Renzi Del sindaco di Firenze so che vuole fare più cose insieme: - TopicsExpress



          

Renzi Del sindaco di Firenze so che vuole fare più cose insieme: il sindaco, il segretario e il candidato premier. Tutte e tre le cose non si possono fare. Un grande partito di centrosinistra, di cui si abbia un’opinione alta, e che esprima una visione alta della politica, richiede un impegno a tempo pieno. Legge di stabilità Se si cambia questa legge di stabilità, é possibile dare risposte a chi si pone oggi il dilemma: “mangio o pago l’affitto?” Questa è la crisi, non è solo lo spread, è la vita delle persone a dirci cosa è diventato questo Paese. L’Istat ci dice che gli indicatori della povertà sono raddoppiati, quattro milioni e 800mila italiani vivono sotto la soglia di povertà. La politica, il governo devono dare delle risposte. Nella manovra ci sono dei segnali positivi, qualche passo avanti. E’ una manovra che non toglie, ma finalmente comincia a redistribuire qualcosa. Però non basta, bisogna assolutamente fare di più. Oggi si può proporre di innalzare il rapporto tra deficit e pil dal 2,5 al 2,7 per cento, in modo da reperire risorse e rilanciare la domanda interna. La “compravendita di senatori” Una questione etica, politica e persino democratica. Da anni ci occupiamo di procedimenti giudiziari che riguardano l’ex presidente del Consiglio, qui siamo di fronte all’ipotesi di reato più grave con cui ci siamo dovuti confrontare. Siamo di fronte a senatori della Repubblica con l’obiettivo dichiarato di far cadere un governo legittimamente eletto. Siamo di fronte ad un impianto accusatorio che prefigura uno strappo del nostro impianto costituzionale, un’alterazione del processo democratico di questo Paese. Datagate L’America ha vissuto un dramma eccezionale, l’11 settembre, da quella data, in nome della sicurezza ha ristretto e ridotto sensibilmente alcuni spazi di libertà. Fino a che punto il principio della sicurezza può spingere a violare un altro principio, quello della sovranità degli stati e della riservatezza dei cittadini: questa é la domanda a cui occorre rispondere. La domanda che sta sotto la notizia del datagate, a cui deve rispondere l’Europa, in maniera chiara e con una sola voce. Industria italiana e crisi La più alta tassazione del lavoro d’Europa, e la più bassa tassazione sulle rendite finanziarie d’Europa. La politica, lo Stato, il governo, devono intervenire sul terreno della ricerca, aiutare esperienze come quelle delle start up che ci sono, e ci dicono che la crisi può essere superata se ne usciamo diversi da come eravamo prima. Negli anni della crisi abbiamo tagliato la spesa per la ricerca del 15%, mentre la Germania l’aumentava del 20%. Ci sono poi esperienze di segno diverso, che ci dicono che abbiamo perduto alcuni passaggi fondamentali. Siamo stati un Paese all’avanguardia, Olivetti produceva computer dal peso di 2 kg quando l’IBM ancora annaspava, ma per fare la “mossa del cavallo” che ci permetta di tornare nel mercato globale, bisogna investire, essere al passo con le sfide dell’innovazione. Perché noi siamo l’Italia, non abbiamo avuto giacimenti di petrolio, materie prime: noi abbiamo avuto la creatività, la capacità del fare, di inventare. E questa rivoluzione digitale ci mette nella condizione di ricongiungere quel patrimonio storico con i talenti migliori di questo Paese, pensando che la storia migliore da vivere è davanti a noi, non alle nostre spalle.
Posted on: Sat, 26 Oct 2013 00:09:22 +0000

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