. Si esce,si frequentano,si parla al CB, e Goffredo,potentissimo,è l’unico ammazza tempo di cui appassionato. E la cerchia di amici grazie al la stazione CB che ne conosce tanti,da tutta la regione,ed oltre. Molto più che un CB,poiché livello radioamatoriale non è più un passatempo,ma un accessorio di utilità indescrivibile,poiché uno in macchina,uno portatile,e quello da casa serve come stazione radio che ti segue ovunque,e per Goffredo che i genitori anziani e bisognosi, è un accessorio di valore. Gli amici son tanti,tutti disponibili per le serate di ballo,che poi si rivelano proficue e di buon intendo nelle conoscenze femminili, e; quasi tutti i sabato sera si và verso Pièdìmonte Matese, ove si organizzano balli in casa di genti comuni. Goffredo timidissimo,ma approccia col gentil sesso. E d i giorni non sono monotoni, bui, e le feste si va al mare in montagna,sempre organizzando gruppi di bravi ragazzi. Ma dentro il cuore di Goffredo,manca una fiamma che arde il suo cuore,e non la solita amica a cui passare una serata,o una giornata insieme,ma una che ti segue,ti ravviva,ti consiglia,ti dà la forza ed il coraggio della vita. Ma anche l’ora di una compagna per tutta la vita. Un dì d’estate, recandosi con un amico fraterno,Nicola; ad una manifestazione religiosa denominata ‘’I battenti’’ che prendono via da un santuario in provincia di Napoli,in una cittadina nelle alture di Nola,. Percorrendo tutto il nolano correndo 35 chilometri circa : scalzi e sulle strade bollenti, si celebra la seconda domenica di luglio,ed è tradizione annuale per la Madonna del Carpinello. Dunque; individuato questa cerimonia i due si incamminano dal paese,per raggiungere la meta. E qui gli occhi cadono su due fanciulle,una per Goffredo una per Nicola, quella per il secondo sembra un po’ più vispa ed alla mano,,l’altra che piace a Goffredo che vengono presentate da un CB locale ai due pretendenti,come una timidona silente e taciturna. Parla sempre la sua amica e vicina di casa,e; scambiandosi i numeri di telefono di casa, si lasciano con il cuore in gola. Ma siccome un dì ,di Agosto,proprio per l’occasione delle festività in onore della Madonna,vi era un noto cantante che,piaceva ad entrambi. Arianna( così si chiamava lei la timidona ) e Lina la sua amica vicina che aveva telefonato a Nicola per invitarlo al concerto,ed i due accettarono ,afferrando la palla al balzo. Così rafforzarono l’amicizia molto più ,ma si individuò che Lina faceva da balìa alla Arianna,poiché era una che non aveva mai avuto contatti con gli uomini,se non con i fratelli,ed era la terza di nove figli. Il pilastro principale della famiglia. Mentre Goffredo ed Arianna iniziarono a frequentarsi,ma non vi era sicurezza da ambo le parti,poiché lei Arianna la sua insicurezza la rendeva titubante, lui era indeciso poiché i viaggi erano stressanti e lunghi,erano circa settanta chilometri che li separavano,e vedendosi sempre più di rado,si avvicinavano le festività natalizie,e,si sentivano i primi scalpiti di malinconia – Quando si è soli una festività come il santo Natale è patetico e monotono, anche se si hanno molti amici ed amiche,poiché di questi giorni ognuno và con i suoi affetti . Ma Goffredo,lavorava presso una impresa edile dove lo sfruttavano fino a tardi,e lui dopo il lavoro,,una doccia volante e profumatasi, si avviava verso la sua amorosa,che anch’ella lavorava è smontava alle 17’00 circa,ma lui arrivava a destinazione quasi dopo un ora,tra strada e traffico,e,un novembre nebbioso ed umido,Goffredo ascoltava le raccomandazioni della mamma che lo invitava ad andare adagio. Infatti costui viaggiava a ritmo di segnaletica,poiché per lui la sua vita iniziava ad avere un senso. Frequentava spesso una sua zia,ultraottantenne sorda come una campana,che aveva un certo senso di carisma,molto cattolica ma non sentiva nulla,e… con le sue carte napoletane non sbagliava una virgola. Rivolgendosi al suo