Relatore a MEDCAM 2013 Dott. Andrea Geraci, Medico specializzato - TopicsExpress



          

Relatore a MEDCAM 2013 Dott. Andrea Geraci, Medico specializzato in Malattie Infettive, Omeopata, Master in Fitoterapia. Lavora presso il Dipartimento del Farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità nel Reparto Sostanze Naturali, Medicine Tradizionali. Negli ultimi anni si occupa di divulgazione nell’ambito delle Medicine Tradizionali. Ha organizzato alcuni convegni su sostanze naturali, medicina tradizionale cinese, ayurveda, medicina termale, cure palliative e medicine non convenzionali. Ha partecipato in qualità di relatore e moderatore a diversi convegni. Ha partecipato a commissioni nazionali (Ministero della Salute) e internazionali (WHO) su varie tematiche come la medicina termale e la fitoterapia. Intervento: Il Servizio Sanitario Nazionale italiano e le opportunità delle medicine non convenzionali Abstract: Il National Center for Complementary and Alternative Medicine (NCCAM) classifica le cosiddette medicine non convenzionali in cinque grandi gruppi: sistemi medici strutturati, terapie biologiche, manipolazioni fisiche e ginnastiche, medicina energetica, interventi sulla connessione mente-corpo. In alcune linee guida per le Medicine Tradizionali/Medicine Complementari e Alternative, l’Organizzazione Mondiale della Sanità auspica che i singoli governi si impegnino per l’integrazione con la medicina convenzionale assicurando qualità, sicurezza ed efficacia dei vari trattamenti. Uno degli argomenti che negli ultimi tempi è molto dibattuto è quello dello stress cronico e delle problematiche psicosociali come causa di malattie. Si parla così di malattie psicosomatiche, di patologie disfunzionali o, come direbbe un medico omeopata o cinese, perdita dell’equilibrio, dell’armonia. Esempi di patologie influenzate dallo stress sono la lombo-sciatalgia, la cefalea tensiva, la colite ulcerosa, la malattia di Crohn ecc. In molti casi e a livello preventivo nonché nel decorso successivo ad un episodio acuto, alcuni approcci non convenzionali possono essere d’aiuto: esistono le linee guida dell’OMS sull’utilizzo dell’agopuntura in numerose patologie e recentemente la stessa American Heart Association ha confermato che la meditazione è utile nell’ipertensione. Alcune conoscenze “tradizionali” dovrebbero essere utilizzate dal terapeuta per risalire alla vera causa dello squilibrio del paziente. C’è un sottile filo unico che unisce tutti gli approcci non convenzionali: la ricerca dell’autodeterminazione, il ripristino di un equilibrio. Così un osteopata potrebbe osservare una certa tensione muscolare, un chiropratico una tendenza alla dislocazione vertebrale, un agopuntore fa diagnosi di stasi di chi/qi (energia vitale) di fegato, un terapeuta shiatsu osserva che un’emozione blocca la spalla sinistra; ciascuno poi potrà lavorare sul sintomo, ma il vero terapeuta sarà quello che avrà aiutato il paziente a trovare la causa originaria del sintomo. Il paziente “vedrà” finalmente la sua crisi di coppia o la rabbia repressa nei confronti del capoufficio ed allora il terapeuta sarà lo specchio del paziente che avrà l’occasione di trasformare il suo stato passivo (paziente viene dal latino patior, che subisce) iniziando un percorso di guarigione attraverso un atto volitivo. In generale sarebbe auspicabile una medicina unica, fatta di farmacologia, di fitoterapia, di omeopatia ecc., ma anche e soprattutto di buoni consigli. C’è bisogno di maggiore conoscenza delle opportunità che le diverse medicine non convenzionali offrono in chiave di medicina preventiva, di medicina integrata, nell’ottica di una migliore qualità della vita e come potenziale risparmio economico della spesa sanitaria nell’ambito della spending review. Spetterebbe al nostro SSN istituire delle campagne di comunicazione per i medici, gli operatori della salute, i pazienti che dovrebbero essere maggiormente informati riguardo, ad esempio, alla volontà di guarire, al riprendere in mano le redini della propria salute, del proprio benessere fisico, psichico e sociale. Quindi oltre agli stili di vita corretti si dovrebbero seguire “giusti approcci alla vita” per contrastare gli stress psicosociali. E allora dalle antiche tradizioni riceviamo consigli utili come quelli secondo cui il giusto distacco (impermanenza) dagli eventi stressanti, una sana moralità, i pensieri positivi, il perdono creano salute perché sciolgono quei nodi emozionali che la vita inevitabilmente ci cuce addosso.
Posted on: Thu, 01 Aug 2013 13:29:04 +0000

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