Ricordo Serpente Di paura Ghiaccio avanza Tenebre di petali - TopicsExpress



          

Ricordo Serpente Di paura Ghiaccio avanza Tenebre di petali sparsi per aria (con più spine che mai) Foglie al vento Un incubo Mi ricordo Vecchio olmo Quando piangevo alla tua radice In stazione a Roma E volevo sradicarti con le lacrime Ma il serpente era lì Che rideva di me E il ghiaccio Impietriva l’atmosfera Tempo immobile Spazio paradisiaco di autobus e viaggi e chilometri Sebbene guardassi Venti centimetri quadrati E non mangiavo da due giorni Con in corpo tre nastro azzurro da sessantasei cielle La strada era un carcere Una canna, nemmeno a pagarla Vidi dio in cielo Che non badava certo a me Uscito morto dallo studio dell’ennesimo Strizzacervelli, che si era accollato L’immane compito di guarirmi Il treno del benessere Vidi la locomotiva salutare E voi eravate su quel treno Ne è passata di acqua sotto i ponti Contavo le gocce, un orologio ad alta precisione Mentre voi andavate su, verso nord Dove le pietre si chiamano sassi Ed eravate già a Rimini Mentre io sognavo le Far oer ad una latitudine meridionale E’ disperazione pura Quando nuoti nel mare delle tue lacrime In mezzo ad un oceano di indifferenti Occupati a vivere il terzo millennio Senza troppe stranezze Senso annebbiato dallo scoramento E la tua mente vorrebbe acquistare un libro E non è per i soldi No E’ per il fatto che mi voglio uccidere Si, cazzo Io voglio morire Senza nemmeno averti conosciuta Sai quando me ne frega tesoro mio? So vivere senza giubbotto Senza una donna Persino senza le diana blu So vivere E voglio morire Pensavo, all’angolo di piazza Bologna.
Posted on: Thu, 17 Oct 2013 09:54:02 +0000

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