nipotino Goffredo,che ella la amorosa aspettava un passo da l’uomo:da lui,quindi doveva muoversi. Ma in un certo senso il passo lo aveva fatto,,scrivendole delle rime amorose, poetiche. Ma lei voleva … ma era insicura. Finchè un dì il postino recapitò a Goffredo una lettera con sottofondo di cuoricini, da un mittente anonimo. Leggendo quella lettera in cui la fanciulla enunciava il suo sentimento verso lui,e scusandosi della disinvoltura e timidezza di cui era avvolta. Poi un : Ti voglio bene e saluti anche a mamma e papà,che anziani attendono il tuo ritorno quando vieni da mè;e tante poesie o rime amorose molto toccanti. Al suo compleanno la Arianna si presentò con un pull-over color acqua muschio che glielo regalò con un bacio sulle labbra. Toccò il cielo con un dito,e quel compleanno che avveniva di domenica,era il più bello della sua vita. Ma Lo stress ansante lo bloccava,tanto da vederla sempre raramente,poiché il viaggio era lungo e faticoso, almeno ci sarebbe un rapporto ufficializzato potrebbe trascorrere qualche ora in casa. Ormai giunti a dicembre,alla seconda metà del mese,Goffredo non credeva più in questo rapporto,che solo di semplice amicizia. Ma… la zia sfogliando le carte disse lui, mandaci una lettera o un messaggio di auguri,e poi fammi sapere. Così fece,e l’antivigilia del Natale inviò a tutta la famiglia un telegramma di auguri, ed incredulo come S.Tommaso,non si aspettava quello che successe. Ormai si avvicinava la festività,e lui ideava ove passare la festività,ed in occasione era rientrata il resto della famiglia dall’estero,le due sorelle. Lui non aveva ancora un telefono,ma la zia sì, sorella della mamma che bastava affacciarsi dalla finestra per comunicare con la famiglia di Goffredo. Infatti il 24-dicembre di domenica,dopo il ritorno dal mercato della cittadina confinante,erano verso le 10’30,quando la zia affacciandosi dalla finestra per comunicare che avevano telefonato e che fra pochi minuti avrebbero ritelefonato per lui personalmente. Il telefono squillava ed il cuore di Goffredo batteva velocemente,e balbettando rispondeva. Era il fratello di Arianna,Luigi,il minore che lo aveva invitato dicendogli ‘’ ha detto Arianna di vestirti bene e di fare un bel figurone.’’ L’emozione era forte tanto che non riusciva a parlare,e dall’armadio tirò fuori tutti i migliori abiti a cui potevano essere di sua ammirazione,una giacca color bordeaux,vinaccio,una camicia verde muschio e quadroni di bordò, attinente alla cravatta, ed un pantalone verde alghe . Un fazzoletto nel taschino della giacca sembrava andare a nozze. Al vicino fioraio prese un bouchet di fiori ,ed un cesto natalizio per sua madre. Percorsi i suoi chilometri giunse a casa,verso le ore 16’30,dove il fratello Luigi,era il suo prediletto lo accompagnò a tavola vicino alla sua amata. E si iniziò a parlare del più e del meno,ma gli occhi andavano sempre su di lei,,bella,con quelle labbra polpose ed ambrate,il viso acqua e sapone ed i suoi capelli sciolti e nero lucente,profumati. La tavola riccamente imbandita,vi era di tutto, quasi come a tavola di un re e certo a casa Goffredo non mancava nulla,però la mamma anziana,il papà sempre al’estero, o al lavoro ,ed uno di quelli che si lavora anche in festività come questa. Però questa volta era in casa,ed era contento,tanto che se ne vantava di un figliolo così. Ma la vigilia ed il cenone volsero a termine,che tornando a casa con il cuore in gola,raccontò tutto ai genitori ed alle sorelle. Poi la vita cambiò poiché non era un amore nascosto ma davanti ad un focolare domestico al calduccio,e tra le pareti ed una stanzetta piena di bambole che le piacevano da morire che per lei era un simbolo di femminilità,e ambizione ad essere madre. Di frequente si vedevano,,si telefonavano,e alla vigilia dell’ultimo dell’anno Goffredo influenzato da febbre,ed allettato,ebbe la sorpresa. Il papà andò nella sua cameretta lo invitò ad andare