Richiedo ferie non pagate per trent’anni, non chiamatemi se - TopicsExpress



          

Richiedo ferie non pagate per trent’anni, non chiamatemi se serve, ho ancora cose da imparare. E mi inventerò un mestiere e poi mi metterò in pensione, per rifletter su che cosa sia mai il proprio dovere. Non mi annoiano i paesaggi tutti uguali, ho piuttosto un’avversione a questi centri commerciali e ho trovato nelle tasche solo note e delle frasi ma credo proprio che non bastino a risolvervi la crisi. Per sicurezza me ne resterò da solo, siete troppo contagiosi e son geloso del mio culo. Al massimo vi scroccherò una sigaretta, che è solo uno dei tanti modi per bruciarsi e farlo in fretta.Quello che non so accettare è che piovano dai tetti solo padri disperati e non politici corrotti. Tra i miei denti c’é più sole che nei vostri paradisi e le vostre museruole non cancellano i sorrisi. Ora che avete preso tutto e deturpato la mia aria io respirerò il silenzio per pensare quando è sera e pensare a come fare a stare in piedi in mezzo al nulla, scivolando sul sapone di cui è fatta questa bolla. E beato chi sprofonda e ha finito di sperare, che é la madre degli stronzi sempre l’ultima a morire. Hanno giocato a camuffarsi, a camuffare le parole. Non l’ho letto sul giornale ma se ascolto so intuire.
Posted on: Mon, 21 Oct 2013 02:34:48 +0000

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