in cucina poiché vi era la famiglia di Arianna. Lei appena aveva saputo che,lui stava ammalato seppur un luogo lontano ed a loro poco conosciuto,chiedendo ed informandosi giunsero nella sua casa,modesta ma viva. Il cuore per la seconda volta rischiava di cedere ma passò, lasciando una gioia immensa. Pensava ormai è amore,ed è fatta. Poi la domenica si usciva,in città,sulle giostre,a mangiare una pizza,ed a volte lui dormiva a casa sua sul divano,poiché l’inverno rigido e nebbioso era preoccupante per la guida notturna. I primi approcci romantici,le prime gelosie, ma quando lei lo toccava, lui iniziava a bollire,ma anche lei non era di meno. Una ragazza tre anni più giovane di lui,labbra carnose,calda e sensuale. Lui virile,e romantico , passionale e attraente,tanto che lei ne era gelosa. Poi ai primi rapporti, non sessuali ma intimi,ormai lui aveva perso la testa,tanto che si era dedito al lavoro più fruttuoso, facendo anche extra come cameriere,e sempre attaccato al telefono per sentire la sua voce. Ma,la fortuna lo baciava che da un amico radioamatore della sua zona contattandolo sul CB,avevano stretto una forte amicizia che lo impiegò in un ristorante locale,vicino alla sua amata anche il sabato e domenica,poiché prospettavano già pèr il futuro. Con questo amico si sentiva protetto,poiché era uno di quelli che comandano,e poi aveva conosciuto in CB anche dei poliziotti del vicino commissariato,ed erano amanti della caccia e della genuinità,spesso andavano a trovarlo in questo superbo paese ai piedi del matese,ove andavano a caccia,e parecchie volte si erano soffermati a mangiare a casa di Goffredo,e la mamma sempre disponibile e gioiosa per il figliolo. E seppur anziana era in gamba a quei succulenti cibi di terra nostrana,i fagioli con la cotica, la pasta fatta in casa,verdure paesane ecc,loro gustavano e erano disponibili a qualsiasi problema capitasse a suo figlio. L’amore andava a gonfie vele,e lei si faceva accompagnare da qualcuno, per andare a visitare i suoi futuri suoceri. A volte invece prendeva il servizio pubblico. Sebbene doveva scambiare più volte il treno,a Nola e Cancello per proseguire fino a destinazione con la ferrovia alifana che ha un buon livello di funzionalità e di percorribilità. Doveva alzarsi presto per seguire gli orari ferroviari o dei bus ma si leggeva negli occhi la sua gioia. Ed aiutava la mamma alle cose di casa, ed anche a coltivare l’orto che lei adorava,tant’è che stavano ristrutturando casa e lei con voce soffusa diceva lui-‘’falla bella e grande,perché c’è molto sole ed al sole che voglio vedere il tuo viso radioso. E poi voglio molti figli che giocano in questa bella casa-‘’. I soldi ormai vi erano,li guadagnava,lei lavorava in un stabilimento a conduzione familiare,oramai erano alle prese di un futuro. E di futuro si parlava,lei prospettava un matrimonio a dicembre,e già si accingeva a fare acquisti di donne,ovvero il corredo che ne era al completo ma lei femmina perfetta,non si accontentava mai,era bramosa della perfezione,dei sani principi morali,e della buona educazione insegnatale ,insomma una buona femmina di concetto. I giorni passavano all’insegna degli amori,e di rapporti intimi che oramai non erano tabù,e della timidezza sciolta come un ghiacciolo tutto era magia, fuoco che ardeva,e loro erano due corpi ed un anima,un solo respiro,una sola ombra. E venne Pasqua,e tutti al cenone Pasquale,la sua famiglia al completo ed i genitori di Goffredo che erano felici che il figliolo programmava il suo fatidico sì.. Goffredo ed Arianna per la Pasquetta decisero di organizzare qualcosa di scampagnata,ma per lei come di consueto uscire era come farlo da un convento,,sempre il suo fratellino(13enne) appresso,ma stavolta anche la sorella Annalisa e l’altro fratello Pietro,che per fortuna a destinazione si divulgarono ognuno per le sue cose,e rimasti soli in un luogo appartato, furono baci. Passionali e caldi,quando lei bisbigliando parole dolcissime,Goffredo innamorato pazzo,ma voleva anche qualche altra cosa da lei,un rapporto sessuale,lei rispose con un netto diniego,poiché lo voleva;ma solo la notte del matrimonio. E si disabbigliò,abbassandosi i suoi jeans,e la sua maglietta ed il reggiseno,’’se vuoi disse toccami,gioisci,ma l’amore in fondo non lo posso fare’’.Così Goffredo seguì Arianna,e mezzi ignudi si guardarono appassionatamente, accontentandosi ad un rapporto formale. Non vi era più timidezza,e la vergogna dell’altro sesso,ormai l’incantesimo si era avvérato .Lui nel suo paesino era felice,la casa si stava ristrutturando e lei ogni tanto voleva controllare come procedessero i lavori,e; la sua futura dimora. E le domeniche erano eccezionalmente gaie,si usciva si andava alle feste patronali,ai luoghi magnifici e qualche volta all’ Edelandia,ove nella grotta degli spiriti per avere il coraggio ed evincere la paura,si stringeva al suo lui,lo riteneva il suo eroe. Indimenticabili giorni pieni di vita,ma Goffredo con l’andazzo di vita a cui sosteneva era diventato pallido,e magro,ma sua zia che lo voleva bene ancora una volta lo aveva messo in guardia. Le carte possono solo inspirare quello che il destino ci riserba,ma non sono un medico,devi curarti ;hai una forte gastrite emotiva,ed uno stress molto forte, devi concederti un po’ di relax. Ma Goffredo oltre a lavorare le sue lunghe giornate da operaio,poi dover affrontare un lungo viaggio,e rientrare a notte fonda per poi rialzarsi alle prime ore del mattino. A volte vomitava sangue,e prosciugatosi il suo corpo tanto da pesare 60 chilogrammi, questi sintomi,iniziarono a preoccupare un po’ Arianna,che mise all’erta un po’ sua madre. Sua madre poverina,era una donna uscita fuori casa a 16 anni,da famiglia numerosa e dopo la famosa FUITINA con il ragazzo,attuale marito,in bicicletta se la portò a casa. Quindi nella adolescenza non era stata rosea,ma nemmeno tanto colta,tanto da saper scrivere solo il suo nome e cognome. Quindi ideologicamente all’antica,e,ogni cosa succedesse ad un suo caro o vicino al suo caro,l’unico riscontro poteva essere una stregoneria. Una cosidetta ‘’Fattura’’. Intanto il rapporto con Arianna procedeva bene,e quando avevano un attimo di intimità,si avvinghiavano l’uno sopra l’altro. Anche se solo si baciavano. La sorella Annalisa più giovane di lei, molto prorompente e un po’ ‘’zoccola’’ era gelosa,tanto che alla assenza di sua sorella ed in auto con Goffredo che oramai era un uomo di casa,vestiva in minigonna,e scoprendo in modi evidenti le sue bellezze,era terribilmente gelosa,di questo amore tra la sorella e Goffredo,poiché il suo ragazzo,un po’ rozzo,all’antica,la trattava come una schiava. Un giorno all’orecchio di Arianna giunse una voce di popolo sicuramente adulata ed infida,che le diceva che il suo lui la cornificava. Così un dì—di maggio entrambi soli ,lui aveva voglia di baciarla e lei,dopo aver chiuso tutte le porte si spogliò,e sdraiata sul divano e mostrando le sue parti intime disse:’’ perché l’altra donna, è migliore di me?’’ Lui,le fece cambiare idea,e baciandola per tutto il corpo e…. le bisbigliava una frase che veramente colpisce disse. ‘’Ti amo,come te lo devo dire che ti amo,e non posso metterti le corna ‘’Ma il suo cuore ardiva d’ amore,commuovendosi ’’rispose con suadenti effusioni ‘’Ti amo,ti voglio,sei l’unico. Intanto nelle vicine cittadine con inizio da maggio con le feste patronali,fino a settembre con quelle dell’emigrante e sagre,ove si usciva quando si poteva insieme,poiché Goffredo lavorava ,ed era tremendamente precluso nelle uscite con lei,che neanche Arianna usciva,ma si sentivano maggiormente al telefono,ed erano lunghe chiacchierate alla quale non si smetteva mai. Ma l’impegno di Goffredo nel suo lavoro come cameriere, fa desistere le uscite domenicali. Ma lui per amore si licenzia e và a lavorare in campagna,dove percepisce la stessa retribuzione settimanale del ristorante,però la domenica è libero. Il rapporto sentimentale và a gonfie vele,lei concede il rapporto intimo,ma non sessuale,sempre approfittando dei momenti proficui e isolati. Ma una sera mentre la Arianna era a fare shopping con la madre,la sorella Annalisa rimase in macchina con Goffredo,e appoggiò la sua mano sulle gambe,mentre prese le sue mani(di Goffredo) e se le portò nella sua parte intima. Ma lui seppur fosse di fuoco,dapprima non le disse nulla poi si rifiutò insistentemente. Agosto,mese di calore, e di mare,e quasi tutti ci andavano,loro ci andavano separati dal resto della famiglia,e poi a casa sua. Lui dormiva sul divano presso di lei,era un mese cui alla festa della madonna che durava circa un mesetto, i concerti erano tanti,fra cui quello di Nino D’Angelo che a lui piaceva tanto,e d’altronde si conoscevano da tanto,che in tanti concerti sia in Italia che in Germania,Goffredo lo aveva inneggiato ed applaudito. Che fu chiamato sul palco a canticchiare con il cantante. Lei quasi non accettò,ma sempre per gelosia, ed iniziarono i primi sintomi contradditori. La parte caratteriale di quasi tutta la famiglia senza distinzione di alcuno si mutò categoricamente. I valori d’orgoglio e la silenziosità nell’esporre qualche problema contradditorio e di contestarlo. La chiarezza e la trasparenza,non era cosa ardua. Alla domanda di Goffredo se andava tutto bene,tutti insieme a rispondere :’’tutto a posto ’’. Ne alcuno di loro sapeva qualcosa. Ancora una volta Goffredo accompagnando sua zia a casa dopo la celebrazione della messa serale,lei sorda com’era non certo capiva e scandiva le parole che suo nipote enunciava,ma lo seguì nel pensiero e nel cuore che qualcosa non andava per il suo verso. Infatti,dopo aver fatto un caffè (non è caffè che si fa con la moka,ma come orzo o cacao,in modo che i fondi lascino tracce da potersi leggere,e si chiama caffèomanzia.) Ed ansioso e turbato e soprattutto incredulo al riscontro negativo della divinazione,ma oltre allo scetticismo vi era qualcosa di veritiero e palese,a cui erano realmente accaduti e persone menzionate, come amici e conoscenti che mai si avrebbe pensato ad una falsità del genere. Goffredo aleava il suo suo destino ma stentava a credere che tutto poteva finire. Infatti Arianna nemmeno un bacio donava più al suo innamorato,ma costui cercava di chiedere spiegazioni in merito rivolgendosi a Luigi, ed alla ‘’gnora’’ ed allo ‘’gnoro’’:che quest’ultimo era l’ultima ruota del carro della famiglia,poiché non faceva capirgli mai niente di certe situazioni avverse. Ma nessuno rispondeva che con un semplice’’ tu già lo sai perché’’. Ma lui si chiedeva,forse si è ingelosita quando sono andato sul palco,o le avranno raccontato che vi è qualche donna di mezzo? I giorni trascorrevano che arrivati ad ottobre non si parlava più di matrimonio o di futuro, da una casa solare calda ed accogliente era diventato un campo di guerra,ove nessuno parlava e spiegava che cosa stava accadendo. Silenti e determinati,non vi era colloquio,anche se lui il padre,le aveva fatto un lavaggio di cervello,e la madre come se piangesse,iniziò con voce soffusa a raccontare che sua figlia Arianna, era stata da una solita divinatrice,’’di quelle che abusano della credulità popolare ed approfittano di carpire loro danaro. Infatti esponendo il nome di essa si capì che era una di quelle che iniziano con pochi soldi poi ti strozzano. E le aveva annuito che lui- Goffredo era stato ammaliato da una stregoneria di cui una donna aveva perprétato pèr tenerselo stretto. Stentava a credere di quale ignominia infamante abbiano fatto per stroncare questo amore,questa romantica storia rosa. Ma si promise di scoprire la verità e di punire allo stesso prezzo e la stessa arma del malefatto. Senza forza e né sangue nelle vene,tornò a casa sua in tarda notte,e il resto della nottata fu insonne,e digiuno e crampi allo stomaco pensando ad un incontro l’indomani,più pacato,soave,che potesse porgere fine a quest’astio: ed infatti recandosi da lei che non fu cosa gradita. Infatti quasi tutti erano in casa lei invece no. Dapprima immaginò che forse un nuovo innamorato c’era nel suo cuore ed era uscita con lui,invece giurarono che era uscita per acquisti e non voleva vederlo. Si freddò il sangue ed ansioso si mise in macchina ad attenderla che rientrasse,invece costei era dentro casa,e si era nascosta in un armadio. Pochi giorni prima aveva acquistato una nuova auto seminuova che piaceva pure a lei,ma non vi era mai entrata in quella alfa romeo verde pisello. Goffredo si avviò verso casa,ma non giunse a destinazione,poiché si sveglio in un letto d’ospedale con accanto il suo amico cacciatore,un poliziotto ed il fratello Pietro. Avvisarono i genitori in quel lontano paese che non vedendo rientrare il figliolo erano preoccupati. E già avevano attivato un amico del nolano ,residente vicino casa di lui,che chiedesse informazioni per costui. Ma qualche giorno,poi rientrò a casa,e fece trascorrere qualche giorno per darle spazio di ravvedimento. Ma tutto fu inutile poiché all’incontro in casa sua il fratello Luigi fece trovare tutti i regali che lui,le aveva donato,e che lei stringeva sul cuore,e li teneva con sé sul letto. In questi anche una chitarra che Goffredo amava strimpellare,acquistata a S.Marino. Lui rispose che i regali donati non si restituiscono,e piangendo scappò via: ma era diventato come un asparago,magro e pallido. Si sentiva come un soldato perdente la sua guerra,ed aver perso un affetto o un caro familiare. Ma immancabilmente ogni domenica lui si recava nei suoi dintorni per cercare di vederla,di parlarle,ma dapprima lei non si faceva vedere,poi iniziò ad uscire. Incontrando il fratello prediletto gli chiese come andassero le cose,lui rispose che lei voleva pensarci un po’. Un attimo di sollievo,e la zia sensitiva continuava a ribadire la loro rappacificazione e forse una fuitina.Ma Goffredo sempre scettico e pessimista,non ci credètte come al solito. Per il dolore della perdita del grande amore Goffredo accettò una proposta di lavoro da un suo compaesano residente a Como,con un. ristorante e l’attesa di una notizia di lei si faceva sempre più assopita. Ormai era impossibile e poco probabile,ma certamente l’innamorato raccontando la sua storia a colleghe di lavoro che avevano consultato una sensitiva nei pressi di Milano. Costei dopo una seduta di idromanzia,e chiaroveggenza,(poiché era una donna di buona famiglia ed una madre,prendeva a cuore le situazioni del genere,senza strozzare lo sfortunato con esose somme. nel caffè(dicono le usanze che questo tipo di rito serve per legare un uomo a sé. Idiozie)percui non potendo contrarre matrimonio con lei,e nemmeno avere figli se non con la persona Infatti non volle compenso):riscontrò parlando con Tania,la collega di lavoro che l’Arianna era stata condizionata da una donna con facili stregonerie,(la cartomante— divinatoria,ma non lo era)che ero stato ammaliato da una donna(la sorella) con del sangue mestruale nel caffè . Poi la gelosia della Annalisa che ostruiva il loro rapporto con deleterio e vigliaccheria. Però soggiunse ci sono ottime possibilità di incontro e rappacificazione,in un dì molto significativo,con probabilità che lei volesse scappare dai suoi. Un respiro di sollievo c’era stato,ma lui sofferente per la sua mancanza,era irrequieto e scettico di tutte queste idiozie,.credeva solo un po’ alla zia sorda. Giunti alle festività natalizie era molto triste trascorrerlo senza la sua amata. E scese nel suo adorato paese per passare le feste con i vecchierelli,e la prima cosa fu di recarsi dalla beneamata zia,che ancora una volta gli confidò le stesse parole di quella sensitiva di Milano,però ripetendo che doveva fare il primo passo poiché lei lo stava aspettando a braccia aperte,per orgoglio non viene da tè. Però lo farà. Ormai le speranze ci sono,ed il giorno di Natale si recò nei pressi di casa sua,sperando di vederla,ed infatti uscì allo scoperto. E con labbra chiuse accennò ad un bacio,lui felice ma non fece il passo, voleva essere pronto. Ogni tanto la zia sorella della madre di Goffredo,raccontava che al telefono chiedevano di lui,ed invitavano a telefonare,senza presentarsi all’altro capo telefonico chi fosse. Intanto Goffredo era stato chiamato ad una azienda a conduzione familiare,a pochi chilometri da casa,impiego invernale. Costoro conoscevano anche il fratello Pietro,e lei Arianna,poiché nella azienda ove impiegava lei,e d il fratello,producevano frutta secca, mentre l’azienda ove impiegava Goffredo,un prodotto diverso,ma avente destinazione analoga,nel nolano. Avevano avuto modo di conoscersi in passato,per lavoro. Il datore di lavoro che d’altronde era amico di Goffredo,per aiutarlo diede il suo numero telefonico al fratello,presso il deposito:e raccontò che Goffredo era con lui al lavoro,e se aveva bisogno di lavoro … Era solo un anatema per segnalare loro un punto di riferimento. Infatti l’ultimo di carnevale,un dì di febbraio,una settimana prima di S.Valentino,i datori di lavoro avevano informato l’innamorato che il giorno prima al telefono lo avevano cercato,dalla voce si deduceva una voce di ragazza. Ormai incredulo a tante ambiguità e di speranze perdute,ma in realtà il giorno dopo! Verso la mezza,ovvero le 12’30 squilla il telefono e l’innamorato viene chiamato al telefono della famiglia di cui lavora. Sentiva una voce molto conosciuta,e delle campane che in quell’orario suonano all’impazzata,ed il cuore di Goffredo inizia a battere velocemente. E fino al termine della giornata non si parlava d’altro,che di lei poiché era lei il centro dell’attenzione e che si stava avvicinando al suo amoroso. Tutto come la zia sensitiva aveva descritto,ma Goffredo è ancora travagliato da incertezze,poiché manca al suo cuore Arianna,e nemmeno se la vedrebbe su di un piatto d’oro crederebbe alla realtà. Perché era sua è la stringeva fra le sue braccia per sognare e morire felice,e una cattiva sorte,se di sorte sarà l’ha strappata,lasciando un vuoto incolmabile nel cuore,una ferita sanguinante che per qualche anno. Non aveva parlato molto al telefono,poiché era in una cabina pubblica e vicina al santuario, sono pure deduzioni ,constatate le abitudini ed i fatti di Arianna e famiglia. Aveva solo detto(faceva parlare il fratello Luigi, una voce bisbigliava le parole da dire.) E dicendo’’non ti sei fatto più vedere,perché non ci incontriamo un po’?. Iniziava ad avere un po’ di sollievo Goffredo,lenire le sue sofferenze e le tante angherie vigliacche. Si avvicinava il 14 febbraio dì degli innamorati,ma anche l’ultimo di carnevale e,come di consuetudine in quella stupenda cittadina in questi eventi celebravano un rito carnevalesco con carri allegorici. Sarebbe piaciuto dice Goffredo,partecipare e vedere la mia amorosa,ma non so la reazione della famiglia. Intanto la vita continuava con la voglia di amarla ma era ancora molto lontana dal mio corpo,anche se dentro al suo cuore,e la mente piena,colma solo di lei. Qualche giorno dopo, alla vigilia della festa degli innamorati Goffredo consumava la sua colazione verso le 12,15- di venerdì,quando la signora( la capostipite della azienda,di nome donna Carmela)chiama Goffredo per una telefonata per lui. Estasiato dalla gioia và a rispondere e:di nuovo lui,Luigi,che si faceva sussurrare cosa dire. E si udivano le campane che suonavano la mezza,e poi parlò lei dicendo;vieni domani io sto davanti al bar del campanile,con una maschera fatta artigianalmente a forma di cuore,ed un vestito variopinto con soprascritto LOVE- Rispose lui,ci sarò e ti porterò via con me per sempre, passerò con la macchina davanti al bar e salirai al volo,parlerò con il mio amico che ci proteggerà la strada e vivremo felici e contenti.. Tutto organizzò seguendo i piani,ma una talpa a cui l’innamorato si era confidato mise in guardia telefonicamente Pietro che avvisò l’altro fratello più grande. Infatti Goffredo irresistibilmente attratto dalla voglia di vederla che aveva anticipato l’ora dell’appuntamento presentandosi mezz’ora prima. Invece della sua macchina,con quella del suo amico. Al posto stabilito giunse Arianna,ed un suono di clacson la avvisò che era lì ,e guardandosi attorno se il campo minato era libero è salì in macchina,che velocemente si divulgarono verso la sua macchina per portarla a casa .Ma prima volle baciare le sue labbra rosèe e carnose,il sangue di Goffredo iniziava a bollire ed il cuore a battere,ma contemporaneamente a tossire e vomiti,ma solo per emozione e gioia,anche la forte gastrite aveva preso il suo stomaco,però era ora di fuggire,scappare da questo posto torrido e pieno di peccato. Ma i due imboccarono l’autostrada per proseguire a destinazione,al primo motel si fermarono per stare un po’ insieme. Infatti a qualche chilometro prima di Caserta fecero in modo che l’auto non fosse evidente dal passaggio. Goffredo discutendo con il portiere del motel per un documento di lei che ne era sprovvista,le fece simulare un malore,tanto che diede loro la chiave della camera. Così finalmente insieme non era capace di spogliarla,che come mese di febbraio il tempo un po’ freddo,ed il suo abbigliamento invernale stentava a toglierlo. La sua pelle vellutata,il corpo caldo e voluttuoso,richiamava un uomo,l’uomo che amava. Furono due o tre ore bellissime,forse le migliori che un rè e la sua regina possano sognare,ma i sogni svaniscono. Infatti,ritornando a casa dove doveva essere il nido d’amore,all’uscita della autostrada il fratello maggiore insieme a due o trè uomini di malaffare che,con armi alla mano dovette arrendersi. E dovette promettere di non vederla più,poiché lei aveva convinto suo fratello che fra di loro non vi è stato nulla. E salita in auto con gli energumeni,andò via. Goffredo seppe che lei lo cercava,lo voleva,e dal prete del santuario che aveva indagato sul fatto,riscontrò che ella seriamente ci teneva,ma un amore così conteso,si deve essere coinvolti entrambi. E,Goffredo dopo ella,fidanzato con altre fanciulle,belle ragazze piene di energia e di amore, ma nessuno lo rese felice,per sua compagna ideale. Poichè nessuna di esse aveva le qualità morali e leali della Arianna. Quasi dieci anni dopo,dopo tante avventure amorose tormentate da dissidi e contrasti caratteriali,trovò la sua anima gemella,che la loro età e diversa di solo due ore,e celebrando un matrimonio da principi,anche se con qualche contrasto familiare. Però Goffredo papà di due bambini stupendi. Per quanto riguarda le ignobili persone che hanno dato atto a falsità e gelosie tanto da far soffrire due cuori,tutti hanno pagato di eguale misura del torto fatto. Goffredo rimpiange di essersi fidato di qualche ‘’ amico ‘’che confidatosi con lui lo ha tradito distruggendolo,ma… anche a lui è toccata la stessa sorte,perché? Una settimana prima di contrarre matrimonio ove già terminati i preparativi per il lieto evento,la sua lei lo piantò,sciogliendo sul nascere il matrimonio. Ma che quest’ultimo indagato ed incarcerato per presunto omicidio,vede ogni giorno la sua ex amata e col rammarico del male fatto. Mentre Goffredo anche se tutt’oggi pensa alla sua Arianna,ma non la incontra,e nemmeno ha conosciuto la sua sorte,pur augurandole un mondo di bene. Per la sorella infida e gelosa,insieme alla cosiddetta ‘’ fattucchiera’’ che con adulazione ed inganno viltùoso,misero lo zampino per interrompere questo stupendo rapporto d’amore che sembra una favola, ma favola non è :è una vera storia d’amore il quale riferimento di nomi e luoghi è stato sostituito o diversificato . Sagittario 26 30 04 2011-
Posted on: Sun, 01 Sep 2013 09:55:01 +0000

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